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 2014  marzo 25 Martedì calendario

L’aereo malese è precipitato in mare • Per ritorsione contro la Russia, non si farà il G8 a Sochi • Google e Luxottica insieme per fare gli occhiali a realtà aumentata • La doppia vita dell’imprenditore che può salvare la Lucchini di Piombino • Provenzano fuori dal 41 bis? • Non si mandano più sms • L’Italia invasa dai cinghiali


Boeing Dopo diciassette giorni da quando il Boeing 777 diretto da Kuala Lumpur a Pechino è scomparso, il premier della Malaysia, Najib Razak, ha annunciato: «Ho ricevuto un briefing dalle agenzie che hanno analizzato i dati e mi hanno riferito che l’ultima posizione rilevata dell’aereo è stata a ovest di Perth, lontano da ogni possibile pista d’atterraggio. Al di là di ogni ragionevole dubbio, dobbiamo presumere che il volo MH370 è terminato nell’Oceano Indiano meridionale». Tutti morti, dunque, i 227 passeggeri e i 12 uomini dell’equipaggio. I parenti delle vittime sono stati avvertiti con un sms: «È con grande rincrescimento che dobbiamo annunciare la perdita del volo MH370 e di tutte le vite che erano a bordo». Ancora ignoto il motivo del cambio di rotta: la lontananza da zone abitate, da aeroporti nascosti nella giungla, da possibili obiettivi, fa scartare l’ipotesi del terrorismo. L’attenzione degli investigatori si concentra sul pilota e sul suo secondo, perché l’aereo ha volato per oltre sette ore, fino alle 8.11 di sabato 8 marzo, su una rotta scelta dalla cabina di comando. Una rotta scelta e programmata per terminare nel mezzo dell’Oceano Indiano, quando presumibilmente il Boeing ha finito il carburante.

G7 Il vertice dei Grandi riunitosi ieri sera all’Aia, in margine alla Conferenza per la sicurezza nucleare, ha deciso: è annullato il G8 di Sochi che avrebbe dovuto tenersi ai primi di giugno. Il documento finale del G7 è molto duro: invadendo la Crimea, Mosca ha violato tutti i principi basilari sui quali è fondato l’ordine internazionale. Quella della Russia non è, però, ancora una vera espulsione, ma una sospensione: «Lasciamo una porta aperta» ha spiegato Ben Rhodes, del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca. «Se la Russia accettasse di avviare un processo di “de-escalation” il dialogo potrebbe ricominciare». Il vertice di Sochi sarà sostituito con un G7 che si riunirà a giugno a Bruxelles.

Luxottica Google ha firmato un’intesa con Luxottica «per progettare, sviluppare e distribuire» gli occhiali accessoriati con le tecnologie di “realtà aumentata” messe a punto dal gruppo californiano, cioè i cosiddetti Google Glass. Dice Andrea Guerra, amministratore delegato della Luxottica: «Il 2015 sarà l’anno della svolta commerciale del progetto. Ci stanno lavorando già tra Usa, Italia e Cina i nostri team e quello di Luxottica è formato per il 75% da italiani» (Livini, Rep).

Lucchini Le offerte per salvare la Lucchini di Piombino, secondo polo siderurgico d’Italia, sono quattro. Tre indiane: Jsw (Jindal south west), Jspl (Jindal steel and power) e Steelmont. L’ultima, e l’unica a promettere di conservare produzione e occupazione in Italia, viene dalla Smc del giordano Khaled al Habahbeh, con sede legale a Tunisi. Khaled al Habahbeh, laureato negli Stati Uniti all’University of Maryland College Park, sposato con una ricca ereditiera americana, figlia di un finanziere di origine ebraica, capace di formidabili ascese nella finanza mondiale, ai vertici di più società, tra le quali la Al Rami Trading (realizza impianti d’acciaio e ha sede legale negli Emirati Arabi), Fourteen Points Strategic Partners, (commercio e sviluppo) e Ultralinks International Ltd. (consulenza e management nel settore sanitario con sede in Canada) e International Environmental Solutions. Ma anche arrestato per droga nel Duemila, con condanna a due anni e 9 mesi di carcere (scontati nella prigione federale di Yazoo city, nel Mississippi) per la richiesta di fido bancario sulla base di documenti falsi, truffa, cospirazione per entrare in possesso e distribuire mentanfetamine e pseudoefedrine (Gasperetti, CdS).



Provenzano Le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze propongono di togliere Bernardo Provenzano (81 anni) dal 41 bis. Motivo: ha gravi problemi neurologici e neurochirurgici che hanno compromesso le sue funzioni intellettive. Il ministro della Giustizia dovrà decidere il da farsi. Le perizie dicono che è dubbia e intermittente la capacità di intendere e di volere dell’imputato, ma che non possa comunque stare «validamente in giudizio». La Dna ha però finora osservato come tutto ciò non escluda che il boss possa comunicare ordini all’esterno.

Sms Dati diffusi ieri dall’Osservatorio Trimestrale dell’Agcom: nel 2013 c’è stata una riduzione degli sms superiore al 20%, a quota 76,7 miliardi. Colpa delle applicazioni che permettono di scambiars messaggi gratuiti: mentre gli sms precipitano, il traffico dati, che riguarda Internet, applicazioni e chat, è cresciuto del 33%. Per esempio WhatsApp ha 1 milione di utenti nuovi ogni giorno e una crescita del 100% annua (Danna, CdS).

Smartphone In Italia, dove 40 milioni di cittadini sono connessi a Internet, il maggior numero di proprietari di smartphone si registra nella fascia 35-64 anni (dati Nielsen) (ibidem).

Cinghiali In Italia negli ultimi dieci anni i cinghiali sono cresciuti da 600mila a un milione. Sono diffusi sui due terzi della penisola, su tutte le regioni. La specie è sottoposta a controllo con una media di centomila abbattimenti l’anno ma, ciononostante, continua ad aumentare. Luigi Boitani, ordinario alla Sapienza di Biologia della conservazione: «Un cinghiale fa cento volte i danni di un lupo». In aumento anche i caprioli, che oggi sono quasi mezzo milione, diffusi su un terzo del territorio: erano diecimila nel 1945. Sono 140mila i camosci alpini e 1.500 quelli appenninici, 120 in più negli ultimi dodici anni. I cervi sono 68mila, 21mila i daini, e in ventitré province devono essere controllati. Ventimila i mufloni con quaranta colonie nelle Alpi, 16mila gli stambecchi, in arretramento tuttavia nel Gran Paradiso, unica colonia naturale. I lupi sono 1.350 e popolano comunità dalla Calabria al Piemonte. Si assiste al ritorno della lince a Tarvisio e in Piemonte, solo l’orso, a fronte degli aumenti in Trentino e le recenti perdite in Abruzzo, mantiene la famiglia italiana sui cinquanta esemplari (D’Amico, Rep).

(a cura di Daria Egidi)