26 marzo 2014
Tags : Giuseppe Castagna
Biografia di Giuseppe Castagna
• Napoli 21 febbraio 1959. Manager. Dal gennaio 2014 consigliere delegato e direttore generale di Banca popolare di Milano. Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, ha trascorso trentatré anni in Comit, poi Intesa Sanpaolo. Ex direttore generale del Banco di Napoli.
• «Banchiere avveduto e garbato, avvezzo a trattare e capace di conquistare alla propria causa l’interlocutore, facendolo sentire parte di un progetto; convincendolo a fare quello che ha in mente, dandogli l’impressione di averlo deciso in proprio. Nessuno se lo ricorda al centro di una scenata o mentre alza la voce – anche se qualcuno gli attribuisce una certa testardaggine – e tutti gli riconoscono grandi doti di organizzatore; quasi un ossimoro, per un napoletano che dopo una vita al Nord mantiene ancora la dolcezza della cadenza meridionale. Insomma, è un manager tranquillo e riflessivo, portato naturalmente alla mediazione anche se come molte persone miti ha grandi impuntature private, racconta chi lo conosce. Di sicuro non è andato d’accordo con tutti, almeno non sempre. Anzi, proprio l’ultima sua tappa lavorativa a Intesa si è conclusa in modo traumatico, dopo uno scontro non dichiarato ma violentissimo con Enrico Cucchiani (e, dietro le quinte, molti dicono anche con Giuseppe Guzzetti, che certo non lo ha difeso e da un certo punto in poi non l’ha nemmeno troppo amato). In realtà, proprio l’ultima parte della sua permanenza in Intesa è stata quella con grandi soddisfazioni (ad esempio al Banco Napoli, dove aveva ottenuto i risultati più belli, nell’ambito della Banca dei territori) ma è stato anche il periodo più difficile dal punto di vista umano e, negli ultimi mesi, anche il più sfortunato. Quando da Napoli fu richiamato a Milano, per diventare responsabile ad interim della Banca dei territori e poi direttore generale, ma solo cinque mesi dopo (nel dicembre 2012) e per soli cinque mesi, prima della rottura definitiva con la banca e con Cucchiani. Pensare che, il 4 ottobre del 2012, parlando al Lingotto a Torino, proprio Cucchiani aveva annunciato davanti ad un migliaio di top manager di Intesa che presto Castagna avrebbe assunto la direzione generale, e al suo nome c’era stata una standing ovation. Non è durata a lungo la luna di miele. Però il periodo al Banco di Napoli prima e alla Banca dei territori poi ha fissato un paletto importante, ha dato a Castagna la conoscenza della banca commerciale e degli aspetti più gestionali di un istituto di credito, mentre fino a quel momento il manager si era mosso prevalentemente nel campo del corporate, come numero due di Gaetano Miccichè (un tandem professionale che ha espresso un accordo assoluto per molti anni, anche se dopo l’uscita di Castagna da Intesa si è probabilmente leggermente allentato). Passaggio non scontato e non necessariamente semplice, quello dal corporate alla banca retail, tanto che ai tempi del suo ritorno a Napoli molti pensarono che la sfida era nuova e non del tutto banale per il manager. Invece proprio il Banco di Napoli si è rivelato il suo successo maggiore, con un unico neo – nel 2012 – dell’ispezione molto approfondita della Banca d’Italia sui crediti, mentre qualche mese prima c’era stato il maxi sconfinamento del gruppo edile Coppola, segnalato dalla stessa Ca’ de Sass alle autorità di vigilanza. All’epoca la cosa fece un qualche rumore ma ora è acqua passata. Tutto sommato però la sfida più difficile arriva ora. Bpm è una banca grande – anche se meno grande del suo vecchio incarico – ma altrettanto difficile. In cui dovrà ben dimostrare quelle doti negoziali e di bonarietà che tutti gli riconoscono, insieme ad una altrettanto grande determinazione e fermezza. A Piazza Meda sono doti che contano infinitamente e di cui avrà grande bisogno. (…)» (Vittoria Puledda) [Rep 20/1/2014].
• Ha un passato da nuotatore con il gruppo dei carabinieri: «Ha fatto la Capri-Napoli a nuoto, si è cimentato con il Canale di Suez e ha dato bracciate persino nel Nilo» [Puledda, cit.].
• Tifa Napoli.
• Ha tre figlie.