Fior da fiore, 11 marzo 2014
Niente parità di genere nella nuova legge elettorale • Non sempre le quote rosa funzionano • La Crimea occupata si prepara al referendum per unirsi alla Russia • Hollande chiama un esperto di rap come suo consulente • Ancora misteri sulla scomparsa dell’aereo delle Malaysia Airlines • Un nuovo esame per scoprire l’Alzheimer in anticipo • Calano le iscrizioni dei bambini all’asilo • Merloni si prepara a vendere la Indesit
Quote rosa/1 La Camera ha bocciato tutti gli emendamenti all’Italicum per la parità di genere. Respinto anche il terzo emendamento che prevedeva la proporzione del 40-60% per i capilista. Lo scrutinio segreto, richiesto da Forza Italia, ha portato a questi risultati nelle tre votazioni: 335 a 227, 344 a 214 e 298 a 253. Da solo il Pd, che a parole si era schierato a favore della parità di genere, avrebbe potuto fare meglio con i suoi 293 deputati, i quali, nel segreto dell’urna, hanno poi votato diversamente. Hanno votato contro anche i grillini, ostili alla parità di genere stabilita per legge.
Quote rosa/2 I Paesi dove ci sono più donne in Parlamento. Al primo posto la Svezia, con 157 donne su 349 nel Riksdagen (45%), poi Norvegia (40% di donne nello Stortinget) e Islanda (40%). Il dato più interessante arriva da Finlandia e Danimarca: nel parlamento di Helsinki le donne sono il 42,5% e in quello di Copenhagen il 39%, eppure in questi Paesi non esistono quote fissate per legge e nemmeno dai regolamenti dei partiti. Tra i 28 Paesi dell’Ue, soltanto otto regolano per legge la rappresentanza di genere, ma i risultati non sempre sono quelli sperati. In Polonia, per esempio, ogni partito deve presentare almeno il 35% di candidati donne, ma in Parlamento sono solo il 24%. In Grecia i partiti sono obbligati a lasciare un posto su tre alle donne, eppure le elette sono solo un quinto. Il fallimento più notevole è quello irlandese, dove le donne non superano il 15%. In Belgio e Spagna, che hanno delle leggi, i meccanismi per le quote rosa funzionano: le donne sono rispettivamente il 39% e il 36%. Sono molto lontani da quel traguardo Francia e Portogallo, gli altri due Paesi europei che hanno paletti normativi: le donne sono il 27% del totale, molto meno che in Italia, dove la Camera ha eletto il 31% di deputate senza nessuna legge. La media Ue resta bassa: solo il 26,2% (Bresoli, Sta). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Crimea A sei giorni dal referendum della Crimea per separarsi dall’Ucraina e unirsi alla Russia, la situazione a Sinferopoli è questa: occupati l’ospedale “San Luca”, il palazzo del governo, il parlamento, il tribunale, la banca centrale, gli studi televisivi, il quartier generale della Marina militare. Le tv indipendenti sono censurate e la sera solo canali russi, documentari retrò della flotta del Mar Nero, cronache di popolo che accoglie i marines, dibattiti sui fascisti che comandano a Maidan. Da ieri il russo è diventato la lingua ufficiale a Sebastopoli, città della Crimea dove è ospitata la flotta di Mosca. Già dalla settimana prossima, è la promessa, gli stipendi pubblici saranno pagati in rubli. Da Volgograd, i “Lupi della notte” in Harley Davidson scortano 30 tonnellate d’aiuti alimentari inviati dalla Russia. Potrebbe essere introdotto subito una specie di visto sui passaporti: da Kiev, per «ragioni tecniche» vengono cancellati molti treni.
Pierre Evil François Hollande ha assunto come suo consulente Pierre-Yves Bocquet, 40 anni, di giorno grand commis ai vertici dello Stato, di notte noto come “Pierre Evil”, pseudonimo con il quale da anni firma articoli su riviste alternative come uno dei maggiori esperti di musica “gangsta-rap”. Dovrà scrivere i discorsi presidenziali. Un suo ex collega al giornale “Chronic’Art”: «Ricordo un uomo discreto, molto curato. Si vestiva un po’ all’antica, con piccoli occhiali e completi un po’ mesti, tutto il contrario degli articoli che scriveva per noi» (Ginori, Rep).
Ghostwriter Jon Favreau, il ventenne con cui Barack Obama ha inventato lo slogan «Yes we can». Roosevelt era aiutato da Orson Welles per i suoi discorsi, mentre John Fitzgerald Kennedy era affiancato da Ted Sorensen che gli aveva regalato la famosa espressione: «Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro paese». In Francia, George Pompidou era stato il ghostwriter del generale De Gaulle, mentre François Mitterrand aveva chiamato a sé il romanziere Erik Orsenna (ibidem).
Balotelli Per quanto riguarda il Boeing 777 delle Malaysia Airlines scomparso, si è scoperto che è stato un iraniano, il signor Alì, ad acquistare a Pattaya, Thailandia, i biglietti poi usati dai due impostori che viaggiavano con i passaporti europei rubati. Le autorità hanno detto di aver identificato uno di loro, ma quando è stato chiesto che aspetto avesse, un funzionario ha replicato: «Somigliava a Balotelli».
Alzheimer/1 Ricercatori della Georgetown University di Washington hanno appena annunciato, sulle pagine della rivista “Nature Medicine”, di aver messo a punto un esame in grado di preannunciare il rischio di Alzheimer con tre anni di anticipo e con un’accuratezza del 90%, grazie all’analisi di dieci tipi diversi di grassi nel sangue (Bazzi, CdS).
Alzheimer/2 In tutto il mondo i malati di Alzheimer sono 44 milioni e il numero triplicherà entro il 2050; in Italia sono 700mila (ibidem).
Asili Calano per la prima volta dal 2004, dice l’ultimo rapporto dell’Istat, i bambini che vanno al nido comunale. Erano il 14% nel 2011, scendono al 13,5% nel 2012. In tutto, 8.904 alunni in meno. Succede soprattutto in Veneto, dove i piccoli dell’asilo sono l’8,9 per cento in meno, nella provincia di Bolzano (-7,8%), in Valle d’Aosta (-5,9%) e poi in Umbria (-4,6%), Sardegna (-4,3%) e Liguria (-3,3%). A Torino le domande per il nido sono scese dell’11%, a Treviso la Federazione italiana scuole materne denuncia che 3mila bambini, su 27mila della provincia, non frequentano la scuola dell’infanzia a causa dei problemi economici della famiglia (Salvagni, Rep).
Indesit La famiglia Merloni sta esaminando le manifestazioni d’interesse per la vendita di Indesit Company. Il gruppo di elettrodomestici italiano passerà in mani straniere: tra quelli che si sono fatti avanti per comprarlo ci sono i turchi di Arcelik, i cinesi di Haier e gli americani di Whirlpool. Ma potrebbero farsi avanti anche i principali operatori del vecchio continente, Electrolux e Bosch-Siemens (Bennewitz, Rep).