Fior da fiore, 7 febbraio 2014
Iniziano le Olimpiadi invernali di Sochi e si diffonde l’allarme per gli attentati • Le spese di Stato e comuni per gli affitti • Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana inquisito per corruzione, concussione e truffa • Twitter scricchiola • Spray al peperoncino per le forze dell’ordine • La giornata tranquilla di Ratzinger • Céphas Bansah, meccanico in Germania e re in Ghana
Sochi/1 Iniziano oggi le Olimpiadi invernali di Sochi. Gli agenti americani temono che i terroristi possano far esplodere aerei utilizzando del plastico nascosto in tubetti da dentifricio e barattolini di crema. Diverse fonti Usa hanno aggiunto che l’intelligence ha raccolto «minacce specifiche» nei confronti dell’Olimpiade e che la storia del dentifricio va presa «sul serio». Già nel 2004 due attentatrici cecene attaccarono due aerei russi facendo esplodere finti vasetti di crema idratante. E nel 1976 elementi anticastristi distrussero un aereo cubano piazzando un ordigno composto da infilato in un paio di grossi tubi di dentifricio (78 morti). Per la sicurezza di Sochi sono in azione oltre 60mila soldati. A scopo precauzionale il Pentagono ha spedito due navi, la “Mount Whitney” e un cacciatorpediniere “Taylor”, al largo di Sochi. Aerei da trasporto sono in attesa nelle basi in Germania (Olimpio, CdS).
Sochi/2 Enrico Letta andrà a Sochi e c’è qualcuno che avrebbe preferito di no, per le leggi omofobiche approvate da poco in Russia. Spiega in una lettera al CdS: «Essere in Russia - da presidente del Consiglio di un Paese che storicamente tanta parte ha avuto nella costruzione della coscienza europea - significa esprimere, in una dimensione pubblica, la nostra concezione di libertà, di comunità, di rispetto dell’altro. Esserci non significa dismettere ma anzi riaffermare il ruolo che l’Italia svolge, e ancor più continuerà a svolgere quando sarà alla guida dell’Europa nel prossimo semestre, per l’estensione (e certo non per un arretramento) dei diritti. Esserci, infine, vuol dire porsi in continuità con la nostra tradizione olimpica. Una tradizione fatta di presenze. Mai di diserzione».
Affitti/1 Il Comune di Roma incassa da ciascuno dei suoi 43.053 alloggi una pigione media di 52,46 euro al mese (in totale 27,1 milioni di euro ogni 12 mesi). In un anno, invece, versa 21.349.652 euro per affittare da costruttori e immobiliaristi privati 4.801 appartamenti da assegnare agli sfrattati o alle famiglie in difficoltà. Di questi 21 milioni, 4.242.000 finiscono alla società che si chiama Moreno Estate srl, di proprietà di Angiola Armellini, figlia dell’ex re dei palazzinari romani Renato Armellini, di cui si è saputo pochi giorni fa che ha 1.243 appartamenti sui quali, secondo la Guardia di finanza, non pagava Ici e Imu (Rizzo, CdS).
Affitti/2 Per gli affitti, lo Stato centrale spende 730,6 milioni, per un totale di 8.652 contratti di locazione. Per avere un’idea precisa, però, bisognerebbe aggiungere quelli, ben più numerosi, di enti pubblici, Regioni, Province, Comuni nonché società controllate e altri soggetti quali fondazioni, consorzi ecc. Per esempio le scuole (quasi tutti contratti stipulati dalle province): ce ne sono affittate 1.567, pari al 4,2% degli edifici scolastici censiti (ibidem).
Agenzia spaziale Enrico Saggese, 64 anni, dal 2008 presidente dell’Agenzia spaziale italiana, inquisito per reati che vanno dalla corruzione alla concussione, alla truffa. Ecco cos’hanno scoperto gli uomini della Guardia di finanza: tra i dipendenti dell’Asi c’è Francesca Sette, distaccata da Finmeccanica e diventata braccio destro di Saggese. Proprio grazie a questo rapporto di fiducia, il fratello della Sette, ballerino di tango, è stato scelto come consulente e poi sistemato al Cira, il Centro italiano di ricerche aerospaziali, mentre la società Get It Communication, di proprietà dei genitori della donna, è diventata il centro nevralgico dell’Agenzia. Inoltre Saggese si è dimostrato assai generoso nei vari viaggi: in una missione in California arrivò a portare 33 persone per un costo di 30mila euro a testa tra voli, hotel, pranzi e cene. Pare, infine, che imprenditori gli facessero dei favori. Per esempio Arsiero Pignataro, proprietario della Art Work, che addirittura gli ha dato « una carta di credito ricaricabile sui cui erano state versate somme di denaro per l’esercizio della sua funzione».
Twitter Il titolo di Twitter preoccupa Wall Street: in un solo giorno ha perso il 22%. Collocata in Borsa il 6 novembre 2013, nel solo primo giorno di quotazione, le sue azioni schizzarono da 26 a 45 dollari, dando una capitalizzazione iniziale di 31 miliardi. Twitter sembra soffrire di una crisi di disaffezione dei suoi utenti: nell’ultimo trimestre 2013 ha conquistato solo 9 milioni di nuovi iscritti, per un totale di 241 milioni, cioè un aumento del 3,8% rispetto al 6,4% del periodo precedente. Altro segnale negativo: scende la frequenza con cui gli utenti aggiornano gli ultimi tweet arrivati. La somma totale di tutte le “timeline views” - le operazioni di aggiornamento e consultazione - è scesa da 159 milioni a 148 milioni a trimestre. Ciò vuol dire meno incassi: ogni mille “consultazioni aggiornamenti” di chi va a guardare la propria catena di messaggi su Twitter, l’azienda incassa 1,49 dollari di pubblicità (Rampini, Rep).
Spray Da lunedì al personale delle volanti e alla Polfer di Milano e ai nuclei radiomobili dei Carabinieri di Roma e Napoli sarà data una bomboletta di spray al peperoncino (Oleoresin capsicum). Non sarà invece utilizzato per l’ordine pubblico e quindi nel caso di cortei e manifestazioni. L’uso è limitato alla «autodifesa dell’operatore». Lo spray al peperoncino è un piccolo lacrimogeno, ma per fermare l’aggressore bisogna spruzzarlo a non più di tre metri di distanza. Provoca lacrimazione, tosse e bruciore agli occhi che scompaiono dopo una trentina di minuti (Iossa, CdS).
Farmaci Aifa, agenzia ministeriale del farmaco, dice che in Italia si consumano sempre più medicine (+3,2% rispetto all’anno precedente), spesso in modo inappropriato. I consumi dal 2007 crescono al ritmo di un più 20% l’anno, la spesa privata per pillole e sciroppi è aumentata quasi del 4%, superando sei miliardi, ai quali vanno poi aggiunti 500 milioni sborsati per i ticket (Russo, Sta).
Ratzinger La giornata di Ratzinger a quasi un anno dalla rinuncia al pontificato (11 febbraio 2013): sveglia intorno alle 5.30 del mattino, una mezz’ora più tardi rispetto all’orario da Papa effettivo. Poi la messa verso le 6. Segue la colazione nella sala da pranzo, con le amate marmellate, l’aranciata alla tedesca, i biscotti secchi. Alle 8 il Papa emerito è nello studio dove sfoglia i quotidiani tedeschi e italiani, risponde alla corrispondenza, legge gli autori prediletti di teologia, saggistica e narrativa. Poi medita e prega. A mezzogiorno pranza, fa un breve riposo pomeridiano, e quindi esce per la tradizionale e immancabile passeggiata nel piccolo bosco dietro la residenza assieme a monsignor Gaenswein. Intorno alle 16 torna in biblioteca, dove prende la copia appena arrivata dell’Osservatore Romano. E ancora legge, scrive, annota. Infine, è il momento atteso della musica: si applica a perfezionare le Sonate di Mozart al pianoforte. La cena è frugale, spesso una zuppa. Alle 20 Ratzinger è seduto in poltrona davanti al Tg1, per farsi mettere subito dopo la cassetta di un film o guardare un programma d’intrattenimento. Alle 22 si ritira per la notte. La domenica a messa, dice chi vi assiste, «fa delle Omelie bellissime per noi quattro gatti» (Ansaldo, Rep).
Céphas Bansah Sua Maestà Céphas Bansah, sovrano di Hohoe, monarca e guida spirituale della tribù degli Ewe del Ghana. Lavora come meccanico a Ludwigshafen, in Germania, ma governa due milioni di anime nel suo lontano Paese e amministra il piccolo Stato tribale ogni giorno attraverso Skype. Ha ereditato il trono dal nonno ventidue anni fa, quando era già da tempo in Germania e aveva già deciso di non tornare più nella terra natale. Lo elessero gli anziani di tutti i villaggi della tribù, perché suo padre, mancino, non sarebbe mai stato autorizzato a salire sul trono. All’inizio diramava le decisioni per il suo popolo tramite fax (Tarquini, Rep).
(a cura di Daria Egidi)