Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Viterbo 1 maggio 1987. Calciatore. Difensore. Della Juventus (dal 2010/2011). Dopo la C2 con il Viterbo, ha giocato la prima partita in Serie A con l’Inter il 14/5/2006. Poi Treviso in B e Bari. Esordio in nazionale il 3 marzo 2010 a Montecarlo contro il Camerun, ad oggi 35 presenze con 2 gol.
• Nel 2008/2009 «è retrocesso in C due volte, non una, perché ha cominciato il campionato col Treviso e lo ha finito col Pisa. L’Inter lo ha scaricato e inserito nell’affare Milito-Thiago Motta. Ci arriva nel 2005, dalla sua Viterbo. Nel 2006-07 vince il titolo Primavera con Balotelli e cresce marcando alla Pinetina uno sparring-partner mica male: Ibra. “L’Inter aveva esigenze d’organico, mi ha ceduto. Vedendo come sono andate e cose, ci ho guadagnato”».
• «Sempre stato juventino? “Famiglia interista, io pecora nera. Ricordo ancora quando perdemmo la Champions League ’98 con un gol di Mijatovic in fuorigioco. Notte di rabbia e pianto. Quando sono andato all’Inter ho dovuto portare la croce” » (Roberto Perrone) [Cds 19/10/2012].
• Nel 2012 viene coinvolto nell’inchiesta su alcune partite truccate dai giocatori del Bari. La Commissione disciplinare della Federcalcio lo assolve, anche in appello, il 22/8/2012. «Mai pensato di patteggiare? “Siamo arrivati a un passo, mi sono rifiutato: voglio andare fino in fondo, non merito la squalifica”» (Perrone).
• Nell’ottobre del 2012 è stato aggredito da un rapinatore armato che gli intima di consegnargli l’orologio. Lo ha messo in fuga con un pugno.
• Sposato con Martina Maccari («le ho chiesto di diventare mia moglie seduti per terra in cucina»), ex modella, hanno un bambino, Lorenzo. In arrivo un altro maschietto.