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 2014  aprile 17 Giovedì calendario

Appunti su Marisa Bellisario

Io Donna
Donna «Mi criticano perché mi trucco gli occhi, tingo i capelli biondo platino, porto la minigonna e gli hot pants, cambio pettinatura, metto i pantaloni e scelgo gioielli strani e spiritosi […]. La lista delle cose che, secondo loro, un dirigente donna non deve fare è infinita. Credo si riassuma nella regola che un dirigente non deve essere donna e se, per disgrazia, lo è deve nasconderlo il più possibile. Il mio modo di essere donna è, secondo loro, inadatto a un manager e potrebbe rivelarsi negativo per la mia carriera» (dalla sua autobiografia, Donna & Top Manager, ed. Rizzoli).

Problemi Un collega: «Tu non hai problemi». Marisa: «Perché?». Collega: «Come donna non diventerai mai dirigente, quindi nessuno vede in te un concorrente».

Gentlemen «Gentlemen and Marisa» (l’esordio di tutte le riunioni internazionali alle quali la Bellisario partecipa)

Sir Quella volta che, a cena con una delegazione di giapponesi, non sapendo questi come rivolgersi a una donna top manager, presero a darle del Sir e a chiamarla con pronomi e aggettivi maschili.

Biondina Il marito, Lionello Cantoni, vicedirettore dell’Università di Torino, la chiamava la mia «biondina» e il giorno del funerale scelse di darle l’estremo saluto a suon di jazz e di rumba.

Soprannomi Per gli americani era “The legs”, per i sindacalisti “la signora con i baffi”.

Leonessa «È mia moglie, amante, madre, sorella, figlia, bambina e leonessa» (Lionello Cantoni)

Angelo «Marisa Bellisario, faccia d’angelo, pugno di ferro» (titolo del mensile Capital nell’agosto 1980)

Lavoro «Lavoro, lavoro, lavoro: queste sono le tre cose che ci vogliono per riuscire» (a chi le chiedeva il segreto del suo successo).

Lavandaia «La lavandaia» (alle elementari, nel pensierino «Che cosa vorrei fare da grande»)

Divertente «Per una donna avere successo è più difficile, ma molto più divertente»

Penna Marisa Bellisario non sapeva usare nessuna macchina per scrivere e usava solo la penna.

Generale «Credevo di trovarmi davanti una donnetta con i suoi complessini, invece ho scoperto un generale prussiano» (Gianni Brera)

Cani La Bellisario e il marito, in casa tre cani e quattro gatti: Romeo, Lola e Giulietta junior, tutti lupi, e poi Dumba, Hermione, San Silvestro e Calliope.

Bacio «Signora, niente mano. Io la bacio» (il presidente Petrini a Marisa Bellisario nell’85, in occasione di una visita ai lavoratori della Italtel)

Oro «Ciò che colpisce immediatamente chi entra nell’ufficio di Bellisario a Milano è un coloro che promette ricchezza: oro. Dalla pettinatura un po’ irsuta, ma alla moda, al legno naturale della scrivania, alle sedie e agli scaffali sotto le finestre, tutto si presenta nella stessa calda tonalità dorata» (Datamation del 1 novembre 1985)

Asma Colpita da un tumore alle ossa, credeva di aver sconfitto la malattia. Siccome aveva iniziato a respirare male, il giorno prima di morire, al marito, aveva detto: «Guarda se doveva anche venirmi l’asma!»

Lucrezia Dell’Arti