Fior da fiore, 26 febbraio 2014
Il governo Renzi passa anche alla Camera • La Commissione europea lima al ribasso le stime di crescita per l’Italia • Tornano gli investitori stranieri • Il turismo degli aspiranti chef • La metà dei trentenni prende la paghetta dai genitori • La famiglia che per due anni ha vissuto sotto (falsa) scorta • La Cina coperta di smog
Camera Matteo Renzi ottiene la fiducia anche alla Camera: 378 sì, i contrari sono 220. A lui pochi applausi. Tanti, invece, a Enrico Letta e a Pier Luigi Bersani, tornato al lavoro dopo la malattia. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Crescita La Commissione europea dice che la crescita dell’Eurozona è confermata per il 2014: il Pil passerà dall’1,1% al 1,2%. Invece in Italia le stime dell’ex governo Letta sono da rivedere: la crescità non sarà del +0,7%, e tanto meno del +1,1% (come si vagheggiava nell’ultima legge di Stabilità), ma circa +0,6% (+1,2% nel 2015). Una ripresa, per esempio, minore di quella della Spagna (+1%), e pari a quella della Grecia: che però, se non vi saranno intralci, arriverà a +2,9% nel 2015, quota più che doppia rispetto alla nostra. Previsto al suo massimo il debito pubblico italiano: 133,7% del Pil.
Capitali In Italia stanno entrando capitali dall’estero come non succedeva da tempo: gli investitori che escono dai Paesi emergenti (meno dinamici che negli anni scorsi) cercano alternative e si rivolgono all’Europa, soprattutto alla cosiddetta periferia, ai Paesi che durante la crisi hanno sofferto di più e non hanno ancora recuperato. La Royal Bank of Scotland in una nota ha scritto: «È ora una realtà il fatto che i Piigs possano volare», dove i Piigs sono Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna; «gli investitori stanno sempre più tornando in Europa e nella periferia», nella quale «c’è più valore che nel centro». Il quotidiano “Wall Street Journal” ha scritto (fonte Epfr) che da inizio gennaio sono stati investiti in azioni europee più di 24 miliardi di dollari (mentre dagli Stati Uniti ne sono usciti 5). La tendenza, però, è in essere dallo scorso luglio: gli acquisti effettuati da investitori americani nelle Borse europee, per esempio, sono ai massimi dal 1996 e tra i mercati preferiti ci sono Spagna e Italia (Taino, CdS).
Corsi “Culinary traveller”, ovvero gli stranieri che vengono in Italia per frequentare corsi di cucina. Quasi 800mila stranieri nel 2013 hanno frequentando 18mila corsi di cucina per più di 134 milioni di fatturato. Massimo Feruzzi, del Centro di studi sul turismo JFC: «Si prevede che il settore raggiungerà i 160 milioni di euro di fatturato e supererà le 900mila presenze». I piatti che vogliono imparare sono classici come pasta al forno, pane, pizza, focaccia, fatti con prodotti di qualità, spesso a chilometri zero. Identikit degli iscritti ai corsi: donne nel 62% dei casi, di livello economico medio alto, arrivano da Stati Uniti e Gran Bretagna ma sempre più spesso anche da Russia e Brasile (Scalise, Rep).
Paghetta Analisi presentata all’Assemblea dei giovani della Coldiretti: più della metà delle persone di età compresa fra i 30 e i 34 anni vive aiutandosi con la paghetta dei genitori (il 51%) o dei nonni (il 3). Alcuni, pur vivendo a casa (il 75% degli under 34), non si fanno nemmeno il letto (16%), ma la maggioranza cerca di rendersi utile. Pur di trovare un posto, un giovane su tre (il 33%) appesantirebbe l’orario di lavoro a parità di stipendio, o rinuncerebbe a 500 euro in busta paga a parità di orario. Il 51% è pronto ad espatriare, il 64 a cambiare città. Quasi un giovane su tre (il 31%) non conosce il nome del premier o del presidente della Camera (ignoranza che sale al 37%), ma c’è un 5% che non sa nemmeno chi sia il presidente della Repubblica o il Papa. Non più del 23% si fida dei sindacati, quota che sale oltre il 50 solo per le associazioni dei consumatori o ambientaliste.
Scorta Patrizia Trovato, suo marito Vincenzo Balli e la loro figlioletta per due anni hanno vissuto credendo di essere protetti dai carabinieri contro la mafia e invece era tutta una messinscena di un loro conoscente e socio. Vincenzo Balli faceva l’organizzatore di concerti: si mise in società con il regista agrigentino Mario Musotto, 41 anni. Diventarono amici. A un certo punto il Musotto raccontò loro che durante il suo servizio militare nei carabinieri, era stato infiltrato in una cosca mafiosa e che, grazie a lui, nel 1995 era stata fatta una retata. Poi disse: «Appena questi escono di galera, me la fanno pagare». Qualche mese dopo, trafelato, corse a casa di Balli dicendogli che i mafiosi erano tornati in libertà, che lo avrebbero ammazzato. Balli gli promise solidarietà, vicinanza e soldi (350mila euro versati per aiutarlo). In cambio Musotto gli mise intorno una squadra di finti militari per fargli credere di essere sotto protezione. Così li facevano girare con i giubbotti antiproiettili addosso, potevano sentire i parenti solo una volta a settimana al telefono per pochi minuti, la bambina poteva andare all’asilo e basta. Addirittura comunicavano con un’email criptata. A un tratto la scorta sparì. Balli andò alla caserma dei carabinieri per protestare: quelli, di tutta questa storia, non sapevano nulla. Musotto è stato condannato a sei anni di carcere per sequestro di persona e truffa (Anello, Sta).
Smog Da sette giorni le città del nord e del centro della Cina sono avvolte da uno smog bianco. L’inquinamento ormai è stabile su Pechino: in 189 dei 365 giorni dell’anno scorso i livelli di PM 2,5 sono stati definiti «allarmanti» dall’ufficio ambiente della capitale; in 54 giorni sono stati «gravi». Il picco ieri, con 444 particelle inquinanti del diametro di 2,5 micron concentrate in un metro cubo d’aria (l’Organizzazione mondiale per la sanità sostiene che sopra 20 l’aria è inquinata; oltre 300 non si dovrebbe uscire di casa). L’amministrazione cittadina ha dichiarato «l’allarme arancione», ordinato la chiusura di 147 fabbriche, introdotto la circolazione a targhe alterne. Finora nessun risultato. I dati ufficiali dicono che lo smog si estende su oltre un milione di chilometri quadrati di zone ad alta densità abitativa; 33 città sono in stato d’emergenza.
(a cura di Daria Egidi)