Fior da fiore, 6 febbraio 2014
Il Senato si costituirà parte civile nel processo a Berlusconi per la compravendita di senatori • In arrivo venti città metropolitane • L’Onu accusa il Vaticano sulla lotta alla pedofilia • Balotelli annuncia: Pia è sua figlia • Quanto costa far crescere un bambino • Non ci sono più i farmaci per le iniezioni letali: torna la sedia elettrica • L’americana Haworth si compra Poltrona Frau
Senato Pietro Grasso ha deciso che il Senato si costituirà come parte civile al processo per la compravendita dei senatori da parte del centrodestra ai tempi del governo Prodi in cui è imputato Silvio Berlusconi oltre all’ex parlamentare Sergio De Gregorio e al faccendiere Walter Lavitola. Il Consiglio di presidenza di Palazzo Madama, solo poche ore prima, aveva espresso un parere negativo (10 no e solo 8 sì, contrari Fi, Lega, Ncd, Gal, Scelta civica, Udc; favorevoli Pd, M5S, Sel, Autonomie) sull’opportunità di partecipare al giudizio contro il Cavaliere. Invece due ore di riflessione, Grasso ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato «di rappresentare il Senato della Repubblica quale parte civile nel processo sulla cosiddetta compravendita dei senatori che inizierà il prossimo 11 febbraio presso il tribunale di Napoli». Il comunicato: «Il presidente ha ritenuto che l’identificazione, prima da parte del pubblico ministero poi del giudice, del Senato della Repubblica italiana quale “persona offesa” di fatti asseritamente avvenuti all’interno del Senato, e comunque relativi alla dignità dell’istituzione, ponga un ineludibile dovere morale di partecipazione all’accertamento della verità, in base alle regole processuali e seguendo il naturale andamento del dibattimento».
Città metropolitane In Italia vogliono istituire venti città metropolitane, che sarebbero dei supercapoluoghi con poteri speciali per governare territori urbani complessi e densamente popolati. In teoria la soglia minima per definire una grande area metropolitana è quella di avere 1,5 milioni di abitanti. In Italia le aree che dunque meriterebbero questa definizione sono quattro: Roma, Milano, Napoli e Torino. In Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Olanda e Austria, con 280 milioni di abitanti e 110 grandi aree urbane, i governi metropolitani speciali sono solo dieci, la metà di quelli che l’Italia vuole creare con una popolazione quasi cinque volte inferiore. Il governo Letta nell’agosto 2013 ha proposto di istituire dieci città metropolitane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari, Reggio Calabria). Alla Camera hanno aggiunto Salerno, Brescia e Bergamo, Palermo, Trieste e Cagliari, un paio tra Padova, Vicenza, Verona a Treviso, poi Messina e Catania. Salvaggiulo sulla “Stampa”: «Si dirà: poco male, visto che le corrispondenti Province vengono abolite. Non è detto: se tre Comuni non vogliono sottostare alle città metropolitane (e c’è da scommettere che ce ne saranno), hanno diritto a sganciarsi dal nuovo ente, facendo rivivere le Province».
Vaticano Dopo un’indagine, la Commissione Onu per i diritti dei minori ha reso pubblico un rapporto in cui sostiene che «la Santa Sede ha adottato sistematicamente politiche e pratiche che hanno portato alla prosecuzione degli abusi sui minori e all’impunità dei colpevoli. La Santa Sede ha sempre posto la salvaguardia della reputazione della Chiesa e la tutela degli interessi dei colpevoli sopra a quella dei bambini». La risposta del Vaticano: la Santa Sede «prende atto delle Osservazioni Conclusive», ma vede in «alcuni punti» un «tentativo di interferire nell’insegnamento della Chiesa cattolica» con riferimento alla parte del documento in cui essa è criticata per il suo atteggiamento verso l’omosessualità, la contraccezione e l’aborto. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Pia Mario Balotelli, dopo l’esame del Dna, ha potuto scrivere (in inglese) su Twitter: «Finalmente la verità: Pia. Dolce bimba mia. Il tuo papà». I risultati definitivi non ci sono ancora, ma dalle prime analisi è già chiaro che la bambina nata da Raffaella Fico è proprio sua figlia. Nonostante i consigli di aspettare l’ufficialità, il calciatore non ha resistito e ha subito voluto annunciare la sua gioia. Sempre su Twitter ha poi aggiunto altri messaggi: uno destinato, si presume, alla ex («Il tempo perso a raccontare bugie su di me in tv e sui giornali a chi è servito? Ed a cosa?») e un altro (poi cancellato) per attaccare la conduttrice che aveva più trattato la vicenda: «E per favore qualcuno chiuda la bocca a Barbara D’Urso che è da due anni che spara c... senza sapere e conoscere...Com’è giusto che sia!». La fine vera sarà scritta a maggio, in Tribunale a Brescia, quando saranno stabiliti i doveri economici di Balotelli che finora non ha mai incontrato la bambina (nata un anno e due mesi fa). Aveva spiegato: «Non potevo presentarmi senza essere sicuro di essere suo padre, perché i bambini non vanno delusi dagli adulti che poi spariscono. Io ne so qualcosa».
Figli/1 Crescere un figlio da 0 a 18 anni costa 171mila euro (9.500 euro l’anno) secondo Federconsumatori, 180mila secondo il Dipartimento statunitense all’Agricoltura. Dal 1960 a oggi, al netto dell’inflazione, le spese per far crescere i bambini sono cresciute del 23%. Ciò è avvenuto nonostante si sia tagliato sull’abbigliamento (-50% in 50 anni) e sul cibo (calato dal 25% al 16%). Le spese sono raddoppiate, invece, per medicine e dottori (è dimezzata la mortalità in questa fascia d’età). Aumentate (+1.000%) le uscite per educazione e benessere. Comunque le spese per i figli seguono i guadagni dei genitori: una famiglia italiana che ha meno di 22mila euro paga 6.300 euro l’anno per crescere il figlio (il secondo e il terzo costano il 22% in meno del primo). Chi guadagna 32.500 euro annui ne spende 9.500, chi ha più di 68mila euro arriva a 15mila (Livini, Rep).
Figli/2 Il Fondo per i finanziamenti alle famiglie è sceso dal miliardo del 2007 a 45 milioni. Gli stanziamenti sociali a favore di nuclei con bimbi sono l’1,6% del Pil, contro il 2,3% della media Ocse e il 4% della Francia. Le detrazioni annue per una famiglia del ceto medio dove entrambi i genitori lavorano sono di 700 euro, mentre una donna, già prima del parto, può spendere fino a 1.970 euro tra visite, esami, integratori eccetera (ibidem).
Sedia Siccome molti produttori europei si rifiutano di vendere i farmaci letali con cui negli Stati Uniti si esegue la pena di morte, la Camera della Virginia ha votato per la reintroduzione della sedia elettrica. La legge della Virginia consente ai detenuti del braccio della morte di scegliere tra l’iniezione letale e la sedia elettrica, ma di fatto quest’ultimo metodo era stato sospeso, facendo diventare il primo l’unico praticato. Nel caso che il Senato bocci la proposta della Camera o il governatore Terry McAuliffe ponesse il veto, i condannati potrebbero bloccare la propria esecuzione optando per un metodo non disponibile (i farmaci). In altri Stati, come Missouri e Wyoming, è stata chiesta la reintroduzione dei plotoni di esecuzione, delle impiccagioni e delle camere a gas (Semprini, Sta).
Poltrone Il colosso americano per arredamenti da ufficio Haworth si è comprato i marchi italiani Poltrona Frau, Cappellini e Cassina. Il pacchetto di controllo (58,6%) del polo di arredi di lusso è stato venduto dal fondo Charme e dal presidente di Frau Franco Moschini, e ora l’azienda Usa si appresta a lanciare un’Opa sul mercato a 2,96 euro per azione, il 40% in più rispetto al prezzo del collocamento a Piazza Affari di otto anni fa.
(a cura di Daria Egidi)