5 febbraio 2014
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Biografia di Laura Puppato
• Crocetta del Montello (Treviso) 17 febbraio 1957. Politico. Del Pd. Eletta senatore nel 2013. Già sindaco di Montebelluna (Treviso), dal 2010 al 2013 consigliere regionale del Veneto (26.230 preferenze su 70.754 voti ricevuti dal suo partito nella provincia trevigiana, la seconda più votata tra i consiglieri dell’intera regione). Ha militato nel Wwf per oltre quindici anni, durante gli anni Novanta è stata volontaria in Croazia e Bosnia a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra («Portavamo viveri, generi di prima necessità. Una goccia in mezzo al mare, ma importante»). Candidata alle primarie del Pd del 25 novembre 2012, è arrivata quarta. Ha poi dato il suo sostegno a Pier Luigi Bersani.
• «Ambientalista (...) proprietaria di un’agenzia di assicurazioni, è al suo secondo mandato come sindaco per il centrosinistra in uno dei paesi più grandi e ricchi del Trevigiano. Una mosca bianca in un territorio dove la Lega è al trenta per cento e le istituzioni sono quasi tutte nelle mani del centrodestra. Dal partito di Umberto Bossi la Puppato ha imparato come si parla alla pancia della gente, cercando però, spiega, “di risolvere i problemi e non di fomentarli”. Da sempre poco incline alle polemiche, la Puppato sembrava il nome ideale per la segreteria regionale del partito, voluta direttamente dai militanti locali e “senza sponsor o protettori romani”. La sua candidatura è stata però ritirata (...) forse in vista di un incarico più importante. Con un Pd agonizzante e accusato, soprattutto al Nord, di non avere nessun legame col territorio, la concretezza e la capacità di dialogo di Laura potrebbero infatti trasformarsi nella carta da giocare alle regionali del 2010. Una partita difficile (...) Senza una tessera di partito in tasca e con un passato da militante nel Wwf, Laura si è candidata quasi per caso alle comunali del 2002 a Montebelluna, 30 mila abitanti e una densità record di fabbriche, vincendo sulla scia di una personale battaglia contro la costruzione dell’inceneritore. La riconferma è arrivata nel 2007: dalla sua, questa volta, aveva cinque anni di amministrazione, nei quali ha ricevuto chiunque si presentasse nel suo ufficio e puntato sui temi a lei più cari, come l’ambiente, la cultura e i servizi sociali. Sono stati proprio i traguardi raggiunti come sindaco, a farle conquistare quasi sessantamila preferenze alle europee 2009. E le sue battaglie quotidiane hanno portato il comune ad essere un modello, premiato per la qualità della vita e dei servizi. Il segreto? Coinvolgere in prima persona gli abitanti (...) Sul fronte sicurezza, poi, la giunta Puppato si era già mossa prima dell’emergenza nazionale. Più vigili, più controlli, e un invito ad abbracciare la “cultura della convivenza”. “La vera integrazione nasce dalla conoscenza reciproca (...) e piuttosto che puntare il dito, noi preferiamo favorire l’interscambio” (...)» (Mariaveronica Orrigoni) [Esp 27/8/2009].
• «Giovane alla politica. È stata eletta sindaco la prima volta 10 anni fa. Ha sconfitto la Lega in Veneto, due volte. Ha amministrato un comune strappandolo al centrodestra e rendendolo tra i più virtuosi d’Italia, d’Europa. Il suo primo partito è stato il Pd. Ha preso la tessera quando Grillo si è fatto insistente: la voleva con sé come testimonial ai comizi “ma io avevo da lavorare, e poi non mi è mai piaciuto quel tono, quel disfattismo apocalittico. Qui in questa terra impariamo da piccoli che è più difficile e importante costruire che distruggere”. Pd, dunque. Fuori dalle correnti e dalle appartenenze. Sessantamila preferenze a sorpresa alle europee del 2009, non ci credeva nessuno. Le hanno sempre preferito altri candidati: per la segreteria, per la presidenza della Regione. Questa Puppato, mah. Poi, alle regionali, ha fatto il pieno un’altra volta: quasi la metà dei voti sono andati a lei. Talmente tanti che non poteva non diventare capogruppo Pd in Regione. Sorride. Sorride sempre e dentro il sorriso dice cose di granito. Che bisogna avere il coraggio di fare delle scelte, i partiti esistono per questo: darsi un obiettivo, provare a raggiungerlo, se non ci si riesce ritirarsi. Che bisogna pensare a “riparare il mondo”, come diceva il suo amico Alex Langer, e non a farci soldi per sé sfruttandolo ora e pazienza per gli altri. Che non è finita la politica, la vecchia politica: è finito il tempo della cattiva politica. Che non siamo in crisi economica, siamo in crisi di un modello economico dal quale nessuno sembra aver voglia di uscire, perché conviene restarci. (…) “Con Langer eravamo molto amici. Nel movimento ambientalista insieme. Io vengo da lì e continuo a pensare che l’anima verde sarà la salvezza del paese. (…) Alex ci ha dato una mano quando andavamo in Jugoslavia a portare camion di viveri, durante la guerra. Abbiamo fatto non so più quanti viaggi al fronte. Mio figlio Francesco è nato in viaggio. Lo ha battezzato un prete croato. Sono cattolica, sì” (…)» (Concita De Gregorio) [Rep 13/9/2012].
• Si sposò la prima volta a 21 anni. Dal marito ebbe la prima figlia, Annagiulia. Divorziò alla fine degli anni Ottanta, poi incontrò Bruno, volontario anche lui in Bosnia e Croazia, da cui ebbe Francesco. Si sposarono quando il bambino aveva due anni. Nel 2012, a 55 anni, è diventata nonna.