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 2014  febbraio 22 Sabato calendario

Renzi annuncia i suoi ministri • La delusione di Bonino e Mauro • Tregua in Ucraina • Su piazza della Loggia processo da rifare • I ragazzi italiani hanno le vacanze scolastiche più corte


Governo/1 Dopo un lungo colloquio con Giorgio Napolitano, Matteo Renzi ha presentato la lista dei ministri del suo governo: sono 16, di cui la metà donne. Al ministero dell’Economia è approdato Pier Carlo Padoan, capo economista dell’Ocse dal 2009, consulente dei governi di centrosinistra D’Alema e Amato e presidente dell’Istat. Padoan è il ministro più anziano (64 anni). Maria Elena Boschi, trentatreenne fedelissima di Renzi, ottiene la titolarità di due ministeri accorpati: Riforme istituzionali e Rapporti con il Parlamento. L’altra giovane renziana, che arriva anch’essa dalla segreteria pd, è Marianna Madia, nominata ministro alla Semplificazione e Pubblica amministrazione. La quarantunenne Federica Mogherini (Pd) succede a Emma Bonino agli Esteri; Roberta Pinotti (Pd) è la prima donna a ricoprire il ruolo di ministro della Difesa. Federica Guidi (tecnico) è allo Sviluppo economico, Andrea Orlando (Pd) alla Giustizia, All’Istruzione Stefania Giannini (Scelta civica), Dario Franceschini (Pd) ai Beni culturali, Maria Carmela Lanzetta (Pd) alle Regioni, Gianl Luca Galletti (Udc) all’Ambiente, Maurizio Martina (Pd) all’Agricoltura. Restano ai loro posti i minisctri di Ncd: Alfano all’Interno, Lorenzin alla Salute, Lupi alle Infrastrutture e trasporti.

Governo/2 Emma Bonino ha appreso dalla tv di non fare più parte del governo: «Nessuno mi ha avvertita. Perché mi hanno fatta fuori? Io davvero non lo so». È furioso anche Mario Mauro, cui è stata tolta la Difesa. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Ucraina In Ucraina il presidente Yanukovich e le opposizioni firmano un patto che prevede il ritorno alla Costituzione del 2004 con più poteri al Parlamento e meno al capo dello Stato. Ci sarà inoltre un governo d’unità nazionale entro dieci giorni, una nuova legge elettorale e voto presidenziale in meno d’un anno, un’inchiesta sui morti, l’amnistia per gli arrestati, sgombero di tutti gli spazi pubblici, niente leggi speciali, consegna delle armi illegali entro stanotte. Yulia Tymoshenko verrà liberata. Battistini sul CdS: «La domanda ora è: chi paga? Il Paese è una Grecia in facsimile, l’agenzia Standard & Poor’s gli affibbia la tripla C, la grivnia ha perso in un mese e mezzo 10 punti sul dollaro, i tassi d’interesse sono passati dal 5 al 36 per cento, le riserve della banca centrale sono al minimo, agricoltura e siderurgia paralizzate. La (quasi) guerra civile scoppiata nella scelta fra Ue e Russia è figlia d’un debito pesante: 13 miliardi di dollari da restituire entro dicembre, senza dire della bolletta del gas. Con l’accordo, non arriverà l’oro di Mosca che martedì aveva scatenato la nuova ondata di proteste. Sberbank, il colosso russo del credito, da lunedì non erogherà più soldi a imprese ucraine. Finite le Olimpiadi, spenti i riflettori sulla piazza, a Putin & Yanukovich non resta che aspettare: salvata la pace, che farà l’Europa per riempire le pance?».

Piazza della Loggia La Corte di cassazione apre un nuovo capitolo processuale su piazza della Loggia. Con la sentenza di ieri mattina sulla strage di Brescia, avvenuta il 28 maggio 1974, la Suprema corte assolve definitivamente l’ex ordinovista veneto Delfo Zorzi (che oggi vive in Giappone col nome di Hagen Roy) ma annulla le assoluzioni in secondo grado di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, disponendo un nuovo dibattimento davanti alla Corte d’assise d’appello. «Con la strage di Brescia non c’entro. Come per tutte le altre vicende in cui sono stato chiamato in causa e che si sono risolte con il riconoscimento della mia estraneità», ha commentato ieri Maggi. Anche lui e Tramonte appartenevano al mondo della destra estrema; Tramonte, col nome di «fonte Tritone» era un informatore dei servizi segreti proprio negli anni della strage. Il ritrovamento negli anni 90 di alcune veline con cui avvertiva gli investigatori di ciò che avveniva negli ambienti neofascisti diede impulso alle indagini sfociate nell’ultimo processo. Nell’esplosione morirono 8 persone e altre 100 rimasero ferite. Da allora, 5 istruttorie, 11 processi e nessun colpevole.

Scuola L’anno scolastico in Italia è lungo 200 giorni, nel Regno Unito 190, in Francia 180, in Spagna 175. In Germania dipende dai land: in alcuni si va a scuola 188 giorni, in altri (in cui si sta sui banchi anche il sabato) 208. La vacanza estiva, però dura 13 settimane: in Spagna sono 11, in Francia 9, in Germania e Gran Bretagna 6. In Finlandia le settimane libere durante l’estate sono 10-11, in Portogallo 12, la Grecia ne ha 10-12 e la Svezia 10. Fino alle 5 settimane di alcuni cantoni svizzeri (De Gregorio e Santarpia, CdS).

(a cura di Daria Egidi)