12 marzo 2014
Tags : David Parenzo
Biografia di David Parenzo
• Padova 14 febbraio 1976. Giornalista, conduce con Giuseppe Cruciani La Zanzara, su Radio 24; in tv collabora con Matrix (Canale 5), in passato con In onda (La7). Nell’estate 2013 ha condotto su Raitre La guerra dei mondi, chiuso dopo quattro puntate; a ottobre 2013 su Retequattro Radio Belva, in coppia con Cruciani, sospeso dopo una puntata a causa di una lite tra quest’ultimo e Vittorio Sgarbi.
• «Un liberal sarcastico, dispettoso, cattivo inconsapevole» (Fabrizio Roncone).
• «Pronipote di un garibaldino e senatore del Regno d’Italia (Cesare Parenzo dal 1866 al 1867 fu anche co-direttore del quotidiano milanese Il Sole, la testata che un secolo e mezzo dopo nella sua versione radiofonica avrebbe dato lavoro al sangue del suo stesso sangue), Parenzo è stato un enfant-quasi-prodige del tubo catodico. Dopo aver debuttato a soli 22 anni su Odeon Tv con il programma dall’alto spessore intellettuale e dal titolo wertmulleriano Tutto quello che avreste voluto sapere sul Festival ma non avete mai osato chiedere, cominciò a saltellare da una tivù privata all’altra, da Telenuovo, dove condusse per due anni Prima Pagina, a Telelombardia, alla guida di svariati programmi (Orario Continuato, Prima Serata, Iceberg), per approdare dal novembre 2010 su 7 Gold con Titanic Italia. Ma è all’ombra di Cruciani che Parenzo ha conquistato la notorietà... anche se a un caro prezzo. Ridotto a una specie di Telespalla Bob di simpsoniana memoria, il giornalista da diversi anni ogni sera dà il destro perché il suo personale Krusty il Clown possa abbandonarsi al meglio (o al peggio) di sé dalle 18.30 alle 21 sulle frequenze della radio di Confindustria» (Massimiliano Jattoni Dall’Asén) [L43 11/10/2013].
• «Se la gode da pazzi a stare con Cruciani. “Mi arrivano mail e sms – ci racconta David – di gente che mi dichiara cose, tipo ‘ti sono solidale e vicino, lavorare con Cruciani deve essere spaventoso’. Solidarietà? Ma io mi diverto tantissimo. La cosa più bella è aver trovato un amico. Il fine settimana ci inviamo sms con tutte le follie che leggiamo sui giornali. Meno male che siamo entrambi orgogliosamente eterosessuali”» (Pietrangelo Buttafuoco) [Fog 7/5/2011].
• «Padovano di nascita, romano d’adozione, ha studiato al liceo classico Concetto Marchesi nella città d’origine e ha mollato la facoltà di Giurisprudenza (“padre avvocato, nonno avvocato, bisnonno avvocato: ho tradito”) per farsi le ossa a Telenuovo, la televisione più vista in Veneto. Ha avuto per maestri Sandro Parenzo come editore, Angelo Guglielmi per le chiacchierate nel corso degli anni passati a Telelombardia a condurre Iceberg e Luca Telese, che l’ha portato a La7. Ma il suo vero mentore fu Sandro Curzi: “Su Liberazione mi faceva tenere la rubrica Hamburger e polenta, storie dal Nordest. Scrivevo quello che volevo, anche se non sono mai stato iscritto a Rifondazione”. Ciononostante passa per comunista. “Un radicale di sinistra senza fissa dimora”, corregge. Memorabili le sue telefonate in cui si spacciava per Umberto Bossi: ha fatto cadere nel tranello persino Alberto Maccari, direttore del Tg1. “Il finto Bossi ormai è andato in pensione, come quello vero. È stato un espediente per raccontare al pubblico radiofonico che i potenti, tutti, si danno di gomito”» (Stefano Lorenzetto) [Grn 30/9/2012].
• Aldo Grasso a proposito de La guerra dei mondi: «Cresciuto professionalmente nei palinsesti di Telelombardia, Parenzo sta provando a raccogliere l’eredità televisiva di Gianfranco Funari: il ruolo che gli riesce meglio è quello del cerino che accende le discussioni, fomenta gli animi, innesca lo scontro forte di opinioni, anche sulla scorta del successo del programma radiofonico La Zanzara, in cui Parenzo fa da spalla a Giuseppe Cruciani, l’unico ad aver trasformato il politicamente scorretto in format. Anche in La guerra dei mondi, un talk tutto basato sull’idea della contrapposizione e della lotta (verbale), Parenzo funareggia molto, dà la parola a qualche rappresentante del pubblico in studio, ciascuno portatore della sua storia emblematica, quasi sempre molto arrabbiato. La vera domanda da farsi è se esiste ancora un’audience per questo modello di tv, soprattutto sulle reti generaliste e in prima serata. Chi è ancora disposto a resistere fino alla fine di quasi due ore di discussione animosa, che difficilmente porta a segnare dei punti fermi?» (Aldo Grasso) [Cds 24/6/2013].
• «Una volta un tassista di Roma mi ha tirato su. Ho chiesto: a Montecitorio, grazie. E lui: “Ahò, ma lei non è quer cojone comunista de Parenzo? Scenda subito!”. Mi danno anche del giudeo. Eppure eccomi qua, ancora vivo» [Lorenzetto, cit.].
• Sposato con la giornalista Nathania Zevi, un figlio.