Fior da fiore, 16 marzo 2014
Truppe russe in Ucraina • Il vertice tra Renzi e Hollande • Quasi un italiano su due è euroscettico • Gli 80 euro in più in busta paga annunciati da Renzi verranno spesi al supermercato e nei negozi • La miniatura 3D di se stessi • A due mesi il primo sorriso
Ucraina 1 Tensione altissima in territorio ucraino, al confine con la Crimea. Le autorità di Kiev denunciano la presenza di truppe di Putin e si preparano a inviare loro unità pronte a combattere. Scatta l’ultimatum degli Usa: Mosca si fermi o ne risponderà.
Ucraina 2 Se i suoi carri armati avanzeranno in terra ucraina, la Russia sarà espulsa dal vertice del G8, già previsto per il 4-5 giugno a Sochi, sul suo territorio. E lo stesso vertice — che a quel punto tornerà ad essere G7— troverà una nuova sede a Londra, candidata dal premier David Cameron. Lo avrebbero già deciso, secondo il giornale tedesco Der Spiegel, gli altri 7 Paesi del gruppo, Italia compresa, su proposta britannica.
Eliseo 1 Matteo Renzi a Parigi per il vertice all’Eliseo con François Hollande. Il presidente francese ha elogiato le riforme annunciate dal premier italiano. Tra i principali obiettivi comuni, la crescita e il lavoro, con la lotta alla disoccupazione.
Eliseo 2 «I due Paesi affrontano questi momenti cruciali in condizioni non troppo dissimili - disoccupazione, deficit pesante, crisi di competitività e di produzione industriale - e sia Hollande sia Renzi hanno presentato piani di rilancio delle economie nazionali che vanno nella stessa direzione. «Patto di responsabilità» promosso in Francia da Hollande (30 miliardi di sgravi fiscali alle aziende, finanziati dal taglio alla spesa pubblica, in cambio di assunzioni), «dieci miliardi a 10 milioni di lavoratori» annunciato in Italia da Renzi. Hollande ha messo in evidenza i «numerosi punti in comune» tra i due progetti, citando «lo sforzo sulla competitività delle nostre due economie, sulle strutture politiche e amministrative, la giustizia fiscale, e un modello sociale da salvare ma che deve evolversi». Quello di ieri all’Eliseo è stato il primo incontro di una strana coppia: Hollande, 59 anni, è un puro prodotto dell’apparato del partito socialista, da lui governato per un decennio, ed è noto per lo stile attendista, allergico agli strappi, in perenne ricerca del consenso. Renzi, di vent’anni più giovane, ha stupito i francesi per la determinazione con la quale ha estromesso Letta da Palazzo Chigi, giocando tutto sulla rottura e la velocità. Nelle prossime settimane i due leader cercheranno - Renzi lo farà già domani con Angela Merkel - di convincere Berlino e Bruxelles a concedere quel che finora hanno rifiutato: «Rigore sì ma a lungo termine, sul breve bisogna tenere conto delle emergenze dei singoli Paesi». In ogni caso la soglia del 3 per cento - definita da Renzi in passato «patto di stupidità» - non si tocca.. «Non ci sarà nessuno sforamento del tetto del tre per cento - ha detto il presidente del Consiglio italiano -, ma cambieremo il patto interno per consentire ai nostri figli di avere scuole degne di questo nome». «Abbiamo un obiettivo politico comune con la P maiuscola - ha aggiunto Renzi -: dire ai cittadini sfiduciati che l’Europa è il luogo della più grande scommessa politica. Potremo avere più euro in tasca solo se avremo più Europa nelle nostre istituzioni». Renzi ha invocato la riduzione dello «spread non economico-finanziario, ma tra cittadini ed istituzioni europee»; ma al di là dei proclami, la Francia sembra pronta a collaborare con l’Italia più sull’economia che su una nuova architettura europea: la vittoria del «no» al referendum sulla Costituzione Ue del 2005 brucia ancora» (Montefiori, Cds).
Euroscettici Secondo l’ultima edizione di Ipsos European Pulse circa due terzi (68%) dei cittadini europei pensa che l’Europa stia andando nella direzione sbagliata. Più pessimisti sono italiani (il 77% ritiene che l’Europa corra sul binario sbagliato), francesi (77%) e spagnoli (76%) che hanno subito maggiormente gli effetti delle politiche del rigore europeo. Ma il malcontento è diffuso anche in Paesi come la Germania (61%).
Consumi 1 Si spenderà più in alimentari, bevande e trasporti, si andrà di più al ristorante, si compreranno vestiti e scarpe: è così che verranno impiegati, secondo la Cgia di Mestre, quasi 9 dei 10 miliardi che arriveranno nelle buste paga grazie ai tagli all’Irpef annunciati dal governo. «La previsione si basa sulla propensione al consumo media della fascia di reddito fino ai 25.000 euro lordi annui, che beneficerà della misura da maggio: secondo l’ultima indagine della Banca d’Italia, ricorda la Cgia, è pari all’88,6 per cento, e quindi su 10 miliardi 8,86 saranno spesi in consumi, mentre 1,14 verranno risparmiati. Naturalmente si tratta di una simulazione, visto che la propensione al consumo non rimane ferma, ma cambia a seconda del reddito. Se anche le proporzioni non saranno queste, però è facile prevedere che gli 80 euro in più in busta paga annunciati da Renzi verranno spesi al supermercato e nei negozi, dal momento che i consumi degli italiani si sono contratti moltissimo negli ultimi anni». (Amato, Rep)
Consumi 2 Dai primi anni 2000 a oggi, secondo l’ultimo Rapporto Censis, sono diminuite del 6,7 per cento le spese per prodotti alimentari, del 15 per cento quelle per abbigliamento e calzature, dell’8 per cento quelle per l’arredamento e per la manutenzione della casa, del 19 per cento quelle dei trasporti (ibidem).
Copie La Twinkind di Berlino, una piccola azienda digitale, utilizza la più sofisticata tecnologia digitale per realizzare una copia in 3D del cliente. Grazie a uno speciale strumento a multicamera si riesce a produrre una statuetta in miniatura. I prezzi variano a seconda della grandezza della copia che si desidera: una statuetta di quindici centimetri costa poco più di duecento euro, quelle più grandi sono più care ma più ricche di particolari. (Trevi, Cds)
Sorrisi Il 90 per cento dei bambini sorride già nei primi due mesi di vita. I neonati maschi sorridono in media 50 volte al giorno, le femmine 37. È quanto emerge da una ricerca della London Birkbeck University (Sta).
(a cura di Roberta Mercuri)