Fior da fiore, 12 aprile 2014
Dell’Utri è latitante • Etihad pronta a investire 500 milioni in Alitalia • Papa Francesco chiede perdono per i preti pedofili • Numeri sugli spazzini di Napoli • A Göteborg gli impiegati pubblici dovranno lavorare di meno per prendere lo stesso stipendio • Avance a Westminster
Dell’Utri Marcello Dell’Utri, condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, in attesa della sentenza definitiva della Cassazione, prevista per martedì, non si trova più. I giudici lo cercano con mandato di cattura europeo ed è stato attivato anche l’Interpol per le ricerche negli altri Stati. Dell’Utri, ormai considerato latitante, ha inviato un sms al suo avvocato: «Non scappo, mi sto curando». Potrebbe trovarsi a Santo Domingo, dove ha una villa, oppure (come si capisce da alcune intercettazioni) in Libano o Nuova Guinea, protetto da amici influenti. Un testimone assicura di averlo visto in business class su un aereo Parigi-Beirut. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Etihad La compagnia aerea araba Etihad è pronta a investire 500 milioni di euro in Alitalia, in parte attraverso un aumento di capitale, per acquisire almeno il 40% del vettore italiano. Il piano prevede un forte rilancio internazionale dell’aeroporto di Linate; un potenziamento di Malpensa, soprattutto nel settore cargo, attività a cui Etihad, come le altre compagnie del Golfo, è molto interessata; e un ulteriore rafforzamento di Fiumicino, che diventerà l’hub passeggeri di riferimento. Sul tema degli esuberi, circa 3mila, attualmente in cassa integrazione a rotazione o in contratto di solidarietà, l’ipotesi del piano sarebbe di estendere la Cig a rotazione soltanto al personale viaggiante (assistenti di volo e piloti), e adottare la Cig a zero ore per il personale di terra. Quanto al tema dell’indebitamento, Etihad avrebbe chiesto una ristrutturazione del debito con le banche per almeno 400 milioni, su un totale di circa un miliardo.
Papa «Mi sento chiamato a farmi carico di tutto il male compiuto da alcuni sacerdoti e a chiedere perdono per il danno che hanno compiuto, per gli abusi sessuali sui bambini» (il Papa parlando a una delegazione dell’Ufficio cattolico dell’infanzia).
Spazzini Stando ai numeri, Napoli è pure troppo pulita per le risorse che ha. Ci sono 300 spazzini, di cui 117 inabili totali o parziali: alcuni non possono stare in piedi più di tre ore, altri non possono sollevare più di 15 chili, quando un cestino ricolmo di rifiuti ne pesa almeno 20, altri ancora a furia di spazzare non hanno più l’uso della spalla. Ne restano 183, uno per ogni 5.241 abitanti, turisti e pendolari esclusi, vale a dire una scopa ogni 650mila metri quadrati, pari a più di 65 campi di calcio. Età media: 58 anni. Ma 386 dipendenti hanno tra 61 e 65 anni, altri 68 ne hanno di più. Sono solo 3 quelli con meno di 30 anni. Macchine spazzatrici: 7. A Milano gli spazzini sono 96, gli automezzi 1.289, di cui 529 spazzatrici. A Roma le spazzatrici sono 250, a Firenze 89. Tra dipendenti interni e di ditte esterne, a Napoli ci sono 2.381 lavoratori. A Milano 3.339 più 4mila delle ditte esterne. Quella di Roma 7.843 più 3.600. A Napoli l’assenteismo è piuttosto basso: l’ad Daniele Fortini, che di recente ha lasciato l’Asia (la società che pulisce la città) per andare a dirigere l’Ama di Roma, dice che nella capitale l’assenteismo si aggira intorno all’8%, «come se ogni giorno in Italia si contassero 6 milioni di ammalati, un’epidemia». A Napoli sono invece al di sotto della media (Demarco, CdS).
Impiegati Esperimento a Göteborg, in Svezia: dalla prossima settimana una trentina di dipendenti pubblici del comune lavoreranno due ore in meno al giorno, senza riduzioni della paga. L’idea è venuta al vicesindaco Mats Pilhem, convinto che chi meno lavora si stanca meno, è al meglio della forma, è meno assenteista e lavora di più. E quindi alla fine se ne avvantaggerà la collettività intera (Tarquini, Rep).
Westminster La rete privata britannica Channel Four ha interrogato 70 persone che lavorano a Westminster, di ogni partito e ogni orientamento sessuale: un terzo degli interpellati, tra cui il 40% degli uomini, ammette di avere subito avance (Franceschini, Rep).
(a cura di Daria Egidi)