13 marzo 2014
Tags : Maurizio Setti
Biografia di Maurizio Setti
• Carpi (Modena) 5 giugno 1963. Imprenditore. Presidente e amministratore delegato della società di moda femminile Antress Industry Spa (comprendente i marchi Egò e Manila Grace). Ex socio e vicepresidente del Bologna, dal 2012 socio di maggioranza e presidente dell’Hellas Verona, con l’80% delle quote comprate dal presidente uscente, Giovanni Martinelli. Nel marzo 2013 acquistò la parte restante del pacchetto azionario.
• «“Nella mia vita ho aspirato a fare qualcosa di bello che mi appagasse, mentre il puro guadagno non è mai stato il mio ideale. Le mie idee sono nate dalle emozioni, accompagnate da passione e entusiasmo. Tutto il resto è una semplice conseguenza di questa forte spinta iniziale”. (…) Un self made man a tutti gli effetti, un imprenditore che è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, mantenendo i piedi saldamente per terra, perché quel resto, come lo definisce lui, creato nell’89, chiamato Antress, è un gruppo che fattura 70 milioni di euro. Le idee emotive di Setti hanno centrato un bersaglio difficile, riuscendo a conquistare importanti quote di mercato anche nei difficili tempi di recessione, basta dare un’occhiata al brand Manila Grace, che tra il 2009 al 2010, ha incrementato il suo fatturato del 56%. Per Egò, altro marchio di Antress, la crescita del biennio 2009-11, è stata del 90%, un bel traguardo per i due marchi disegnati rispettivamente da Alessia Santi e Sonia De Nisco, donne importanti all’interno dell’azienda, non solo stiliste, anche azioniste ognuna al 20% del proprio brand (…) Ex magazziniere che da ragazzo era convinto di fare il fotografo: “Sviluppavo e stampavo in uno studio, ma non è stata un’esperienza positiva, nessuno mi voleva trasmettere il suo sapere e nemmeno la passione. Sono rimasto amareggiato, ho venduto la mia Canon, in quel momento si è infranto un sogno. Deluso, ho voltato pagina, è cominciata la mia storia di imprenditore, spinto ancora una volta da grande slancio ed entusiasmo ho fondato le prime aziende, arrivando sempre al limite. Se non ero soddisfatto, ripartivo” (…)» (Bettina Bush) [Rep 4/3/2013].
• Sotto la sua presidenza il Verona è tornato in serie A: «Per mentalità mi sento un imprenditore e cerco di applicare al calcio certi principi. Quando ero il vicepresidente del Bologna ho partecipato a tre riunioni di Lega e ho capito che lì si fanno solo chiacchiere e basta, io invece preferisco essere operativo, poche parole e tanti fatti. Anche nella vita e in politica apprezzo chi “fa”: per esempio il sindaco di Verona, Tosi, appartiene a questa categoria. Per chi ho votato alle ultime elezioni? Per la destra. Grillo? Sono giovani ma la protesta non basta, io sono per la meritocrazia» (a Filippo Di Chiara) [Gds 9/6/2013].
• Da ragazzino giocava a calcio, nei dilettanti dell’Athletic Carpi: «Centrocampista, ero uno alla Tardelli» (a Carlo Laudisa) [Gds 26/10/2013].
• Ha una Porsche Cayenne, «ma è geloso della Vespa del 1951 perfettamente tenuta, con chilometri zero o quasi perché è esposta nell’atrio della sua azienda». Legge cinque quotidiani al giorno, ama i Pink Floyd e i Genesis. Il suo vino preferito è lo champagne, mentre per i rossi si affida ai toscani classici. È goloso soprattutto di pasta, pane e pizza (Carlo Arcari) [Iog 7/2/2012].
• Sposato, due figli.