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 2013  dicembre 17 Martedì calendario

Biografia di Barbara Faggioli

• Cagliari 5 giugno 1986. Showgirl. Ex olgettina.
• «(...) Arrivata a Milano a 16 anni dopo che a Portocervo, dove era in vacanza, la notarono e le dissero che a Milano, la città di sua madre, avrebbe potuto sfondare nel mondo della moda e dello spettacolo. Il futuro le avrebbe offerto il miglior contatto su piazza: Lele Mora, il suo agente. E da lì magari un giorno la conoscenza con il presidente del Consiglio Berlusconi. E così fu. E infatti la favola bella della Faggioli iniziò a prendere forma: prima Camera Cafè su Italia 1, poi un paio di fiction su Rai 2 e poi valletta allo Show dei Record su Canale 5. Ma il bello doveva ancora arrivare. Era lei, Barbara, una delle inquiline del residence Dimora Olgettina, tra le ospiti retribuite alle feste del premier, la prossima ragazza che la premiata ditta Berlusconi-Mora aveva pensato di lanciare in politica. L’occasione sarebbero state (...) le (...) elezioni comunali a Milano (...) era già pronto un posto in lista (...) E fa niente se la laurea non c’è ancora, se gli studi in Scienze giuridiche si sono interrotti (...) lasciando che il curriculum valorizzi altre cose tipo, per esempio, la partecipazione alla finalissima nazionale del concorso Miss Mondo nel 2004. Nel mondo di Arcore, tra feste, provini, cene, buste, niente è impossibile. Peccato lo scandalo delle prostitute. “Mi hanno messo in mezzo a questa storia ma io non c’entro niente ma proprio niente (...) Non mi faccia dire altro”. Impossibile chiederle conferma della precandidatura. Confermata però da più fonti. Prima Barbara abitava in viale Monza, in uno degli appartamenti del quartier generale di Lele Mora, il suo pigmalione. Poi ha cambiato casa» (Paolo Berizzi) [Rep 16/1/2011].
• «A Nicole Minetti, Barbara Faggioli (...) racconta la sgridata ricevuta da suo padre: “Basta con ’ste str..., il lavoro verrà. Come ha aiutato le altre aiuterà pure te”. Ma, aggiunge il papà, “sei da 17 anni appresso, le vuoi realmente bene, ti sei vista passare davanti e questa e l’altra e Giada, Isabella e Cristina ha detto... ma svegliati!!!”. Il dubbio che quel “17 anni” si riferisse alla sua minore età, però Barbara lo respinge con forza (...) Nel passo successivo Barbara dice: “Mo’ basta bisogna farglielo capire a ’sto uomo. Fini lo fa con la moglie o con le fidanzate”. Poi si lancia in cupe previsioni per il governo. E gli investigatori annotano che “continua a parlare del fatto che senza di Lui lei sarebbe finita e lei vuole una garanzia per il futuro”: “Un acquisto di una casa da poter vendere”» (Virginia Piccolillo e Gianni Santucci) [Cds 19/1/2011].
• «(…) Un’intervistucola che Barbara Faggioli rilascia a Diva e Donna. Il titolo è eloquente: “Silvio, perché la tv non mi vuole più?”. Accorato appello, ultima fermata prima di essere costretta a dar retta a Pier Luigi Celli che (…) invitava i ragazzi “a cercar lavoro nei ristoranti”. Barbara confida con un certo strazio che dopo lo “tsunami” giudiziario lei è diventata trasparente. Non solo non la cercano più, ma nemmeno le rispondono al telefono o alle e-mail. La colpa naturalmente è dello scandalo Ruby. Anche di questo “la preferita di Silvio” parla nell’intervista. E spiega (attenzione alla sequenza logica): “Nessuno lo dice ma il mio nome è diventato impronunciabile: nell’immaginario collettivo faccio parte dello scandalo Ruby. Ho partecipato alle cene ad Arcore, ma non ho fatto nulla di male, per giunta non sono nemmeno indagata. Non mi stancherò di ripeterlo e non vedo l’ora che mi chiamino in tribunale per urlare la mia verità. La cosa più assurda è che addirittura a Mediaset sembra proprio che abbia le porte chiuse. E a me fa star male che a nessuno tutto questo interessi”. (…) Spiega la fanciulla che al premier lei non vuole chiedere raccomandazioni, ma solo consigli, “e non m’interessa cosa fanno altre persone che gli stanno intorno”. Di soldi non si parla, anche se resta vero l’eterno pecunia non olet. Perché in una telefonata del settembre 2010, all’indomani di un ricevimento arcoriano, diceva all’amica Nicole Minetti: “Son stata un po’ cogliona perché non ho beccato nulla”. E in un’altra telefonata intercettata dalla procura di Milano si lamentava con Emilio Fede di non essere stata convocata a una cena: “Se mi vuole vedere mi chiama lui. Emilio, io non è che posso stare dietro... se poi preferisce una massa di deficienti che ballano come delle mongoloidi... Sinceramente mi fa male, capito? Io che gli voglio bene, a me questa cosa mi fa male” (…)» (Silvia Truzzi) [Fat 20/8/2011].