Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  marzo 14 Venerdì calendario

Biografia di Umberto Bombana

• Clusone (Bergamo) 8 febbraio 1963. Cuoco. Dal 2010 chef patron del ristorante 8 ½ Otto e Mezzo Bombana a Hong Kong; dal 2012 proprietario di 8 ½ Otto e Mezzo Bombana Shangai e dal 2013 di Opera Bombana a Pechino. Fino a oggi, Bombana è il primo e unico chef italiano all’estero a ricevere tre stelle Michelin (2011).
• «Battezzato “8 ½” in onore del suo film preferito di Federico Fellini, il suo ristorante di Hong Kong ha ottenuto le tre stelle Michelin appena due anni dopo l’apertura» (Elysa Fazzino) [S24, 22/2/2012].
• «Si è diplomato alla Scuola alberghiera regionale. Dopo una prima esperienza a Milano, a 21 anni si è trasferito a Los Angeles: ha lavorato al Rex, ristorante dove si festeggia la notte degli Oscar, e poi al Pazzia: Warren Beatty, Roger Moore, Madonna, Billy Wilder, Mickey Rourke chiedono di lui. Nel 1993 la svolta verso l’Asia. I manager del Ritz Carlton gli propongono di aprire un ristorante nel loro nuovo albergo di Hong Kong. Lui accetta, arriva con la macchina per fare la pasta sottobraccio. “La mitica Imperia”, ricorda. “Però ho pensato: io qui non ci resto, avvio il ristorante e me ne torno in America. Mi hanno dato otto ragazzi cinesi e sei giorni di tempo per prepararli”. Al settimo, è già un successo» (Anna Gandolfi) [Ecb, 2/2/2011].
• «Dall’Asia Umberto Bombana poi non se n’è mai andato: nel 1998 ha sposato Julia, una ragazza cinese, e avuto due bimbi, Emma e Bartolomeo. L’anno scorso ha aperto il suo ristorante (“Clienti famosi? Ieri sera c’era il cantante Lionel Richie”), fioccano i riconoscimenti. “Clusone un po’ mi manca – dice – la mia famiglia, l’aria buona, le montagne. Ma qui sto bene...”» (Gandolfi, cit.).
• «I clienti della Cina continentale sono sempre più numerosi. E anche loro hanno gusti sofisticati: “Hanno imparato, hanno viaggiato… Apprezzano il vino migliore, il cibo migliore… I cinesi hanno già un buon palato. Hanno una tradizione… Hanno 4000 anni di storia del cibo e quindi ne capiscono. Quando vengono qui, si aspettano di avere un pasto fantastico. Non si cambia stile a seconda del cliente. Si fa del proprio meglio. Se è squisito, è squisito per tutti”» (Fazzino, cit.).
• Il suo piatto più famoso sono i casoncelli bergamaschi. Testualmente dal menù: «Bergamo ravioli, roast meat, pancetta ham and sage. E ho scritto casunsèi, in dialetto. Proprio come si deve dire...».
• Di recente ha perso 10 chili «ma sono ancora in sovrappeso di 25!».