Fior da fiore, 2 marzo 2014
Putin minaccia l’invasione dell’Ucraina • Le tre chiese dell’Ucraina, da sempre in conflitto tra loro, stavolta si sono unite per mantenere pacifica la protesta • In Cina, alla stazione dei treni, uccise a colpi di machete ventotto persone • Nel Pd scoppia il caso Gentile • Il veterinario pagato per lavorare un minuto a settimana • Inverno con caldo da record
Ucraina 1 Si alza ancora la tensione in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha ottenuto dal Senato il via libera per inviare truppe allo scopo di «normalizzare la situazione». Lungo colloquio con il presidente americano Obama (novanta minuti al telefono), che ha espresso la preoccupazione per la «violazione della sovranità ucraina», ha condannato l’intervento in Crimea, messo in guardia Mosca sul rischio dell’isolamento politico ed economico, ha chiesto il rientro dei soldati nelle basi, ha annunciato che gli Usa non parteciperanno agli incontri preparatori per il G8 di Sochi. Il leader russo ha replicato denunciando le «provocazioni» di Kiev e si è riservato il diritto di tutelare i propri interessi. Da Kiev, il premier Arsenij Yatseniuk, in carica da due giorni, sostiene: «Se la Russia interviene sarà guerra». Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha convocato una riunione d’emergenza. Dura condanna della Ue. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Ucraina 2 In questi giorni in Ucraina, in soccorso alla popolazione e in sostanziale appoggio al movimento di piazza, si sono trovate unite tutte le Chiese più rappresentative: la Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca (la più grande, con forse 15 milioni di battezzati); la Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Kiev (non riconosciuta dalle altre Chiese e osteggiata da Mosca); quella ortodossa ucraina autocefala (vicina a Costantinopoli) e i greco-cattolici in comunione col Papa, detti anche Uniati (quattro milioni). Pur in grande conflitto tra loro, le Chiese in questa occasione sono riuscite a lavorare insieme per mantenere pacifica la protesta. Nella piazza degli scontri erano state allestite tende dove le diverse denominazioni celebravano a turno la messa su richiesta dei manifestanti. Con dichiarazioni comuni hanno più volte condannato le violenze e chiesto ai politici di «trovare una soluzione pacifica» (Accattoli, Cds).
Ucraina 3 Si calcola che in Ucraina, su 45 milioni di abitanti, gli ortodossi siano il 40%, i cattolici il 10%, i protestanti il 3% (ibidem).
Cina Ieri sera, alle 9 ora locale, alla stazione di Kunming, città del Sudovest della Cina, cinque o più persone, tutte vestite di nero, hanno dato l’assalto con coltelli e machete colpendo all’impazzata, seminando terrore e sangue. Primo bilancio: 28 uccisi e oltre cento feriti, alcuni in gravissime condizioni. Il massacro è cominciato in strada, fuori dalla stazione: gli assalitori hanno inseguito le loro vittime, colpendole senza pietà fino all’arrivo della polizia. A quel punto, per fermare la carneficina, gli agenti hanno aperto il fuoco uccidendo cinque aggressori. Nessun particolare sull’etnia degli assalitori o sui possibili moventi. Molti hanno però subito pensato a una possibile «regia» dei gruppi separatisti uiguri, minoranza islamica della turbolenta provincia dello Xinjiang, protagonisti, lo scorso ottobre, di un attentato con una rudimentale auto-bomba sulla piazza Tienanmen, a Pechino. Il comunicato attribuito dalla Xinhua al presidente Xi Jinping e al premier Li Keqiang - che hanno inviato le loro condoglianze alle famiglie delle vittime - ha avvalorato l’ipotesi di un «attentato terroristico, organizzato e premeditato».
Gentile Nel Pd è scoppiata la bufera sulla nomina del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Antonio Gentile, accusato di aver fatto pressioni sullo stampatore di un quotidiano (L’Ora della Calabria ) per impedire l’uscita della notizia di un’indagine sul figlio. La presidente dell’Antimafia Rosy Bindi: «Non si può dire che ci sia stato rigore nella nomina dei sottosegretari». Il bersaniano Alfredo D’Attore: «La vicenda di Antonio Gentile non mi sembra edificante e mi sembra inopportuna la sua permanenza al governo». Il senatore-giornalista Corradino Mineo, vicino all’area Civati, rivolgendsi direttamente al presidente del Consiglio: «Ma perché, fra i tanti in fila per una casacca da sottosegretario, Renzi doveva proprio caricarsi questo Antonio Gentile da Cosenza, già scelto da Berlusconi per sostituire Cosentino dopo i noti guai giudiziari?». Renzi ieri sera ha detto che della faccenda «bisognerà parlarne», anche se ha affidato la soluzione del caso ad Angelino Alfano, il leader del Ncd che quel nome ha proposto.
Tasi Si avvicina una soluzione per il «giallo» della Tasi sulle chiese. Nella versione definitiva del decreto legge approvato due giorni fa dal consiglio dei ministri, relativo alla nuova tassa sulla casa che servirà a coprire i cosiddetti servizi indivisibili, come l’illuminazione pubblica, dovrebbe entrare una clausola che esclude espressamente dal pagamento solo i «luoghi di culto» di tutte le religioni. Niente Tasi sulle chiese, dunque. Sì alla Tasi su tutti gli altri immobili del Vaticano e delle altre religioni. Mentre per gli edifici misti — chiesa più uffici, per intenderci — la tassa andrebbe pagata in percentuale solo sulla superficie degli uffici. Uno schema che ricalcherebbe quello già previsto per l’Imu, anche se per gli immobili misti la tassazione non è mai partita perché sono mancate le norme attuative. Se questa viene considerata l’ipotesi prevalente, non è ancora stata scartata del tutto l’altra possibilità: far decidere ai sindaci se, nel loro territorio, le chiese devono pagare oppure no (Salvia, Cds).
Burocrazia Ogni venerdì mattina, alle 9 in punto, il veterinario Manuel Bongiorno, 38 anni, padre di due figli, arriva in ufficio, striscia il badge, fa un saluto collettivo e se ne torna a casa. Motivo: il suo contratto per l’Azienda sanitaria provinciale di Trapani è di un minuto a settimana, con una busta paga da 1 euro e 80 centesimi al mese. Nel 2009 ha fornito all’azienda sanitaria prestazioni libero-professionali, fatturando poche decine di euro. Ma un decreto dell’assessorato alla Salute datato 2012 ha convertito l’originaria prestazione in un contratto orario. In sostanza, ogni 38 euro di fatturato vale un’ora di lavoro. Un calcolo matematico che applicato alla lettera ha partorito un incarico da sessanta secondi. E Bongiorno non è il solo: assieme a lui ci sono altri quattro colleghi che hanno beneficiato del decreto, ottenendo così consulenze di pochi minuti fino a un massimo di un’ora a settimana. Bongiorno, che quando ha firmato pensava di aver coronato il sogno di una vita, il posto fisso nella pubblica amministrazione: «Ho chiesto di incrementare le mie ore per dare il mio contributo all’azienda, ma mi è stato risposto picche. Non voglio essere mortificato».
Meteo La temperatura del trimestre dicembre 2013 - febbraio 2014 è stata in tutta Italia la seconda più elevata da oltre due secoli, posizionandosi appena al di sotto del record, peraltro recente, dell’inverno 2006-07. Ad esempio nelle città della pianura padana, dove in genere si attendono ogni inverno una quarantina di giorni con ghiaccio, brina e galaverna, non si è arrivati a contarne dieci. E A Roma la notte del 19 febbraio c’era una minima di 17,2 gradi. Secondo gli storici del clima, solo un inverno poteva rivaleggiare per tepore con il 2006-07: un’antica stagione di oltre settecento anni fa, datata 1289-90, allorché le cronache riportano di un passaggio dall’autunno alla primavera senza gelo e neve anche nel Nord Europa, piante verdi e viole fiorite a Natale a Vienna e a Colonia (Mercalli, Sta).
(a cura di Roberta Mercuri)