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 2014  febbraio 20 Giovedì calendario

Sabato Renzi scioglierà la riserva • Grillo vs Renzi • Vertice europeo d’emergenza per l’Ucraina • Il decreto svuotacarceri ha fatto uscire 1.300 detenuti • Facebook si compra WhatsApp • In Dna dei Maya si ritrova anche in Giappone


Renzi/1 Dopo due giorni di consultazioni e tre incontri (con Forza Italia, con il Pd, con Beppe Grillo) Renzi è andato al Quirinale per parlare con Napolitano. Ha detto: «Immagino di potere sciogliere la riserva nella giornata di sabato e chiedere ai presidenti del Senato prima e della Camera poi di recarmi in Aula già lunedì». La maggioranza sarà composta dalle stesse forze (Pd, Ncd, Scelta civica e Popolari per l’Italia) che hanno sostenuto Letta. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Renzi/2 Renzi ha incontrato Grillo per le consultazioni. Il capo del Movimento 5 Stelle ha voluto che l’incontro fosse trasmesso in diretta sul web e Renzi gliel’ha concesso. Hanno parlato per 10 minuti. Cazzullo sul CdS: «Si comincia con i sorrisi. Renzi continua a ripetere “Beppe”, ringrazia, precisa che non intende chiedere la fiducia o proporre “un accordo vecchio stile”; Grillo lo interrompe – “Napoletano…” - confondendo il nome del presidente della Repubblica con quello del direttore del “Sole 24 Ore”. Poi, quando il premier incaricato tenta di fare sul serio, viene travolto da una gragnuola di contumelie: “Non sei una persona credibile”, “sei tu che fai gli spettacoli, giro canale e ogni volta ci sei tu che fai la macchietta”, “fai copia e incolla, hai preso da noi metà programma”, “non ho più tempo per te”, “da presidente della Provincia hai speso venti milioni in rinfreschi”, “hai fatto entrare nel tuo loft un pregiudicato e Verdini che è della massoneria fiorentina”, “giri in camper, in bici, in macchinina, dici che non vuoi la scorta perché ti protegge la gente”; al che il segretario pd sorride: “Ti è piaciuta questa?”. La gente, ecco il “core-business” delle due ditte concorrenti, Renzi e Grillo. Ma l’ex comico ne rivendica il monopolio, quando l’altro cita i due ragazzi suicidi perché non trovavano lavoro “Beppe” gli toglie subito la parola, “non mi parlare del dolore, io ci sono in mezzo. E sono venuto a dirti la mia totale indignazione per quel che tu rappresenti”. Il povero Delrio tenta di intervenire due volte, e viene messo a tacere: “Non sono qui per parlare con te, dopo magari ci vediamo fuori e parliamo di figli” (Grillo ne ha sei, Delrio nove). Renzi abbozza, dice di non essersi mai offeso in vita sua, “tu Beppe mi hai dato di ebete e ho sorriso alla grande”, ma ogni volta che tenta di uscire dall’angolo viene bloccato con furia. Quando poi decide di congedarlo, “Beppe” lo anticipa e si alza un attimo prima: “Ti do la mano” dice come per una generosa concessione; “speriamo di rivederci in altre sedi”».

Kiev A Kiev negli scontri di piazza ci sono stati 26 morti e non si sa quanti feriti. Tutte le strade intorno a piazza Maidan sono bloccate, vuote le scuole, sbarrati gli uffici. L’esercito ucraino si prepara a scendere in campo con «un’operazione anti-terrorismo», e il presidente Viktor Yanukovich riafferma che terrà duro contro l’opposizione. I militari hanno il permesso di sparare, d’arrestare chiunque compia «atti illegali» (e per essere fuorilegge basta una scheda telefonica agganciata, anche un giorno, alle cellule di piazza Maidan). I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Polonia arriveranno oggi a Kiev per incontrare Yanukovich e alcuni capi dell’opposizione. Riferiranno quel che hanno visto e sentito ai colleghi europei riuniti a Bruxelles in un vertice di emergenza. Le posizioni della Ue non sono concordi, ma Hollande e Merkel, che tratta con Putin, hanno chiesto ieri «sanzioni mirate e graduali». Mentre Obama ammonisce: «Che l’esercito non intervenga» minacciando «gravi conseguenze», Putin accusa Ue e Usa di fomentare un «colpo di Stato».

Svuotacarceri A due giorni dalla scadenza, con 147 sì e 95 no, il Senato ha convertito in legge il cosiddetto decreto «svuotacarceri». Dall’entrata in vigore del decreto, lo scorso 31 dicembre, sono usciti dalle celle solo 1.311 detenuti, 749 dei quali stranieri. L’effetto del cosiddetto «porte girevoli», varato nel 2011, dopo oltre un anno, fece passare la popolazione carceraria da 66.897 a 66.695. Il primo svuotacarceri varato nello scorso giugno la fece scendere in tre mesi da 66.028 a 64.758.

WhatsApp Facebook ha annunciato di aver acquisito WhatsApp (l’applicazione di messaggistica su Internet, con 450 milioni di utenti) per 16 miliardi di dollari (4 cash e 12 in azioni della società di Mark Zuckerberg), che diventano 19 se si calcolano anche le azioni differite che verranno distribuite nei quattro anni successivi al perfezionamento dell’accordo ai fondatori della società e ai dipendenti di WhatsApp. In Borsa, dopo l’annuncio dell’affare, il titolo Facebook ha perso il 5%, scendendo a 64 dollari, prima di riguadagnare qualcosa nelle quotazioni del dopoborsa. WhatsApp è cresciuta enormemente in termini di utenti, ma rimane una società molto piccola e molto giovane (è stata fondata nel 2009) priva di un chiaro modello di business. Ma Zuckerberg è ottimista: «WhatsApp ha 450 milioni di utenti, il 70 per cento dei quali usa il servizio ogni giorno. E ogni giorno si aggiunge un milione di nuovi utilizzatori: la società galoppa verso la prospettiva di avere un miliardo di utenti».

Dna Uno studio dell’Università di Oxford e University College London (Ucl) sulla composizione genetica di 95 popolazioni differenti dice che il Dna dei mongoli di Gengis Khan è oggi riscontrabile in almeno sette popoli in varie regioni del nostro pianeta, dagli Hazara del Pakistan agli Uiguri della Cina, dagli uzbeki ai turchi. Tracce genetiche da parte di europei mediterranei furono lasciate nei Tu della Cina, attorno all’anno 1200 (è il periodo di Marco Polo e del commercianti lungo la via della Seta). In base alle stime dei ricercatori di Oxford e della Ucl, ci sono perfino 6 milioni di Maya che vivono oggi in America Latina, in Europa, in Russia, finanche nel lontano Giappone (Franceschini, Rep).

(a cura di Daria Egidi)