12 dicembre 2013
Tags : Pietro Di Miceli
Biografia di Pietro Di Miceli
• Palermo 8 giugno 1938. Commercialista.
• «È stato indagato (e poi assolto) per mafia, per i suoi rapporti con i Corleonesi (...) Iscritto con il titolo di cavaliere all’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, mediatore d’affari anche con lo Ior, la banca vaticana, iscritto all’Albo dei periti e dei curatori fallimentari del Tribunale di Palermo, consulente aziendale, chiamato pesantemente in causa dalle rivelazioni (...) di Massimo Ciancimino per i suoi rapporti con Vito Ciancimino, i Servizi segreti, diversi magistrati» (Guido Ruotolo) [Sta 18/2/2010].
• «Lo chiamano il professore e poi ironizzano, “professore di che?” (...) È un’informativa dei Ros a disegnare il ritratto (...): “Pietro Di Miceli, seppur successivamente assolto, è stato imputato per concorso in associazione mafiosa in quanto indicato, principalmente dai collaboratori Francesco Paolo Anzelmo, Antonino Galliano e Angelo Siino, in stretti rapporti d’affari con Ganci Raffaele, già capo della famiglia di Palermo – Noce ed inserito nello schieramento corleonese”. Secondo quanto raccontato da Angelo Siino Di Miceli, tramite Raffaele Ganci, si sarebbe speso presso Riina perché non fossero creati ostacoli ad un appalto vinto da Ligresti per la costruzione del Policlinico di Palermo in località Baida. Il professore fu oggetto di indagini dopo l’uccisione di Salvo Lima e la strage di Capaci a seguito di un esposto anonimo in cui “veniva fatto riferimento alla deliberazione, preparazione ed eliminazione degli ‘obiettivi’ Lima, Falcone, Borsellino e Salvo” e “Di Miceli figurava nell’esposto come personaggio avente rapporti con esponenti di spicco di Cosa Nostra, della massoneria, del mondo politico, dei servizi segreti e degli ambienti finanziario-imprenditoriali siciliani e nazionali”» (Jolanda Bufalini) [Unt 18/2/2010].
• «Secondo i Ros di Firenze Di Miceli teneva i rapporti fra l’imprenditore Riccardo Fusi e gli ambienti del Vaticano e dello Ior. Referente di Fusi per la realizzazione dell’aeroporto di Frosinone e di un grande centro di accoglienza a Roma, Di Miceli si sarebbe mosso a tutto campo nei sacri palazzi per conto di diversi imprenditori» (Ignazio Ingrao) [Pan 4/3/2010].