24 aprile 2014
Tags : Giorgio Trovato
Biografia di Giorgio Trovato
• Corigliano Calabro (Cosenza) 8 dicembre 1970. Cuoco. Executive chef e restaurant manager a “Il Convito di Curina” del Villa Curina Resort a Castelnuovo Berardenga (Siena). È noto per aver creato la Federazione nazionale professional personal chef (Fippc), di cui è presidente: un progetto innovativo per la tutela e la valorizzazione di questa nuova figura professionale.
• Assieme a Alessandro Allocco, ha pubblicato Erbe Orto Cucina. Il “verde” gusto medievale del giardino (Guaraldi, 2013).
• Riscopre la passione per la cucina quando per la prima volta, a 18 anni, lascia Corigliano Calabro per trasferirsi a Siena. «Ho frequentato l’Università di Siena e mi sono laureato in Scienze dell’amministrazione. In quegli anni ho tirtato fuori un amore, un po’ messo da parte, per i fornelli perché da noi, e al Sud in generale, mamme e nonne non gradiscono che i figlioli si avvicinino alla cucina» (Mirella Molinaro) [Corriere della Calabria, 3/4/2014].
• «Si è occupato di alcune importati start up e ha prestato la sua consulenza all’estero per numerosi ristoranti nel mondo: dal 2012 al 2014 è stato executive chef e restaurant manager, guidando ben 65 cuochi di “Stefano’s Fine Food Factory” a Kyev in Ucraina. In Irlanda, più precisamente a Dublino, ha seguito la cucina del ristorante italiano “Il Vicoletto”; a Castefiorentino guidava un team di 45 cuochi per la “Glamour Catering Event’s”, azienda specializzata nel settore wedding. In Irlanda si è, inoltre, occupato de “Il Veliero Italian restaurant”, mentre per il Relais Hotel La Grotta, della catena Four Stars Hotel in Gaiole in Chianti, ha seguito il training per la brigata di chef e cuochi. Dal 2011 fino al 2013, ha fatto parte del direttivo di Euro-Toques International (Eti), l’Organizzazione europea che include più di 2000 chef e cuochi in Europa e nel Mondo, impegnata a promuovere qualità e tradizioni culinarie all’interno del panorama nazionale ed internazionale» (Ivana Gabriella Cenci) [VeraClasse, 5/5/2014].
• Nonostante l’interminabile curriculum internazionale, si considera un autodidatta: «Ho lavorato prima come lavapiatti e come aiuto cuoco e poi ho deciso di studiare per diventare chef: ho frequentato le università del gusto, come quella di Sottomarina, in Veneto, e da quel momento o iniziato a lavorare nei ristoranti in Italia e all’estero... alternando la mia attività: in questo modo ho imparato a lavorare sia per numeri enormi che per poche persone. Mi è capitato, infatti, di preparare menù per cinquemila persone e cene per due» (Molinaro, cit.).
• Si occupa di formazione attraverso l’Associazione “Food for fun”, corsi specifici per bimbi dai 3 ai 12 anni, che insegnano ai giovani studenti come il rigore metodologico e in lavoro in team possano essere usati con successo in qualsiasi campo della vita.
• Il 15 gennaio 2013 nasce la Fippc, che reinventa e regolarizza la nuova figura del personal chef. «Il concetto è un po’ più ampio del semplice cuoco a domicilio... Un po’ artista, un po’ psicologo, il personal chef è in grado di rendere qualsiasi evento, dalla cena a due al banchetto di nozze, un’esperienza indimenticabile con le sue gustose creazioni culinarie» (Antonella Petitti) [Rosmarino News, 15/1/2013].
• «Il primo sapore che ti ricordi? “La frisella con pomodoro che preparava la nonna a tutti i suoi nipoti per tenerci buoni”... Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni? “Due persone: mia mamma, che ho perso un po’ di tempo fa, per godere ancora di un suo sorriso e dei suoi sguardi e la prima donna alla quale ho dedicato un piatto”» (Clara Mennella) [Italia a Tavola, 25/8/2013].