Fior da fiore, 13 febbraio 2014
Letta sfida Renzi: «Non lascio» • La Consulta boccia la Fini-Giovanardi • Tra il 2010 e il 2012 la Rai, col Festival di Sanremo, ha perso 20 milioni di euro • Il boom dei viaggiatori russi, cinesi e brasiliani • Morta la sorellastra di Julia Roberts
Renzi 1 Nella corsa a palazzo Chigi il segretario Matteo Renzi pare favorito e lo dice senza nascondersi: «Basta, il partito è con me». Il premier Enrico Letta non ci sta a farsi da parte, perché «le dimissioni non si danno per dicerie, per manovre di palazzo, per retroscena». Dunque crede che il partito debba «pronunciarsi» e a Renzi fa sapere: «Chi vuole venire qui al posto mio lo dica e giochi a carte scoperte». Letta ha quindi presentato alla stampa il programma per il rilancio del suo governo. Intanto Napolitano esclude ogni ipotesi di voto anticipato: «Sciocchezze». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Renzi 2 «[...] Salvo colpi di scena dell’ultima ora sempre possibili, Matteo Renzi sarà chiamato tra pochissimo alla carica di presidente del Consiglio non solo senza aver mai partecipato a una competizione politica nazionale, e tanto meno aver in essa vinto alla testa di un partito, ma senza neppure sedere in una delle due Camere elettive, dal momento che, come si sa, egli non è né deputato né senatore. Una delle tante anomalie della vita pubblica nella patria della Costituzione “più bella del mondo”. Le anomalie però talvolta costano care. E ad accorgersene potrebbe essere proprio Renzi. Sostanzialmente inviso a una parte notevole del suo partito, la vera forza del sindaco di Firenze è stata fino a oggi nella simpatia e nel consenso che egli sapeva ottenere presso l’opinione pubblica. Ma quando siederà a Palazzo Chigi - non portatovi però dal successo elettorale che quel consenso prometteva, bensì da una decisione tutta interna al Pd - sarà principalmente se non solo con il suo partito che egli dovrà vedersela. Da presidente del Consiglio - arrivatovi tuttavia nel modo che proprio lui aveva tante volte condannato: per designazione di una nomenclatura di partito - non potrà fare appello ad alcuna volontà popolare, ad alcun patto politico con gli elettori. Sarà solo. Solo, alle prese con quegli intrighi, quelle giravolte, quelle vendette, abituali nel campo dei Democratici, che oggi amareggiano il triste commiato di Enrico Letta, e che domani — come dubitarne? — cominceranno subito, implacabilmente, a lavorare ai fianchi anche lui» (Della Loggia, Cds).
Droga La Corte Costituzionale ha bocciato, perché «viola la Costituzione», la cosiddetta legge Fini-Giovanardi che equiparava le sostanze stupefacenti pesanti e leggere. A questo punto ritorna in vigore la legge precedente, la Iervolino-Vassalli, con conseguenze anche sulle pene detentive e sui reati legati all’uso e allo spaccio delle droghe. Secondo le stime circa 10mila persone dietro le sbarre per reati connessi alle droghe leggere sono ora potenziali beneficiari della sentenza.
Sanremo La Corte dei conti ha constatato che tra il 2010 e il 2012 il «rosso» accumulato dalla Rai per il festival di Sanremo è stato di oltre venti milioni di euro. Il riferimento è alle edizioni condotte da Antonella Clerici e Gianni Morandi (che fece anche il bis): un saldo negativo di 7,8 milioni per il 2010, 7,5 per il 2011 e 4,8 per il 2012. Lo squilibrio costi-ricavi è in miglioramento, ammette la magistratura contabile, che però sottolinea la necessità di un’adeguata «razionalizzazione dei costi». Un’attenzione alle spese già in atto, assicura Giancarlo Leone, direttore di Rai1 dal novembre del 2012. Nel 2013 (Fazio) e nel 2014 (ancora Fazio, il via martedì) sono stati fatti passi avanti. L’anno scorso il Festival ha raggiunto il pareggio di bilancio. Quest’anno, secondo Leone, potrebbe andare ancora meglio: «I costi del Festival sono stati già coperti da alcune settimane grazie a pubblicità e sponsor. A oggi il Festival è a costo zero, forse a fine rassegna potremo dire che ha prodotto anche degli utili. Come l’anno scorso il costo totale, comprensivo dei 7 milioni della convenzione con il Comune di Sanremo, è di 18 milioni» (Franco, Cds).
Turismo 1 La crisi economica non ha frenato il turismo mondiale, che continua a crescere anche grazie alle vacanze dei nuovi ricchi di Russia, Cina e Brasile. Lo dice l’Organizzazione per il turismo delle Nazioni Unite che segnala, nel 2013, un incremento degli spostamenti internazionali del 5% (il che fa oltre un miliardo di individui in vacanze per il mondo). Per l’anno appena iniziato, poi, l’organizzazione prevede un altro aumento intorno al 4-5%, mentre nelle economie mature la crescita resta ferma tra il 2 e il 3%, con l’Italia fanalino di coda (Riccio, Sta).
Turismo 2 Nel 2012 i russi in vacanza hanno speso 43 miliardi di dollari tra alberghi, spesso di lusso, pasti e soggiorni di sfarzo (ibidem).
Sorellastra Trovata morta dentro la vasca da bagno, per overdose di farmaci, Nancy Motes, 37 anni, la sorellastra di Julia Roberts. Stessa madre (Betty Lou), papà diverso (Walter per Julia, Michael per Nancy), l’anno scorso aveva raccontato al Sun: «Ero per tutti la sorellina grassa. Quando ero al liceo, e Julia era già adulta, mi diceva sempre che ero sovrappeso, me lo faceva capire chiaramente, e non in un bel modo. Se cresci in una famiglia di persone eccezionalmente belle, ti intimidiscono. Julia non voleva che cominciassi a recitare, mi ha scoraggiata tanto». Nancy arrivò a pesare 136 chili e nel 2010 si fece mettere un bypass gastrico per dimagrire. Non poteva permetterselo, ma non voleva chiedere i soldi alla sorella, venticinquemila euro, così fece un mutuo. La prossima settimana avrebbe sposato John Dilbeck, che faceva le consegne a domicilio in un ristorante cinese. Dicono che Julia non ci sarebbe andata, non approvava un partner così poco promettente. Negli ultimi giorni, Nancy aveva attaccato la sorella su Twitter: «Perché essere fan di una persona tanto crudele? Non è neanche brava come attrice». (Serra, Cds).
(a cura di Roberta Mercuri)