Fior da fiore, 19 gennaio 2014
Tra Renzi e Berlusconi c’è «profonda sintonia» • Oltre mezzo milione di lavoratori, nel 2013, in cassa integrazione a zero ore • Festa alla Casa Bianca per i cinquant’anni di Michelle Obama • William e Kate diventano un marchio • Torna (grazie a Facebook) il Winner Taco
Nazareno 1 Dopo aver incontrato Berlusconi al Nazareno (vertice di due ore e mezza), Matteo Renzi con una rapida conferenza stampa ha annunciato la «profonda sintonia tra le proposte uscite alle primarie del Pd e quelle di Silvio Berlusconi su tre temi»: riforma del Titolo V, trasformazione del Senato in Camera delle autonomie e legge elettorale. Sul primo punto, parla anche di eliminazione dei rimborsi ai gruppi regionali e riduzione delle indennità. Sul secondo, spiega che sarà la fine del bipolarismo perfetto, con la nascita di una Camera delle autonomie che non voterà la fiducia del governo, senza indennità né elezioni dirette per i rappresentanti. Infine, il punto chiave sul quale Renzi non si sbilancia, lasciando aperta la strada alla trattativa con il Nuovo centrodestra. L’intesa è su «una legge che favorisca il bipolarismo, la governabilità ed elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli». Niente di più preciso, anche perché «abbiamo condiviso l’apertura ad altre forze politiche». Renzi ha detto che i testi usciti dall’accordo saranno presentati alla Direzione di domani e votati. Pochi istanti dopo la fine dell’incontro, Berlusconi, con una nota, ha spiegato di aver «garantito» l’appoggio di Forza Italia alle riforme costituzionali, prendendo atto «della correzione di rotta» del Pd e fermo restando le «critiche» al governo e la speranza di tornare presto al voto. Accordo anche su una legge elettorale «che speriamo largamente condivisa» e «che porti al consolidamento dei grandi partiti nel quadro di una semplificazione del sistema politico». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Nazareno 2 Primo commento del premier Enrico Letta al vertice tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi: «L’incontro di oggi pare andare nella buona direzione. Siamo infatti da tempo convinti della necessità di una riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze di maggioranza e i principali partiti dell’opposizione». Frena, invece, Alfano: «Si scordino di fare la legge elettorale senza di noi. Non possono farla e non la faranno. Si scordino anche di farla contro di noi».
Nazareno 3 Battute raccolte sui social network da Filippo Cerelli di Repubblica a proposito dell’incontro tra Renzi e Berlusconi al Nazareno: « Apicella non c’è?»; « Perquisitelo prima che entri»; « Il Pd ha finalmente superato l’ossessione dell’antiberlusconismo ed è passato direttamente al berlusconismo»; «Renzi da Nazareth a tavola con pubblicani e prostitute. Vediamo se a Pasqua la base lo crocifiggerà»; «A marzo partiranno i lavori per la nascita di Firenze2»; «Tirato l’uovo, ma la frittata è fatta» ( a proposito dell’uovo lanciato da un manifestante che ha centrato l’auto di Berlusconi davanti alla sede del Pd). (Ceccarelli, Rep)
Cassa integrazione Secondo l’Osservatorio Cig della Cgil, oltre mezzo milione di lavoratori, l’anno scorso, sono rimasti in cassa integrazione, per l’intero 2013, a zero ore. Per loro, negli ultimi dodici mesi non c’è stato nemmeno un minuto di lavoro; l’ammortizzatore sociale ha garantito la sopravvivenza, ma il blocco forzato si è tradotto in una perdita secca di 8 mila euro di reddito a testa (4 miliardi 125 milioni in totale). Fra i settori più colpiti dalla cassa integrazione ci sono la meccanica (175 mila lavoratori a zero ore), il commercio (in tutto quasi 69 mila) e l’edilizia (60 mila dipendenti coinvolti). Nella classifica per regioni è in vetta la Lombardia (120 mila lavoratori a zero ore), seguita da Piemonte e Veneto; nel Centro primeggia il Lazio, nel Sud la Campania. Il quadro del 2013 è appena meno grave di quello dell’anno precedente (l’1,36 per cento in meno di ore di cassa integrazione) ma le prospettive per il futuro non sembrano buone: delle 6.838 imprese che lo scorso anno hanno chiesto la cig, il 56 per cento lo ha fatto per crisi aziendale, mentre sono diminuite le richieste per ristrutturazione e riorganizzazione (meno 9 e meno 7 per cento) (Grion, Rep).
Michelle 1 Festa alla Casa Bianca per i cinquant’anni di Michelle Obama. Al party, un dopo cena in scarpe basse per ballare mangiando «macarons» e dolcetti e bevendo vino americano, c’erano gli amici di sempre e quelli celebri come Beyoncé, Jay-Z e Adele, che ha cantato «Happy Birthday» (Gaggi, Cds).
Michelle 2 Nelle interviste concesse in occasione del suo compleanno, Michelle parla dei suoi «favolosi 50 anni» e non sembra temere l’avanzare delle rughe: menziona con disinvoltura il Botox («non penso di usarlo, ma mai dire mai, le donne devono fare ciò che le fa più sentire a loro agio»), sostituisce con lo yoga gli esercizi più pesanti in palestra ed esibisce di buon grado la sua nuova tessera dell’Aarp, l’associazione che difende in Congresso gli interessi degli anziani (ibidem).
William e Kate Secondo il «Daily Mail», William e Kate hanno creato due società, una a nome di lui, l’altra a nome di lei, con lo scopo di proteggerne i diritti di immagine e di proprietà intellettuale. Questo consentirà loro, per esempio, di sponsorizzare prodotti a scopo di beneficenza o di agire legalmente nel caso di uso lesivo della loro immagine. Kensington Palace ha confermato la notizia, sottolineando che le società non diventeranno il «braccio commerciale» della coppia e resteranno presumibilmente inattive nel prossimo futuro; verranno semmai utilizzate per eventi speciali. «Creare queste società è stata una precauzione, una mossa preventiva», hanno detto fonti di palazzo al tabloid inglese. I nomi delle società: per William, Apl Anglesey (le iniziali dei suoi nomi Arthur Philip Louis più quello dell’isola gallese in cui la coppia ha abitato alcuni mesi dopo la luna di miele); per Kate, Ce Strathearn (Catherine Elizabeth più il titolo donatole dalla Regina per le nozze). (Rizzo, Sta).
Winner taco Daniele Tinti e Alessandro Zolfanelli, 23enni studenti romani, nel 2011 crearono una pagina di Facebook dal titolo «Ridateci il Winner Taco». Dopo migliaia di like, Algida li ha chiamati per fargli sapere in anteprima che biscotto confezionato, cialda panna e caramello, sparito dai supermercati tredici anni fa, tornerà in commercio (Santelli, Rep).
New Coke I clienti in rivolta non sono una novità dell’era internet. Nel 1985 Coca-Cola lanciò negli Stati Uniti la New Coke, con ricetta e grafica rinnovate. Durò solo tre mesi, perché in pochi giorni al quartier generale di Atlanta arrivarono 400mila tra lettere e chiamate di protesta (ibidem)
(a cura di Roberta Mercuri)