Fior da fiore, 23 marzo 2014
Il piano di privatizzazioni di Padoan • A Parigi si sceglie il primo sindaco donna • Un terzo delle separazioni è colpa dei tradimenti online • I prediletti dei genitori esistono • Sassari è tra le città col clima ideale • Il packaging che permette di conservare i cibi più a lungo • Il video di suor Cristina batte quello di Psy
Privatizzazioni Dal palco del Forum Confcommercio, a Villa d’Este, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, scandendo i numeri della crisi che ha colpito l’Italia tra il 2007 e il 2013 («prodotto interno lordo -9%, occupati -1,1 milioni, disoccupati raddoppiati, italiani a rischio povertà o esclusione sociale saliti dal 25,3% del 2008 al 30% del 2012»), ha detto che la situazione «non è più tollerabile» e dunque «non abbiamo alternative: dobbiamo tornare a crescere». Senza però illuderci che ci siano scorciatoie: «Non dobbiamo aggravare i conti pubblici, qualsiasi impegno deve essere sostenibile». Tra le «misure strutturali» a cui sta lavorando il governo: le misure per l’occupazione, «già in iter legislativo»; l’attuazione della delega fiscale; la spending review; nuove, magari parziali privatizzazioni: sul tavolo «concrete ipotesi per controllate come Fs e Fincantieri. Lo Stato è azionista di controllo di 30 società e socio di riferimento di molte aziende quotate. Lo spazio per una riduzione del ruolo pubblico c’è».
Francia 1 Dopo mesi di proteste e di sondaggi sulla straordinaria impopolarità del presidente François Hollande, oggi i francesi tornano alle urne per le municipali. Gli elettori teorici sono 44,8 milioni (tra loro oltre 280 mila cittadini dell’Unione europea) per 930 mila candidati nei 36 mila comuni dell’Esagono, ma nel 2008 votarono solo il 65 per cento: stavolta si prevede che a votare saranno ancora meno, solo il 60%.
Francia 2 A Parigi, per la successione a Bertrand Delanoë, sindaco dal 2001, si affrontano due donne, Anne Hidalgo (Ps) e Nathalie Kosciusko-Morizet (Ump). La favorita è Hidalgo, nata a Cadice, in Spagna, 54 anni fa, e arrivata con la famiglia in Francia, a Lione, quando aveva due anni. Figlia di un elettricista e di una sarta, naturalizzata francese a 14 anni, Hidalgo è stata ispettrice del lavoro e poi vicesindaco di Parigi al fianco di Delanoë. Con lui ha curato in particolare la politica dei trasporti, e rivendica i successi delle biciclette in self service «Velib’» e il sistema simile applicato alle auto elettriche, «Autolib’». Se sarà eletta, ha già detto che estenderà l’idea anche alle moto con «Scootlib’».
Separazioni 1 Ieri, al convegno dell’Ami, associazione dei matrimonialisti italiani, si è detto che in Italia ci sono 383 separazioni ogni mille matrimoni al Nord e 180 su mille al Sud. Il 30 per cento delle separazioni giudiziali, a detta dei matrimonialisti, avviene per colpa di internet e di tradimenti che nascono tra social network, chat e simili (Rizzato, Sta).
Separazioni 2 Nel 2011 in Italia il numero delle separazioni ha raggiunto quota 88.797. Nel 1995 erano state circa 52.300 (ibidem).
Prediletti I prediletti dei genitori esistono. Lo dicono due docenti dell’Università di Nantes, Catherine Sellenet (Psicologia e Sociologia) e Claudine Paque (Letteratura), nel libro L’enfant préféré, chance ou fardeau? (edizioni Belin). Le autrici hanno interrogato 55 genitori: all’inizio del colloquio neanche uno ha ammesso di avere preferenze per un figlio o una figlia in particolare. Alla fine l’80 per cento lo ha riconosciuto. Spesso è l’uso delle parole, il nomignolo, a tradire, come quel padre che cita «il primo figlio», «la più piccola», e poi racconta estasiato di «giocare a calcio con Paul», il prediletto chiamato per nome. Ma «cosa spinge un papà o una mamma ad avere una predilezione? L’unica socialmente accettata è verso il figlio svantaggiato, più debole o colpito da handicap. Le altre, inconfessabili, sono spesso generate da un riflesso narcisistico: si tende a preferire il bambino che ci assomiglia di più, che ha lo stesso carattere o gli stessi capelli, il bambino-specchio che realizza il nostro sogno di immortalità. E poi il bambino facile che va bene a scuola, non solo perché pone meno problemi, ma soprattutto perché ci risparmia la fatica di dubitare di noi stessi e ci conferma nella riuscita di genitori, grande imperativo della nostra era». (Montefiori, Cds)
Clima ideale La rivista Weatherwise, fondata da David M. Ludlum, grande appassionato di meteo, ha stilato la mappa dei luoghi al mondo dove c’è il clima migliore: niente nebbia, niente smog né uragani, tasso di umidità che non supera il 50 per cento e temperatura non si allontana mai dalla media di 20 gradi (considerata ideale, dalla scienza, per il corpo umano). Al quarto posto figura Sassari, preceduta solo da Vina del Mar (Cile), Las Palmas (Gran Canaria) e Nordovest del Marocco (seguono: Barcellona, Lisbona, San Diego, Adelaide, Città del Capo e l’estremo Sud dell’Australia). (Gramigna, Cds)
Packaging Nel mondo ogni anno un terzo degli alimenti prodotti va sprecato: gettiamo nel cestino 1,3 tonnellate di cibo. Solo in Italia, secondo un rapporto elaborato da Waste Watcher, osservatorio nazionale sugli sprechi, ogni famiglia butta via due etti di cibo a settimana, che in un anno si concretizzano in un totale di 8,7 miliardi di euro sprecati. Sono frutta, verdura, formaggio, pane, gli alimenti più penalizzati, mentre tra i cibi cotti prima è la pasta: fatto sta che circa il 25 per cento della spesa finisce nella spazzatura. I motivi più frequenti: il cibo ha fatto la muffa, ha un cattivo odore oppure è scaduto. Per arginare il fenomeno, la scienza dell’alimentazione più che sul contenuto oggi punta sul contenitore. Il packaging del futuro avrà spie luminose che cambiano colore se il contenuto è stato sottoposto a sbalzi di temperatura, sensori Rfid che danno l’allerta in caso di maturazione avanzata, oppure ci saranno sacchetti, foglietti, bustine e imbottiture che, nell’ordine, assorbono ossigeno, emettono etanolo (per far durare di più pane, pizza e biscotti), non fanno gocciolare (carni e pesci), evitano la muffa. Molti di questi sistemi per conservare più a lungo il cibo (e quindi sprecarne di meno) negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone già riscuotono parecchio successo. In Italia dal punto di vista tecnico è tutto pronto, dicono gli esperti. Il problema restano i costi troppo alti. Andrea Segrè, ideatore dell’osservatorio Waste Watcher: «Il mercato italiano non è ancora maturo, anche se sta aumentando la sensibilità verso l’introduzione della tecnologia in confezioni e imballaggi» (Zaffino, Rep).
Suor Cristina L’esibizione di suor Cristina Scuccia a “The Voice” su Rai2 ha raggiunto 13 milioni di clic in soli 3 giorni. “Gangnam Style” di Psy, che è il video più visto nella storia di YouTube con quasi due miliardi di views, ci aveva messo 18 giorni a raggiungere i 10 milioni di clic (Laffranchi, Cds).
(a cura di Roberta Mercuri)