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 2014  marzo 14 Venerdì calendario

Biografia di Oscar Farinetti

• Alba 24 settembre 1954. Il suo vero nome è Natale, ma tutti lo conoscono come Oscar. Imprenditore e dirigente d’azienda, è fondatore della catena Eataly, il più grande mercato enogastronimco al mondo, ed ex proprietario di UniEuro.
• Figlio di Paolo, partigiano, imprenditore e uomo politico. «Nel mio caso si è trattato veramente di un padre straordinario perché è stato un eroe; ha avuto la fortuna e il coraggio di vivere diciotto mesi straordinari che gli hanno segnato la vita. È stato un comandante partigiano della Brigata Matteotti e per tutto il resto della vita ha portato avanti queste esperienze, questi ricordi, applicandoli alla vita civile.Inculcandomi i valori che ha imparato quando aveva ventidue, ventitrè anni mi ha insegnato moltissime cose» (Grazie Casagrande) [Wuz. 3/12/2008].
• In prime persona aiuta il padre a sviluppare il supermercato UniEuro, nato nel 1967, fino a condurlo al successo come catena di grande distribuzione specializzata in elettronica con l’annessione di Trony. Notissima la pubblicità televisiva con Tonino Guerra. «Prima di convincerlo a fare pubblicità alle lavatrici di Unieuro mi mandò a stendere sei volte. “Ho detto di no a Fellini e Antonioni, pensa se dico di sì a te”. La settima tiro fuori il libretto degli assegni e scrivo “cento milioni”. Di lire. Gli do l’assegno e lui comincia a dondolare. Poi lo piega e se lo infila nel taschino: aveva una camicia da montanaro, a quadri rossi e neri. “Mi concedo a te come una prostituta al suo cliente... Tuttavia mi piace la voglia che hai di infondere un po’ di poesia a questi prodotti di m... che vendi. Mettiamoci al lavoro» (Massimo Gramellini) [Sta, 11/6/2012].
• Nel 2003 vende UniEuro all’inglese Dixons Retail. Fonda Eataly: a giugno 2012 ha già nove filiali in Italia, nove in Giappone e una a New York. Il 18 marzo 2014 apre finalmente a Milano, in piazza XXV Aprile, a due passi da Corso Como: è il 25° Eataly al mondo. «Noi italiani siamo l’uno per cento del pianeta. Una pulce. Ma per una serie di circostanze siamo considerati i più “fighi”. Gli stranieri ci disistimano come senso civico, ma adorano la nostra qualità della vita. Quindi bisogna esportare bellezza: agroalimentare, moda e design, industria manifatturiera di precisione, arte e cultura» (Gramellini, cit).
• «La conoscenza del cibo è bassissima. Meno del 35% degli italiani sa la differenza fra grano tenero e grano duro, ma più del 60 sa cos’è l’Abs. Perché quelli che vendono auto spiegano cos’è l’Abs, mentre chi vende cibo non spiega nulla. Quando vedi una mela sul bancone, vicino ci trovi solo il prezzo. Ma esistono duecento tipi di mele. Eataly è nata per mettersi a parlare di mele. Così riesce a far sentire “figo” chi le mangia» (Gramellini, cit).
• Libri: Coccodè (Giunti, 2009), 7 mosse x lItalia (Eataly editore, 2011), Storie di coraggio (Electa Mondadori, 2013).
• Vicinissimo a Matteo Renzi, viene considerato fra i papabili al ministero dell’Agricoltura, ma rifiuta. «Io non posso fare il ministro per Renzi, devo fare impresa nel mondo. Quando vedrete i nomi delle persone che metterà scoprirete che sono infinitamente meglio di noi veri amici che gli abbiamo detto di no» (Andrea Carli e Nicoletta Cottone) [S24, 18/2/2014]
• «La qualità maggiore di Renzi è la velocità e la determinazione abbinata anche al senso del dubbio, è uno disponibile a cambiare idea. Il Governo Letta era un pelino fermo e in questo momento in questo Paese servono alcune decisioni rapide. Secondo me Renzi ha fatto la cosa migliore che poteva fare, forse poteva essere un pochino meno veloce e un po’ più gentile. Tuttavia io sono contento che abbia preso questa decisione».