29 gennaio 2014
Tags : Giuseppe Orsi
Biografia di Giuseppe Orsi
• Guardamiglio (Lodi) 24 novembre 1945. Manager. Amministratore delegato e presidente di Finmeccanica, in precedenza amministratore delegato di Agusta Westland (elicotteri, società controllata da Finmeccanica), il 12 febbraio 2013 finì in carcere con l’accusa di corruzione internazionale nell’indagine condotta dalla procura di Busto Arsizio su presunte tangenti che sarebbero state pagate per la vendita di 12 elicotteri al governo indiano. Con lui fu arrestato (domiciliari) anche Bruno Spagnolini, amministratore delegato della controllata Agusta Westland. Scaduti i termini di custodia cautelare, il 4 maggio 2013 tornò in libertà in attesa del processo, partito il 19 giugno 2013. Non è ancora stata emessa una sentenza di primo grado. «Secondo l’accusa, per ottenere l’appalto sarebbero state versate tangenti per 51 milioni a funzionari pubblici indiani attraverso la mediazione di Guido Ralph Haschke e Claudio Gerosa, anch’essi destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare non eseguita perché i due sono cittadini svizzeri e nei loro confronti è in corso la procedura di estradizione. A carico di Orsi oltre agli elementi alla base dell’ordinanza di custodia cautelare, come le dichiarazioni di Haschke, vi sarebbero indizi anche quelli acquisiti nelle perquisizioni seguite agli arresti. Lo stesso Haschke aveva riferito di aver saputo legami molto forti tra Orsi e la Lega Nord e in particolare dell’ex ministero dell’Interno Roberto Maroni» (Fat 4/5/2013).
• «(...) Laurea in Ingegneria al Politecnico di Milano nel 1970 (...) “Io non ero uno degli studenti migliori, mi sono laureato nel ’70 e oggi con il mio voto non mi avrebbero nemmeno preso. Però si vede che avevo altri meriti, quelli che oggi vedo molto diffusi nei ragazzi: sono molto veloci a imparare quello che non sanno, il loro ambiente è il mondo, sono capaci di muoversi in modo indipendente. (...)”» (Cinzia Sasso) [Rep 30/9/2007].
• «Manager gradito alla Lega e vicino anche alla componente cattolica della politica italiana (...)» (Francesco Mimmo) [Rep 4/4/2011].
• «(...) Vicino a Comunione e liberazione (...)» (Roberto Mania) [Rep 20/9/2011].
• Arrestato il 12 febbraio 2013 per corruzione internazionale, rassegnò le sue dimissioni da presidente e ad di Finmeccanica quattro giorni dopo, il 16 febbraio 2013. «La vicenda è sempre quella della vendita di 12 elicotteri Agusta Westland al governo indiano, un appalto da 560 milioni di euro che Finmeccanica si sarebbe assicurata pagando tangenti al governo locale, in particolare al capo di stato maggiore dell’aeronautica Sashi Tyagi. Fino a ieri si riteneva che le accuse discendessero dalla deposizione di Lorenzo Borgogni, ex manager del gruppo che, accantonato da Orsi, si vendicò raccontando quel che gli era giunto all’orecchio ai magistrati. “Ma i fatti descritti nei capi d’imputazione sono realmente accaduti”: e qui l’inchiesta fa un balzo in avanti perché a parlare è Guido Haschke, il mediatore che partecipò in prima persona alla trattativa inconfessabile e che assieme al suo socio Carlo Gerosa è a sua volta colpito dall’ordinanza. Ma Haschke e Gerosa sono residenti a Lugano e al momento sono dunque liberi. (…) Haschke (ed è questa la novità più rilevante) aveva infatti raccontato di aver concordato tutto con Orsi e Spagnolini: questi ultimi avrebbero messo a disposizione dei mediatori circa 30 milioni di euro, comprensivi del loro compenso e anche delle mazzette da pagare agli indiani. Haschke entra nel dettaglio e svela anche come quel pagamento venne reso presentabile: con consulenze tecniche (il riversamento in immagini 3D dei progetti degli elicotteri) per complessivi 28 milioni che Agusta pagò a due società, la Ids India e la Ids Tunisia, riconducibili ai consulenti stessi. “Ma quelle erano scatole vuote e il costo reale sostenuto per la consulenza tecnica era l’1,5% della somma” ammette candidamente Haschke. Eppure “Orsi e Spagnolini hanno insistentemente negato alla vigilanza interna l’esistenza di consulenze” dice l’ordinanza. Non è questo l’unico motivo che ha fatto scattare gli arresti. I giudici citano anche un tentativo di togliere l’inchiesta al pm Eugenio Fusco, arrivato a Busto nell’estate 2012 per coprire provvisoriamente un posto vacante ma che aveva affrontato di petto il fascicolo Finmeccanica. Orsi attiva al proposito gli ex magistrati milanesi Grechi e Blandini e l’ex toga veneziana Romei Pasetti (tutti assunti all’interno di Finmeccanica). Partono telefonate “a utenze in uso al Csm” (e secondo un’informativa dei carabinieri il numero è quello del presidente Vietti) perché intervenga. “I magistrati sono stati usati per sviare le indagini” conclude l’ordinanza. (…)» (Claudio Del Frate) [Cds 13/2/2013].
• «Ministri, imprenditori e manager. Persino il magnate indiano Ratan Tata e il miliardario australiano Lindsay Fox. Spuntano nomi eccellenti nella lista di personaggi chiamati a testimoniare da accusa e difesa (qualora i giudici ne disponessero la citazione perché considerati testi indispensabili) nel processo a carico di Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini, rispettivamente ex amministratore delegato di Finmeccanica ed ex numero uno della controllata Agusta Westland, che si è aperto il 19 giugno 2013 presso il tribunale di Busto Arsizio. Un asse Roma-Londra-New Delhi che rischia di complicare e non poco i rapporti diplomatici tra i tre Paesi. I due ex manager di piazza Monte Grappa sono accusati di corruzione internazionale e false fatturazioni per una presunta tangente da 51 milioni di euro che sarebbe stata pagata a funzionari del governo indiano in cambio dell’aggiudicazione di una fornitura di 12 elicotteri Aw 101 alla Difesa di New Delhi, appalto del valore di circa 500 milioni di euro. A maggio, il giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio, Bruno Labianca, aveva accolto la richiesta di giudizio immediato nei confronti di Orsi e Spagnolini avanzata dal pm titolare dell’indagine, Eugenio Fusco, per “evidenza della prova”. Mentre per gli altri indagati dell’inchiesta – i presunti mediatori delle tangenti versate alla famiglia indiana Tyagi – l’inglese Christian Michel e altri due intermediari, cioè gli svizzeri Ralph Guido Haschke e il suo socio Carlo Gerosa, si procederà con rito ordinario. Per Michel infatti la procura di Busto attende la risposta a una rogatoria avviata in Inghilterra mentre per Haschke e Gerosa, nei confronti dei quali era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare – non eseguita, essendo i due cittadini elvetici – sono in corso le procedure per l’estradizione» (Gabriella Colarusso) [L43 19/6/2013].
• L’1 gennaio 2014 il governo indiano ha annunciato l’arbitrato internazionale per risolvere la questione della fornitura degli elicotteri Agusta Westland: «Nel frattempo la fornitura è “interrotta”, non “cancellata”, tiene a precisare Finmeccanica, che non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. Il ministero della Difesa dell’India ha comunicato ai media locali tramite il suo portavoce, Sitanshu Kar, di avere accettato l’arbitrato internazionale richiesto da Agusta Westland, controllata di Finmeccanica, a proposito della contestata commessa da 560 milioni di euro (770 milioni di dollari) per 12 elicotteri Aw101. “Il governo dell’India – si legge nel testo del comunicato – ha interrotto con effetto immediato l’accordo firmato con Agusta Westland International l’8 febbraio 2010 per la fornitura di 12 elicotteri con la motivazione della trasgressione del patto precontrattuale di integrità e dell’accordo stesso con Agusta”» (Anna Maria D’Urso) [Cds 2/1/2014].
• Sposato con Rita Coldani. Due figli.