28 dicembre 2013
Tags : Fabiola Gianotti
Biografia di Fabiola Gianotti
• Roma 29 ottobre 1960 (secondo la data di nascita riportata sulla scheda dell’Accademia nazionale dei Lincei, di cui è membro; secondo altre fonti è nata nel 1962). Fisico. Del Cern di Ginevra (a capo dell’esperimento Atlas), il 4 luglio 2012 annunciò l’osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs (la «particella di Dio»). La rivista Time l’ha messa al quinto posto nella classifica delle Persone dell’anno 2012 (al primo posto Barack Obama). L’anno dopo è 78esima nella lista delle donne più potenti al mondo secondo Forbes (solo due italiane presenti, l’altra è Miuccia Prada).
• «Un “padre” ideale per me, oltre a quello vero, geologo, e al maestro di pianoforte, il grande Alberto Mozzati, è stato Enrico Fermi. Il suo insegnamento ha dato una tale impronta alla scuola di fisica del nostro Paese che, se oggi i fisici italiani si affermano all’estero, lo devono ancora a lui. Come donna di origini siciliane, poi, un altro punto di riferimento è Giovanni Verga: rappresenta il legame con le radici. E qui veniamo all’idea di patria, che è un punto di riferimento, soprattutto per chi, come me, vive fuori. Perché, anche in un mondo globale, nel bene e nel male, ciascun Paese ha la sua specificità, è l’Italia io la ritrovo solo in Italia» (Rep 16/2/2011).
• Studentessa di liceo classico, si appassionò alla fisica a 17 anni: «Colpa di Einstein e di Marie Curie. A diciassette anni lessi una biografia della scienziata polacca. Ed ero ancora al liceo quando rimasi folgorata dalla spiegazione che Einstein aveva dato dell’effetto fotoelettrico. La trovai bellissima. E poi quelli erano gli anni in cui Carlo Rubbia vinceva il Nobel per aver scoperto i bosoni W e Z» (a Luca Fraioli) [Rep 22/12/2012].
• «(...) Atlas, uno dei rivelatori di particelle di Lch, il più grande e potente acceleratore finora realizzato nel mondo. Fabiola di Atlas sa tutto, lo segue fin dalla sua costruzione all’inizio degli anni Novanta, quando era appena arrivata a Ginevra subito dopo il dottorato. È stato proprio grazie agli esperimenti Csm e Atlas che (..) è stato “visto” per la prima volta il bosone di Higgs, considerato una specie di Santo Graal della fisica. E di Atlas in particolare Fabiola nel 2009 è stata eletta coordinatore (…) guidando un team di 3 mila scienziati, soprattutto uomini. (…) Tutto in lei emana rigore ma anche umiltà. (…) “È una particella cruciale, che ‘fornisce massa’ alle altre particelle. Se non esistesse, l’Universo non esisterebbe, o sarebbe molto diverso da com’è”» (Veronica Bianchini) [Vty 10/7/2013].
• È diplomata in pianoforte al Conservatorio di Milano: «In questi ultimi anni ho suonato un po’ meno, ma la musica mi accompagna in ogni momento della vita. Se sono stanca, le Suite inglesi di Bach mi ridanno la carica».
• La sera, dopo il lavoro, va a correre e ama cucinare: «Sono per metà siciliana (da parte di madre, mentre il padre è di origini piemontesi, ndr), quindi pesce spada e pasta con le sarde. Però evito gli spaghetti perché non posso vedere i miei amici stranieri mangiarli con il cucchiaio».