15 gennaio 2014
Tags : Matteo Manassero
Biografia di Matteo Manassero
• Negrar (Verona) 19 aprile 1993. Golfista. Già il più giovane di sempre a conquistare il British Amateur, uno dei Major per i dilettanti del golf (2009), il 24 ottobre 2010 divenne il più giovane vincitore di una prova dell’European Tour (Castello Masters a 17 anni e 188 giorni). Il 26 maggio 2013 conquistò il Bmw Pga Championship sul campo di Wentworth Club, diventando il più giovane vincitore della storia del torneo.
• «Si sprecano gli aneddoti: a tre anni ha sfidato Rocca sul putting green, è cresciuto a biberon e tv guardando Mario Camicia su Sky, ha passato intere giornate a giocare con matite colpendo le palline di carta e osservandone la traiettoria mentre cadevano. Tutto vero? “Tutto vero. Mio padre mi ha portato al golf, ma ero davvero piccolissimo: sono cresciuto con questa passione” (...)» (Agnese Vigna) [Sta 25/6/2009].
• Figlio di genitori separati (papà Roberto e mamma Francesca si lasciarono quando lui aveva dieci anni), iniziò a giocare a golf a tre anni e mezzo: «Fu mio padre Roberto a portarmi da piccolino in un campo pratica veronese. Lui si era già avvicinato a questo sport e allora mi fece impugnare delle piccole mazze di plastica e da quel giorno per me scattò l’incantesimo» (a Carlo Grandini) [Grn 11/3/2008].
• «Da piccolo l’unico modo per farlo addormentare era tenerlo seduto a guardare in tv i vhs di golf del padre con un biberon di latte tra le mani» (Chiara Degl’Innocenti) [Icon].
• «La prima volta che sono entrato in un negozio di giocattoli ho visto delle mazze di plastica e mi sono messo a piangere finché non me le hanno comprate. E quando avevo tre anni e frignavo per calmarmi mettevano una videocassetta di Ballesteros. Non so spiegare questo tipo di attrazione per il golf. Credo di averlo nel sangue, nei geni. È una del cosa del tutto spontanea, naturale. Ma è questo che mi ha portato a essere così precoce» (a Emanuele Gamba) [Rep 4/3/2014].
• «Questo non è uno sport da vecchi, non è uno sport da ricchi e non è uno sport da pigri» (Matteo Manassero) (Giulia Zonca) [Sta 12/11/2012].
• «Il mio punto debole forse è nel gioco lungo, ma sono migliorato, ho ritrovato lo swing, è più esplosivo. Anche il cambio di attrezzatura ha influito. E ho lavorato molto sulla tecnica». Il suo pregio è «il gioco corto. È lì che riesco a dare il meglio» (Daniela Cotto) [Sta 9/4/2014].
• Tifa Milan, il suo idolo è Marco Van Basten.