17 gennaio 2014
Tags : Luca Miniero
Biografia di Luca Miniero
• Napoli 17 gennaio 1967. Regista. Grandissimo successo con Benvenuti al Sud (2010, remake del francese Giù al Nord), il seguito Benvenuti al Nord (2012) e Un boss in salotto (2014). Spesso in coppia con il collega Paolo Genovese (Incantesimo napoletano, 2002; Nessun messaggio in segreteria, 2005; Questa notte è ancora nostra, 2008).
• «(...) Benvenuti al Sud deve ringraziare le polemiche sui “terroni” di Bossi, arrivate in tempo per lanciare il film: “In Italia su questi temi è sempre il momento giusto, quelle frasi le abbiamo già sentite. La politica come gag è insuperabile, ma i miei film si rifanno piuttosto agli sfottò che da sempre dividono gli italiani. Ma il razzismo, l’ho constatato di persona, si scioglie nell’incontro tra persone. A Milano scopri che i più scatenati contro il Sud hanno amici e parenti meridionali”. Il successo di Benvenuti al Sud è partito in Campania e Puglia, con il 22 per cento della quota di mercato, ma in Lombardia ha presto toccato il 16 per cento. “Ho portato il film in ogni piazza possibile e vi assicuro che il pubblico del Nord e quello del Sud ridono negli stessi momenti, alle stesse battute” (...)» (Arianna Finos) [Rep 12/10/2010].
• «(...) Il mio film ha molto in comune con Totò, Peppino e la Malafemmina. Ci siamo calati nel mercato e abbiamo imparato a trattare temi sociali con spirito più moderno, più leggero, con un ritmo sostenuto nel montaggio. (...)» (a Valerio Cappelli) [Cds 19/11/2010].
• «Prima bussavo a porte che rimanevano chiuse. Ora mi cercano e devo valutare circa 50 copioni. Mi sta succedendo di tutto. (…) I miei genitori, impiegati napoletani della media borghesia mi hanno insegnato il realismo e alcune regole fondamentali. Non prendersi mai troppo sul serio offre buone possibilità di sopravvivere alla demenza e alla presunzione» (a Malcom Pagani e Silvia Truzzi) [Fat 27/10/2010].