Fior da fiore, 27 dicembre 2013
Ritirato il decreto "Salva Roma" • Gli aumenti in arrivo • Un regista italiano protesta contro i tagli francesi alla cultura • Alan Turin riabilitato dalla regina Elisabetta • Diamanti dalle ceneri dei defunti • Inutili gli integratori di vitamine
Salva Roma Il decreto “Salva Roma” (vedi Fior da Fiore del 23 dicembre), su cui era stata posta la fiducia, è stato ritirato. Al suo posto arriverà un decreto al massimo di una decina di articoli. Nel testo non dovrebbe entrare, per esempio, l’ennesima revisione delle nuove imposte sulla casa che non sono ancora entrate in vigore. Ci saranno, invece, le misure per evitare il dissesto del Comune di Roma già contenute nel decreto salva Roma, ritirato dall’esecutivo dopo l’incontro dei giorni scorsi tra il premier Letta e il presidente della Repubblica. Saranno recuperate anche quelle per fronteggiare i debiti del Comune di Venezia e quelle per la rinegoziazione dei cosiddetti «affitti d’oro» della pubblica amministrazione, anche queste già contenute nel decreto ritirato, e che avevano suscitato polemiche.
Aumenti Aumenti in arrivo a partire dal primo gennaio: bibite e caffè alle macchinette automatiche, lettere e raccomandate, trasporti locali, pedaggi autostradali (+12,91% sulle Autovie venete). Ci sono, poi, la nuova Tares, l’imposta locale sui rifiuti, che aumenterà fino al 60% rispetto all’anno scorso, e il nuovo calcolo sul consumo dell’acqua disposto in questi giorni dal Garante.
Regista A Parigi, il regista italiano Attilio Maggiulli, 67 anni, originario di Corato in provincia di Bari, ha tentato di sfondare con l’auto il cancello dell’Eliseo, il palazzo presidenziale. Intendeva così protestare contro il taglio dei finanziamenti alla “Comédie italienne”, il teatro di cui è direttore. La cancellata ha retto all’urto e il conducente è rimasto ferito non gravemente. Il giorno prima Maggiulli, già allievo di Strehler, era stato fermato e identificato dopo aver dato fuoco a un fantoccio vestito da Arlecchino davanti alla foresteria dell’Eliseo. Il gesto del regista è servito a qualcosa: quando sarà stato dimesso dall’ospedale e dalla polizia (è in stato di arresto), gli sarà data udienza al ministero della Cultura.
Turing La regina Elisabetta, con il Royal Prerogative of Mercy, ha parlato del trattamento ingiusto e discriminatorio subito dal matematico Alan Turing, accusato nel 1952 di «indecenza» perché omosessuale e condannato alla castrazione chimica. Turing negli anni Quaranta era stato tra gli scienziati che avevano decrittato i codici della macchina Enigma con cui i nazisti trasmettevano i loro messaggi alle forze armate, ma dopo la condanna tolta la facoltà di lavorare ai progetti di ricerca più avanzati e segreti. Si uccise nel 1954, forse mangiando una mela intinta nel cianuro di potassio (Caprara, CdS).
Diamanti Algordanza è una fabbrica svizzera dove le ceneri dei defunti vengono trasformati in diamanti. Occorrono da 3 a 6 mesi di lavoro, al termine dei quali la pietra preziosa è restituita al cliente, che può decidere di incastonarla in un gioiello. In media da un corpo cremato si ottengono da 1,5 a 3 kg di polvere; per un diamante occorrono 500 grammi. Una volta giunta in laboratorio, la polvere è pesata e analizzata per misurare la quantità di carbonio. Poi le ceneri vengono «cucinate» con acidi e basi, quindi filtrate e lasciate asciugare per 10 giorni. Si ottiene dapprima il carbonio, poi la grafite. A questo punto comincia la lavorazione fisica: la polvere è versata in piccoli cilindri che vengono inseriti nei diamantizzatori, macchinari da 300mila euro. Sottoposta a fortissima pressione e cotta a 2.500 gradi centigradi, la grafite diventa diamante. Più si lascia la polvere in lavorazione, più aumentano carati e peso del diamante. Costo: da 3.500 a 13mila euro (Iva esclusa) (Berizzi, Rep).
Vitamine Uno studio condotto su 500mila persone dice che gli integratori a base di vitamine e minerali fanno poco o addirittura possono essere dannosi. Il team di ricercatori ha preparato tre documenti separati. Uno di questi ha analizzato 24 precedenti procedimenti di ricerca, coinvolgendo 450mila persone. Il risultato è che le vitamine non allungano per niente la vita. Un altro filone di ricerca ha esaminato 6mila anziani che prendevano da tempo supplementi e non ha trovato in loro nessun miglioramento cognitivo rispetto a chi non prendeva niente. Un terzo filone non ha trovato nessun vantaggio in un gruppo di 1.700 tra uomini e donne con problemi cardiaci che assumevano supplementi da cinque anni. Gli scienziati sostengono che la normale dieta occidentale è sufficienti a fornire al corpo le sostanze richieste. In Gran Bretagna una persona su tre prende vitamine e minerali sotto forma di integratori, per un giro di affari di oltre 650 milioni di sterline l’anno (Gallo, Sta).
(a cura di Daria Egidi)