Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  aprile 16 Mercoledì calendario

Biografia di Giulia Mazzoni

• Prato 15 marzo 1989. Pianista. Compositrice. Un album: Giocando con i bottoni (2013: «A due anni mi piaceva rovesciare nella cesta una scatola di latta con dentro dei bottoni, che poi dividevo per forma e colore. I bottoni rappresentano uno stato d’animo, la meraviglia, che oggi il mondo cerca di ammazzarci»).
• «Sale sul palco così come va in giro nella vita: con gli anfibi, le unghie mangiate, un paio di jeans strappati, una giacca vintage e sotto la maglietta con la faccia di David Bowie, Beethoven o i Beatles. “Quando il vestitino nero è d’obbligo, lo scelgo in tulle, senza maniche, un po’ punk, un po’ rock”. (…) Suona il pianoforte da quando era in quinta elementare. (…) Ha fatto la cassiera al supermercato per racimolare qualche soldo. Ha i capelli corti, rasati da un lato, tinta biondo ossigenato, una chiave di violino tatuata dietro il collo, lo smalto verde e blu e la matita nera sugli occhi nocciola. “Il rispetto sul pianoforte non lo ottieni in base a come ti vesti ma a come sei, con la gestualità, io mica mi siedo sbracata, e mentre suono alzo gli occhi e guardo il pubblico”. (…) A 15 anni si è iscritta al conservatorio Verdi di Milano, che frequenta da pendolare, siccome è nata a Prato, dove vive con i genitori. “Per il momento va bene così, prima o poi andrò ad abitare da sola”, (…). Giulia ha una corazza grintosa e un’anima più fragile. “Ho una malinconica solarità” confida. Ha conosciuto la solitudine negli anni del liceo e ha imparato ad assaporare la sua linfa. Quella che ha usato per giocare con le note. Sui tasti del pianoforte a muro in camera sua ha composto cento brani, di cui 50 per orchestra. “Lì dentro trovo il mio equilibrio”» (Chiara Daina) [Fat 11/11/2013].
• «Mi danno della pescivendola, pollaiola, shampista: giudizi così mi fanno soffrire. Accetto invece chi mi fa delle critiche costruttive».
• Adora le scarpe Dr Martens, ne ha un paio verde piombo e uno rosso.
• Sogna di comporre musiche per i film.
• Ha diversi portafortuna: un orologio rosa shocking di gomma, un cavallino di legno blu, una fatina rosa e un mini pianoforte, sempre rosa, che si porta ai concerti.
• Colleziona completini retrò e ha centinaia di calzini colorati e à pois: «Sotto il pigiama con gli orsi indosso una lingerie da pin up».