Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 19 Mercoledì calendario

Putin si annette la Crimea • Due anni di interdizione per Berlusconi • La Mussolini sul marito: «Non caccio di casa il padre dei miei figli» • I fratellini del bimbo di tre anni ucciso nell’agguato a Taranto si sono finti morti «per non vedere» • Gli italiani vivono più a lungo • All’Eliseo si risparmia sul vino • L’app che aiuta a evitare i seccatori

 

Crimea Nel firmare il trattato che sancisce l’ingresso della Crimea nella Federazione, Vladimir Putin l’ha paragonata alla riunificazione tedesca del 1990: «Nei cuori e nella mente della gente la Crimea è sempre stata parte della Russia e questa ferma convinzione, basata sulla verità e sulla giustizia, era incrollabile ed è passata da una generazione all’altra». E ha chiesto alla Germania di mostrare ora la stessa comprensione e lo stesso «sostegno» che l’Urss ebbe allora per loro. L’annessione dovrà essere ratificata dal Parlamento e seguire altre procedure. «Ma il risultato non è dubbio, visto che la Duma e il Consiglio della Federazione sono sotto lo stretto controllo di Putin. E non è un caso che quando il presidente russo si deve rivolgere ai due rami del Parlamento non è lui a muoversi, come avviene nella maggior parte dei Paesi (Usa, Francia, Gran Bretagna, Italia e perfino Bielorussia). A Mosca i deputati e i senatori vengono praticamente chiamati a rapporto e si presentano al Cremlino [...]» (Dragosei, Cds).

Berlusconi Alle dieci di sera la terza sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato i due anni di interdizione dai pubblici uffici per Silvio Berlusconi. La pena accessoria del processo Mediaset, in cui il Cavaliere è stato condannato per frode fiscale, è ora immediatamente esecutiva. L’ex premier non potrà quindi essere candidato alle Europee del prossimo 25 maggio. Berlusconi dopo la sentenza: «Era scontato, come sempre. Su di me è già tutto deciso, non avrò mai giustizia qui, mai...».

Mussolini Alessandra Mussolini, in un articolo di Giulia Cerasoli oggi in edicola sul settimanale Chi, parla per la prima volta del marito Mauro Floriani, accusato dalla Procura di Roma di essere stato uno dei clienti delle baby prostitute dei Parioli: «Mauro resta pur sempre il padre dei miei figli e non è vero che l’ho cacciato di casa...».

Delitto Cosimo Orlando, 43 anni, Maria Carla Fornari, 30 anni e il di lei figlio Domenico detto Mimmo, nemmeno 3 anni. La Fornari, nel 2011, aveva perso il marito, ammazzato in un agguato mafioso, e da qualche mese s’era rifatta una vita con Cosimo Orlando, pregiudicato per un duplice omicidio commesso nel 1998 e in regime di semilibertà da ottobre del 2013. Lunedì scorso, come ogni sera, lo stava accompagnando in carcere. In macchina con loro c’erano anche i tre figli di lei: Marco, 7 anni, Davide, 6 e Mimmo, bambino «biondissimo e sempre sorridente», che viaggiava in braccio a Cosimo. A un certo punto, lungo la statale 106 che collega Taranto a Reggio Calabria, la loro Chevrolet Sparc fu speronata da un’altra macchina che li mandò a schiantarsi contro il guard-rail. Dall’auto uscì un commando di banditi che per far fuori l’Orlando sparò all’impazzata tredici colpi di calibro 9x21: Mimmo e la madre morirono senza nemmeno il tempo di un lamento, l’Orlando, con la testa sfondata da due proiettili, rimase vivo abbastanza perché gli altri due bambini, rannicchiati e impietriti sul sedile posteriore, sentissero i gemiti della sua agonia. Il giorno dopo, alla zia che li riportò tutti e due a casa dopo una notte passata in ospedale, Davide, il più piccolo, disse: «Ho fatto finta di essere morto per non vedere». Sera di lunedì 17 marzo lungo la statale 106 che collega Taranto a Reggio Calabria.

Vita 1 Scorrendo le nuove tabelle dell’Istat sulla mortalità della popolazione italiana si scopre che le speranze di vita si sono parecchio allungate. In cinque anni ad esempio i maschi sono passati da una media di 78,6 anni a 79,6, e le donne da 83,9 a 84,4. Quasi un anno a testa, insomma. «Ma ci si può spingere più in là: leggendo i numeri dell’Istituto italiano di statistica, possiamo addirittura calcolare quanta vita avremo ancora la fortuna di vivere. E in un’epoca ossessionata da test che promettono di rivelare se ci ammaleremo, di scoprire a 30 anni se abbiamo quel gene che causa l’artrosi o peggio l’Alzheimer, questa specie di risiko anagrafico può dirci ancora di più qualcosa di noi. Attraverso una complessa equazione che per ogni classe d’età tiene conto anche dei fattori di rischio, malattie, stile di vita, si vede ad esempio che oggi un quarantenne in buona salute può serenamente proiettarsi fino agli ottanta, con un rischio di mortalità che è dell’uno per mille. Mentre a 50 la prospettiva è di altri 31,2. Ma ancora più interessante è osservare che una donna di 90 anni [...] può contare su altri cinque anni di vita, arrivando così a sfiorare il secolo» (De Luca, Rep).

Vita 2 I livelli di sopravvivenza non sono omogenei: a Roma si vive meno che a Milano, a Palermo la mortalità (anche infantile) è più alta che a Torino, le città più longeve sono Firenze e Bologna (ibidem).

Vita 3 La metà dei neonati venuti alla luce nel 2007 avrà concrete possibilità di vivere fino a centoquattro anni (ibidem).

Vino L’Eliseo spende in vino circa 250.000 euro l’anno ma ora, per non dover gettare le bottiglie lasciate a metà durante i ricevimenti, il sommelier di François Hollande si è dotato di tappi speciali che permettono di conservare il contenuto fino al banchetto successivo. L’obiettivo è ridurre le spese di palazzo a 100 milioni di euro entro il 2015 contro gli attuali 101 milioni, tra ulteriori tagli al personale e altre spese di funzionamento (Levi, Sta).

Cloak Il designer Brian Moore e Chris Baker, ex direttore creativo del sito Buzzfeed, hanno inventato Cloak, una app lanciata il 15 marzo per il sistema informatico iOs, che permette di individuare sulla mappa, ed evitare, gli amici (in realtà sconosciuti o conosciuti ma molesti) che si geolocalizzano con Foursquare, il social che segnala i luoghi in cui arriviamo, o Instagram. «Piccola accortezza: meglio evitare di geolocalizzare se stessi, perché si offrirebbe a chi si vuole fuggire la propria posizione. Altrimenti, certe passeggiate, rischiano di diventare grottesche partite a Pac Man dal vivo» (Mastrantonio, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)