Fior da fiore, 19 dicembre 2013
Evaso un serial killer dal carcere di Genova • Gli affari delle cooperative nella gestione dei centri di accoglienza • Le incognite del metodo Stamina • Si spegne il movimento dei Forconi • Un altro passo verso l’unione bancaria europea • Obama manda due atlete gay a Sochi
Evaso Bartolomeo Gagliano, 55 anni, pluriomicida (uccise tre persone e ne ferì una quarta negli anni Ottanta), è evaso ieri dal carcere di Genova: era in permesso premio. Era arrivato al carcere di Marassi il 16 agosto del 2006 con una condanna a 7 anni per estorsione e rapina (la pena sarebbe finita nell’aprile del 2015). Gagliano uccise la prima donna, una prostituta, a pietrate nel 1981. Condannato a 8 anni di manicomio criminale, evase nel 1989: uccise a colpi di pistola una transessuale uruguayana e un travestito, poi sparò al volto della fidanzata durante un gioco erotico. Arrestato e condannato, finì ancora in manicomio criminale da dove scappò. Sei evasioni in tutto, compresa quella di martedì. La sua “firma” era un colpo di pistola alla bocca. Luoghi preferiti: le piazzole dell’autostrada. Tornato libero Gagliano si è dedicato a rapine, estorsioni e cocaina. Ma, dicono ora le persone che lo avevano in cura, era cambiato. Domenica il fratello è andato a prenderlo per accompagnarlo in auto a casa della madre, a Savona. Non era la prima volta: Gagliano aveva l’obbligo di presentarsi lunedì al dipartimento di salute mentale di Savona, appuntamento che ha rispettato. Doveva tornare in carcere martedì mattina alle nove. Invece alle sette, in una strada di Savona, ha fermato un panettiere a bordo della sua Fiat Panda Van, minacciandolo con una pistola. Si è fatto accompagnare a casa della madre dove ha preso tre borsoni, poi ha intimato all’uomo di portarlo a Genova: «Quando siamo arrivati nella zona industriale, mi ha ordinato di fermarmi, ha detto che di galera ne aveva fatta anche troppa e che se ne andava. Mi ha fatto scendere dall’auto». Il direttore del carcere: «Sapevamo dei precedenti ma non erano nel nostro fascicolo. Per noi era un rapinatore quasi a fine pena».
Migranti/1 Dopo il video degli immigrati sottoposti a una doccia all’aperto (vedi Fior da fiore di ieri) al centro accoglienza di Lampedusa, la commissaria europea Cecilia Malmstrom ha minacciato una procedura di infrazione per l’Italia e il blocco degli aiuti europei. Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per violenza privata e maltrattamenti. La Lega Coop ha chiesto di rimuovere i vertici di Lampedusa Accoglienza, la cooperativa responsabile della gestione del centro. «Il video è fuorviante», protesta il responsabile del centro, Cono Galipò, spiegando che sono stati i migranti a chiedere di essere disinfettati all’aperto per far prima.
Migranti/2 L’Italia nel 2013 ha speso più di 1.800.000 euro al giorno per garantire l’accoglienza ai 40.244 migranti sbarcati sulle nostre coste. Quarantacinque euro al giorno è la spesa media per ogni immigrato che mette piede in uno dei 27 tra centri di accoglienza, centri di identificazione ed espulsione e centri per richiedenti asilo. Una cifra che aumenta fino a 70 euro se si tratta di minori (8.000 quelli arrivati quest’anno). Le gare bandite dal Viminale, in genere, sono aggiudicate con un ribasso medio del 30% sulla base d’asta. Peccato che, in ogni centro, si tengano stipati per mesi almeno il doppio o il triplo degli ospiti (Ziniti, Rep).
Migranti/3 Trattenere gli ospiti molto più a lungo del previsto è uno dei “trucchi” utilizzati dai gestori di molti centro di accoglienza. A Sant’Angelo di Brolo, la procura ha accertato che alcuni ospiti rimasero anche 300 giorni dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, portando illegittimamente 468.000 euro nelle casse del consorzio Sisifo. Due milioni e mezzo di euro è la cifra dell’appalto per la capienza ufficiale di 250 posti. Per gli ospiti in più, il Viminale paga l’extra (ibidem).
Stamina Dal rapporto dei Nas sul metodo Stamina. Di cellule staminali, nelle misteriose infusioni inventate da Davide Vannoni, ci sono solo tracce. Nella documentazione presentata da Stamina nessun accenno a come le cellule mesenchimali del midollo si trasformano in cellule cerebrali e dei tessuti nervosi, in grado di riparare i danni all’origine di molte malattie neuro degenerative, come Sla o Sma1. Trapela, inoltre, il rischio di trasmissione di malattie infettive (in primis Hiv) per assenza di controlli delle cellule dal donatore. Potrebbe poi esserci il rischio di contrarre il morbo della mucca pazza, perché nei terreni di coltura delle cellule si usa siero fetale bovino, non vietato ma sconsigliato: deve, infatti, provenire da animali allevati e uccisi in Paesi privi di questa malattia ed essere accompagnato da certificazione europea che, nel caso di Stamina, è assente. Dicono i Nas che il terreno di coltura contiene anche antibiotici, a rischio tossicità. E poi la presenza di detriti dei tessuti potrebbe provocare micro embolie polmonari e cerebrali. C’è anche il dubbio su cosa venga realmente somministrato ai pazienti: nel consenso informato fatto firmare ai pazienti «si dichiara che le cellule somministrate possono essere leucociti del sangue, di solito mescolati ad altre componenti minori… oppure cellule più purificate quali le cellule mesenchimali estratte dal midollo osseo». Ancora poco chiaro come questo indefinibile frullato funzioni: secondo le sequenze descritte nella domanda di brevetto la trasformazione avverrebbe dopo solo un’ora di coltura in acido retinoico. All’Iss ci hanno provato per 2 ore e poi per 24, ma della trasformazione cellulare non si è avuta traccia (Sta).
Forconi Ieri a Roma sarebbero dovuti arrivare, secondo le previsioni degli organizzatori, tanti manifestanti legati ai cosiddetti “Forconi”. Invece piazza del Popolo è rimasta semideserta, perché sono arrivati in tremila.
Banche Intorno a mezzanotte, dopo due giorni di trattative, i ministri finanziari dell’Ecofin hanno annunciato un accordo di compromesso sul meccanismo comune di salvataggio e liquidazione ordinata delle banche, necessario per concludere il progetto di Unione bancaria. Su alcuni punti la Germania ha accettato il principio, richiamato dall’Italia, che una Unione bancaria prevede assunzioni di rischi comuni, insieme ai vantaggi. Schäuble ha accettato il fondo comune per i salvataggi purché finanziato dalle banche stesse e completato progressivamente in dieci anni a partire dal 2015. Il testo sul meccanismo comune di salvataggio e liquidazione delle banche verrà valutato nel summit dei capi di Stato e di governo dell’Ue, che inizia oggi a Bruxelles e dovrebbe confermare il via libera politico al progetto complessivo di Unione bancaria (che include la già approvata vigilanza centralizzata presso la Bce e la garanzia comune sui depositi).
Sochi Ai Giochi invernali di Sochi (dal 7 al 23 febbraio) Obama non andrà, né sarà sostituito dal vice Joe Biden o da un ex presidente. Ma gli Stati Uniti non boicotteranno l’Olimpiade: invieranno una delegazione americana che include due atlete dichiaratamente lesbiche. La prima è Billie Jean King, vera e propria icona del movimento gay, oltre che vincitrice di 39 Grand Slam: è diventata celebre negli anni Settanta per una partita passata alla storia come «la battaglia dei sessi», in cui sconfisse il tennista Bobby Riggs dimostrando che una donna è in grado di competere con un uomo; e negli anni Ottanta rivelò di essere lesbica. L’altra è la campionessa ventottenne Caitlin Cahow: medaglia d’argento per l’hockey su ghiaccio. La decisione è stata letta da tutti come una risposta alla contestata legge, approvata lo scorso giugno in Russia, che prevede pesanti multe per chiunque «diffonda informazioni sull’omosessualità» in contesti in cui siano visibili ai minori di 18 anni.
(a cura di Daria Egidi)