17 aprile 2014
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Biografia di Roberto Moncalvo
• Settimo Torinese (Torino) 8 agosto 1980. Imprenditore agricolo. Dal novembre 2013 presidente di Coldiretti. È il più giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). Dal 2003 al 2007 delegato provinciale del Movimento giovanile Coldiretti Torino; dal 2005 componente dell’esecutivo nazionale Giovani Impresa; dal 2007 al 2011 vicepresidente di Coldiretti Torino; dal 2009 al 2011 delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Piemonte; dal dicembre 2011 presidente di Coldiretti Torino e, l’anno dopo, di Coldiretti Piemonte. Dal gennaio 2013 è membro di giunta della Confederazione nazionale di Coldiretti.
• Laureato in Ingegneria dell’autoveicolo, scelse di studiare «“per fare un mestiere diverso da quello di mia madre e dei miei nonni perché in agricoltura non vedevo spazio per il mio futuro: c’era da fare una fatica nera e non si guadagnava niente”. La madre, però, lo manda a un campo dei giovani della Coldiretti (“Unico modo per fare una vacanza”) e lo tiene ancorato alla terra e a un mondo associativo che insegna solidarietà: nell’azienda di famiglia lavorano un rifugiato somalo e durante l’estate anche persone disabili che seguono un percorso di ortoterapia. Ma il problema non è solo il reddito. Allora, come nel 2013, mancavano anche i terreni: “In quegli anni era una corsa a costruire capannoni, fabbriche, interi quartieri”. E la terra buona per coltivare spariva. La sua azienda – che manda avanti con la sorella e alcuni familiari – coltiva 15 ettari, frammentati nella bassa che da Settimo va verso il Po. La crisi ha cambiato tutto: “I progetti di trasformazione urbanistica si sono ridimensionati, è aumentata la sensibilità e l’attenzione per il consumo di suolo, soprattutto quello buono”. Ma la crisi ha anche fatto aumentare il numero di chi ha deciso di tornare a fare il contadino: “Lo prova – spiega – il numero di giovani che si iscrivono all’istituto agrario e quelli che scelgono di laurearsi in Agraria. Tanti, troppi, purtroppo restano alla finestra perché non sanno come avere accesso alla terra e al credito”» (Maurizio Tropeano) [Sta 16/11/2013].