23 aprile 2014
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Biografia di Conrad von Hötzendorf
Penzing (Austria) 11 novembre 1852 – Bad Mergentheim (Germania) 25 agosto 1925. Militare di carriera austriaco. Capo di stato maggiore dell’esercito austro-ungarico all’inizio della Prima guerra mondiale poi, dal 1917, comandante delle armate del Trentino. Di forti sentimenti anti-italiani. • A 11 anni nell’istituto dei cadetti di Hainburg, poi all’accademia militare di Wiener-Neustadt e, dopo tre anni come tenente, alla Scuola di guerra di Vienna. Annesso allo stato maggiore nel 1876, si distinse nelle campagne di Bosnia e Dalmazia. Promosso nel 1901 generale di divisione, cinque anni dopo, anche per le sollecitazioni dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono, diventò capo di stato maggiore. Forte della nuova posizione, riorganizzò l’esercito e la scuola di guerra. Deciso sostenitore di una guerra preventiva contro l’Italia e la Serbia, che propose più volte allo scopo di reprimerne le aspirazioni irredentistiche, fu infine allontanato dalla carica nel 1911 su richiesta del ministro degli Esteri Aehrenthal, contrario alla sua politica. Richiamato l’anno successivo dall’imperatore, ricopriva lo stesso ruolo allo scoppio del conflitto, nel 1914.
• Offensivista, con notevole fama di stratega, fu tuttavia messo in difficoltà sin dai primi mesi del conflitto dalla tenacia della resistenza serba e dalla capacità di mobilitazione dell’esercito russo, entrambi elementi che aveva sottostimato. Con la cosiddetta Strafexepedition, “spedizione punitiva”, in Trentino del maggio 1916 ottenne risultati territoriali, ma a caro prezzo e senza un decisivo guadagno strategico. L’attacco sul fronte italiano, attuato in disaccordo con il comando tedesco, si risolse poi in un indebolimento sul fronte orientale. E l’offensiva russa del generale Brusilov del giugno 1916, che costò un milione e mezzo di perdite e prigionieri alle armate asburgiche, fu sul punto di annientarne definitivamente le forze sul campo. Già dal 1915, comunque, le operazioni dell’esercito austro-ungarico erano fortemente influenzate, e alla bisogna sostenute, dall’alto comando tedesco. Nonostante la nomina del 25 novembre 1916 a feldmaresciallo, Conrad perdeva progressivamente stima e potere.
• Dopo la morte di Francesco Giuseppe, il nuovo imperatore Carlo, che si dimostrò presto sensibile più alle urgenze di una pace che alle ostinate mire aggressive del suo stato maggiore, il 1° marzo 1917 lo esonerò dall’incarico, affidandogli il comando del gruppo di armate del Trentino. Il fallimento della battaglia del solstizio, che nel maggio 1918 avrebbe dovuto portare allo sfondamento del fronte italiano, portò, il 14 luglio 1918, al suo esonero dal comando e al collocamento a capo delle Guardie reali dell’imperatore con la “promozione” da barone a conte. Dopo la guerra si ritirò a Innsbruck e poi di nuovo a Vienna.
• Nel 1886 sposò Wilhelmine le Beau, dalla quale ebbe quattro figli. La perse prima della guerra e nel 1915 si risposò con Virginia von Reininghaus, assai più giovane di lui, che gli diede altri sei figli. I primi quattro non apprezzarono mai la scelta del secondo matrimonio.