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 2014  marzo 03 Lunedì calendario

Biografia di Daniele Galliano

• Pinerolo (Torino) 15 aprile 1961. Pittore.
• Autodidatta di formazione, esordisce all’inizio dei Novanta conquistando col suo realismo/iporealismo (vedi illuminante citazione di Perniola) un posto di assoluto rilievo all’interno della nuova scena pittorica italiana. Scoperto criticamente da Luca Beatrice, Galliano è riconosciuto anche all’estero (tre personali a New York, due a Madrid, due all’Aia) e presente nelle pagine di Francesco Bonami, Achille Bonito Oliva, Maurizio Calvesi, Alberto Campo, Aldo Nove, Vittorio Sgarbi, oltre che in importanti raccolte: Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Gam di Torino, Unicredit di Milano, collezione Vaf-Stiftung del Mart di Trento. Vive a Torino.
• «Galliano è autore di quadri di pittura ad olio che rappresentano figure, paesaggi, ambienti dai tratti e dai contorni incerti e non focalizzati; perciò essa pare abbandonare le pretese dell’ultrarealismo e proporre un tipo di visione che oscilla tra la miopia e il sogno. La visione miope è un potente alleato dell’arte perché ristabilisce quella distanza psichica rispetto all’oggetto, che molti pensatori considerano come condizione fondamentale dell’esperienza estetica. La visione miope porrebbe lo spettatore in uno stato di sospensione rispetto alla vita pratica, ai suoi bisogni, desideri, piaceri, dolori e traumi. Se questa chiave di lettura fosse valida, la pittura di Galliano costituirebbe un’interpretazione moderata di temi del postumano (paura, sesso, vita metropolitana…) che, aumentando la distanza nei confronti del reale, li riconduce nell’alveo di un’esperienza artistica ed estetica tradizionale» (Mario Perniola). (Camillo Langone)