La Gazzetta dello Sport, 13 gennaio 2014
Valérie Trierweiler, la compagna del presidente francese François Hollande, è ricoverata in un ospedale di Parigi da venerdì sera, secondo l’opinione generale per il colpo della storia tra il suo compagno e l’attrice Julie Gayet, rivelata con tanto di fotografie dal settimanale Closer
Valérie Trierweiler, la compagna del presidente francese François Hollande, è ricoverata in un ospedale di Parigi da venerdì sera, secondo l’opinione generale per il colpo della storia tra il suo compagno e l’attrice Julie Gayet, rivelata con tanto di fotografie dal settimanale Closer.
• Che c’è da ridere?
Ma no, che dice... beh, sì, a dir la verità la storia ha parecchi aspetti ridicoli e la Trierweiler in ospedale per via dell’adulterio è particolarmente ridicola... Ha presente la Trierweiler?
• No, a dire il vero, ci occupiamo sempre e soltanto di politica italiana...
Beh, una virago, si direbbe, almeno a quanto si legge su di lei in libri e giornali. Faceva la giornalista a Paris Match , e si occupava di politica, la direzione del giornale scoprì che aveva una tresca con questo Hollande, uno dei pezzi grossi del Partito socialista, e, naturalmente, le spiegò che a quel punto sarebbe stato meglio scrivere di altro, lei però non voleva darsene per intesa e i colleghi ricordano bene le sue telefonate a questo e a quello per tessere relazioni e garantirsi un doppio potere personale, quello del giornalista che s’occupa di potenti e quello della signora già potente accoppiata con un potente. Quando poi Hollande diventò presidente, Trierweiler fece subito sapere – perché qualcuno aveva scritto che era stata lei, donna di gusto sicuro, a scegliere vestito e cravatte del neo-eletto – che certo non avrebbe fatto la stilista a lui, figuriamoci, l’aria era quella di voler dire, il presidente sarà lui, ma chi comanda qui sono io, si sappia anzi che non è questione di cravatte, se lui sta all’Eliseo è perché ha seguito le strategie che gli ho consigliato io... Ma senta un po’ questa, che mi pare davvero enorme. Hollande andava a letto con Valérie mentre era sposato con Ségolène Royal, che gli ha dato quattro figli e fu poi la rivale di Sarkozy alle presidenziali del 2007. L’anno scorso Ségolène era impegnata in una battaglia elettorale contro Olivier Falorni (ci siamo dimenticati di dire che sono tutte faccende tra socialisti francesi), e che ti fa la Trierweiler? Di punto in bianco fa un tweet in appoggio a Falorni e contro la Ségolène! Mi dica lei se ci può essere un gusto più cattivo. Hollande, che passa per un mollaccione (flamby, budino), si arrabbiò moltissimo.
• Da tutto questo deduciamo che il ricovero in ospedale della Trierweiler significa...?
Intanto la riconquista della ribalta. Poi si sarà magari sentita male davvero. François preferisce un’altra? Inconcepibile! All’Eliseo, dove dorme da sola nell’ala madame, si fa assistere da cinque persone (costa tuttavia meno di Carlà ). Hollande qualche volta ha viaggiato senza portarsela dietro. Su Paris Match tiene ogni quindici giorni una rubrica letteraria. È facile, è probabile che si separeranno. Carlà gli aveva detto: «Ma sposatevi, no?». Ma il matrimonio è così borghese! (la signora tuttavia, da vera proletaria, non ha mai un capello fuori posto). Scrive sul suo sito il quotidiano Le Parisien , che ha dato la notizia del ricovero: i medici le hanno prescritto cure e riposo. La compagna del presidente verrà dimessa domani (cioè oggi). La sua portavoce, Patrice Biancone, ha aggiunto: «Poi deciderà che cosa fare. Valérie è entrata in ospedale per essere sottoposta ad alcuni esami. È molto abbattuta e provata per le rivelazioni in merito al presunto legame del presidente con l’attrice».
• Presunto?
Figuriamoci. La storia girava dall’ottobre 2012, la sapevano tutti e di sicuro la sapeva anche Valérie. A questo punto ci sono anche le foto. Closer (una pubblicazione Mondadori) ha appostato i fotografi al 20 di rue de Cirque, siamo a 150 metri dall’Eliseo. Era la sera del 30 dicembre. Arriva per prima Julie Gayet. Poi arriva la guardia del corpo di Hollande, Michel. Controlla, gira, quindi avverte il presidente che non ci sono problemi. Dopo qualche istante ecco apparire uno scooter. Sul sedile posteriore c’è un tizio col casco in testa. Scende ed entra nel portone senza togliersi il casco. È Hollande. I fotografi restano di guardia fino alla mattina dopo, e vedono tornare Michel con un sacchetto di croissant. Dopo un po’ esce la Gayet. Dopo un altro po’ esce Hollande. Che cosa vuoi smentire?
• Lui infatti non ha smentito.
No, se l’è solo presa, in un comunicato, contro i giornali che violano la privacy, alla quale sostiene di avere diritto. Su questo, gli hanno dato ragione tutti, da Marine Le Pen a quelli dell’estrema sinistra. Ma hanno torto tutti, in verità. Un uomo politico, un uomo pubblico non ha diritto a nessuna vita privata, può disporre di pochissima privacy. E deve rigare dritto. Ci spiehi se no perché è entrato al 20 di rue de la Cirque col casco in testa per non farti riconoscere: sapeva di far qualcosa di cui, nel caso, avrebbe dovuto vergognarsi.