25 marzo 2014
Tags : Adolfo Bizzocchi
Biografia di Adolfo Bizzocchi
• Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia) 24 agosto 1953. Dal 2001 direttore generale di Credem.
• «Altro che Londra o Francoforte, non parliamo di Milano. Bisogna andare a Reggio Emilia per trovare una banca dove si dormono sonni tranquilli. Perché nel cuore della provincia padana ce n’è una piena di grana, in tutti i sensi: al Credito emiliano ci sono i soldi (il suo indice di solidità patrimoniale dal 2008 al 2013 è cresciuto progressivamente dal 7 al 10 per cento senza neanche un aumento di capitale); e c’è il parmigiano reggiano, le migliaia di forme in garanzia nei suoi Magazzini generali delle tagliate, a fronte di finanziamenti ai produttori, che valgono 220 milioni di euro. Il Credem, che è tra i 15 istituti di credito più grandi del Paese e quindi sottoposti alla futura vigilanza europea, non ha nulla in comune con le altre banche. Innanzitutto la proprietà: è la prima banca davvero privata d’Italia, per giunta controllata da grandi imprenditori, i tre fratelli Maramotti (Ignazio, Maria Ludovica e Luigi) che dal padre Achille hanno ereditato l’amore per il basso profilo, l’impero industriale del Max Mara fashion group (1,2 miliardi di giro d’affari) e molta finanza (oltre a metà del Credem c’è poco più dell’1 per cento di Unicredit). (…) Poi c’è il management. Nessun amministratore delegato, un presidente (Giorgio Ferrari) e un direttore generale (Adolfo Bizzocchi) in carica rispettivamente da 27 e 12 anni, con stipendi certamente ottimi ma non fantasmagorici (271 mila e 853 mila euro rispettivamente nel 2012). E poi ci sono i numeri. Mentre tutte le banche, grandi e piccole, negli ultimi anni hanno obbligato i loro azionisti ad aprire i portafogli per sottoscrivere ripetuti aumenti di capitale, al Credem no: l’ultima richiesta è del 2008, quando vennero acquistati circa 70 sportelli da altre banche. (…)» (Martino Cavalli) [Pan 12/12/2013].