10 febbraio 2014
Tags : Massimo Recalcati
Biografia di Massimo Recalcati
• 28 novembre 1959. Psicoanalista. Membro analista dell’Associazione lacaniana italiana. Direttore scientifico dell’Irpa (l’Istituto di ricerca di psicoanalisi applicata), insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università degli Studi di Pavia e Psychopatologie de l’anorexie presso l’Università di Losanna. Nel 2003 ha fondato Jonas Onlus, centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi. Supervisore clinico del reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna. Collabora con Repubblica.
• «Uno di quegli specialisti che frequentano i festival della mente eppure non perdono del tutto la testa» (Fog 4/4/2013).
• «Fascinoso, si sente a suo agio nel ruolo di battitore libero: è un antiaccademico ma insegna all’università di Pavia, è un analista lacaniano ma assolutamente leggibile (quasi un ossimoro). Tutti i suoi saggi vantano questa cifra rarissima: argomenti solidi e mai scontati, nessun collage di citazioni roboanti e noiosissime, scrittura brillante e tutt’altro che banale» (Luciana Sica) [Rep 21/1/2010].
• «Un rivoluzionario della prassi medica, un carbonaro della psiche, un eretico della élite terapeutica più snob che esista. L’eresia di Recalcati, laurea in Filosofia e Psicologia, formatosi a Parigi, sta nel pensare che la psicanalisi possa farsi cura alla portata di tutti. Che abbia gli strumenti, anche economici, per trasferirsi dal silenzio degli studi alla periferia della città, coglierne i rumori assordanti e i sussurri profondi. Uscire dalle torri d’avorio e risintonizzarsi sulle frequenze profonde del contemporaneo. Il chiavistello per questa rivoluzione copernicana sta nelle tariffe. Quelle del mercato vanno da 100 a 150 euro 3-4 volte a settimana. E Recalcati lo considera “immorale”. “È una selezione naturale del paziente”, dice. È per questo che, un giorno del 2003, ha deciso di infrangere il tabu dei sacri testi – la tariffa alta incentiva il paziente alla guarigione – di fare i conti con l’ostracismo della categoria e fondare Jonas, una onlus, organizzazione senza fini di lucro. Il fine: offrire terapie a basso prezzo. A ciascuno secondo i propri bisogni, da ognuno secondo le proprie possibilità. Sedute che al massimo costano 40 euro e studi che nascono in periferie, dove gli affitti sono meno glamour ma anche meno cari. (…)» (Francesco Gaeta) [S24 23/2/2010].
• Tra i suoi libri: L’uomo senza inconscio (Cortina, 2010), Jacques Lacan. Desiderio, godimento e soggettivazione (Cortina, 2012), Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli, 2013), Patria senza padri (Minimum fax, 2013), scritto con Christian Raimo.