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 2013  dicembre 17 Martedì calendario

Biografia di Silvio Fanella

• Roma 8 ottobre 1973. Produttore cinematografico. Arrestato nel febbraio 2010 nell’ambito dell’operazione Phuncards-Broker.
• «La doppia vita di Luca Breccolotti e Silvio Fanella non è un film di Kieslowski ma veste comunque il presente di colori e decaloghi. Di diamanti chiamati “serci”, macchine di lusso rosso Ferrari, quadri di Vespignani e regole ferree che allontanino l’anarchia e mantengano ordine nell’organizzazione criminale guidata da Gennaro Mokbel, di cui i due, secondo gli inquirenti sarebbero stati parte integrante. Tra le pieghe delle carte valutate dal procuratore aggiunto di Roma Capaldo, viene alla luce, inattesa, un’insospettabile pulsione artistica. Un amore per il cinema, per così dire, estremo. “Extreme movies” è infatti il nome della società cinematografica di cui Fanella era amministratore unico, con Breccolotti in possesso di alcune quote. Tutto in famiglia, comunque, visto che negli unici tre film prodotti, il secondo compare a volte anche in qualità di attore. Le intenzioni originarie del duo, non peccano di modestia. Si posizionano in un Olimpo equamente condiviso tra Kubrick e Antonioni. Lamentano lo smarrimento della perduta arte cinematografica nella culla del paese che tanto genio aveva esportato tra gli anni ’50 e ’70: “Perché è da essa che nasce la verità e la poesia, la fantasia e la speranza: in una parola il Cinema. Una scommessa intrapresa affinché possa rinascere quel cinema italiano, che è stato grande, non solo per le proprie capacità artistiche, tecniche, culturali, ma anche, soprattutto, perché è stato traino di un dibattito politico, sociale e culturale che ha stimolato e arricchito la società italiana e, dunque, migliorato anche la nostra vita quotidiana”. Conclusioni persino ovvie: “Un progetto ambizioso quello della Extreme Movies, che si auspica foriero di successi”. Per ora è arrivata la Guardia di finanza ma è guardando nei ricordi che sembra ancora ieri, ai bei tempi in cui tra un ciak e l’altro, la coppia presenziava in prima fila alle soirée romane in faccia al Tevere, con ospiti d’onore come Eva Henger e i calciatori laziali Tommaso Rocchi e (coincidenza politico-sentimentale) Paolo Di Canio. Le tre pellicole prodotte da Breccolotti e Fanella, due film e un cortometraggio, nascondono sorprese. La più importante, L’uomo spezzato di Stefano Calvagna racconta una triste storia di presunta pedofilia che costa al protagonista maschile, lo stesso Calvagna, riprovazione e allontanamento dagli affetti familiari e dalla società. In mezzo ad onesti caratteristi come Ivo Garrani, annaspano ragazze copertina schiacciate da un copione esiziale “Se mi presento con te a casa, mia moglie mi riduce come un personaggio dei quadri di Picasso” e attori convinti a prender parte all’impresa con le carature di partecipazione: rinuncia a una porzione del compenso, in cambio di introiti provenienti da quote del film che spesso, quasi sempre, non arrivano. Altro giro, altra corsa. Calvagna, Breccolotti e Fanella lavorano fianco a fianco anche per un documentario sul pugile Vincenzo Cantatore intitolato A pugni chiusi, a cuore aperto. (...)» (Malcom Pagani) [Fat 2/3/2010].