25 marzo 2014
Tags : Franco Bianchi
Biografia di Franco Bianchi
• Bologna. Imprenditore. Amministratore delegato di Haworth, gruppo leader nel settore arredo per ufficio con sede a Holland, Michigan (oltre 1,4 miliardi di dollari di ricavi nel 2013, circa 6.000 dipendenti e oltre 600 dealers in tutto il mondo). Il 5 febbraio 2014 il gruppo ha annunciato l’acquisto del 58,6% del capitale di Poltrona Frau dai soci Charme Investments e Moschini al prezzo di 2,96 euro per azione e il lancio di un’Opa obbligatoria successiva allo stesso prezzo (Cds 5/2/2014).
• «Nato a Bologna, laureato in Economia alla Statale del capoluogo, cominciò a lavorare da ragioniere all’Amaro Montenegro. “Mio padre era un pensionato ferroviere, mia madre una bidella, bisognava studiare e lavorare”. Dopo tre anni si laurea, e passa in Arthur Andersen per altri tre anni. Dopodiché con un partner, Maurizio Gariglio, “che è stato anche un mio grande mentore”, crea la società di consulenza Metodo, che porterà dopo altri tre anni all’incontro decisivo: “Facevamo consulenza per ristrutturazioni, fusioni e acquisizioni, e uno dei nostri clienti divenne la Castelli, che era a quell’epoca divisa fra due famiglie e cercava un acquirente. Il compito era però talmente impegnativo – racconta Bianchi – che finimmo con l’essere assunti dalla Castelli stessa, Maurizio come direttore generale e io come suo vice. Alla fine concludemmo l’accordo con Haworth. Era il 1993”. La Castelli diventa di fatto la base italiana per Haworth e i due giovani manager si trovano catapultati fra i quadri dirigenti del megagruppo americano. “Di lì a poco, Maurizio preferì però defilarsi e tornare a fare il consulente, e io mi trovai da solo al vertice”. Gli americani sono soddisfatti dell’acquisto: “Erano quasi stupiti che tutte le promesse che gli avevamo fatto si fossero rivelate fondate. La Haworth era in fase di grande espansione internazionale, così quasi subito assunsero un altro capo azienda per Castelli e a me proposero di andare a Parigi ad aiutare il capo dell’Europa a capire il vero valore e riorganizzare le varie società comprate nel continente”. A fine ’97 il rientro in Italia, ancora da direttore generale della Castelli-Haworth. “Erano anni gloriosi per la Castelli, nome di punta del design italiano: per il gruppo lavoravano architetti e designer prestigiosi quali Rodolfo Bonetto o Charles Pollock, la sedia Plia disegnata da Giancarlo Piretti è tutt’ora esposta al Moma di New York, la “linea direzionale” Mumbai creata da Doriana e Massimiliano Fuksas è stata venduta in tutto il pianeta”, spiega Bianchi. “Il presidente di Haworth veniva spesso in Italia, e mi proponeva di andare da qualche parte, tipo Hong Kong per coordinare l’espansione in Asia”. Alla fine arrivò la proposta giusta, all’inizio 2002, quella di trasferirsi nella sede centrale in America. “All’inizio venni nominato chief financial officer, quindi capo del marketing mondiale”. Infine nel 2005 la designazione a Ceo» (Eugenio Occorsio) [Rep 10/2/2014].
• Sposato, due figli.