11 dicembre 2013
Tags : Filippo Sensi
Biografia di Filippo Sensi
Roma 4 marzo 1968. Giornalista. Vicedirettore di Europa. Blogger. Tra i più seguiti su Twitter, dove utilizza il nickname @Nomfup (da “Not my fucking problem”).
• «Punto di riferimento per tutti gli spin doctor dell’area Pd» (Goffredo De Marchis).
• «Nomfup invade le timeline di chi lo segue con battute, notizie, giochi di parole e commenti in diretta alle trasmissioni televisive – talvolta anche due o tre in contemporanea. È, almeno in Italia, uno dei principali produttori del rumore di fondo che tanto infastidisce Charlie Brooker: “Io sono per il cazzeggio spinto”, ammette subito. (…) Talvolta capita che i follower di Nomfup gli chiedano più o meno ironicamente se sia impazzito: “Succede quando comincio a sparare tweet a raffica commentando qualcosa. Spesso mi scuso preventivamente, altre volte mi rendo conto che sto esagerando quando mi arrivano messaggi di quel tipo. Ma io fondamentalmente sono una persona curiosa, mi piace il fatto che Twitter sia un luogo a cui posso consegnare un’idea che poi rimbalza, e magari torna indietro migliorata. Spesso scrivo per vedere l’effetto che fa, ma per esempio non mi metto mai a criticare colleghi o altri con il ditino alzato; né imperverso con foto di cose da mangiare. Non ci crederete, ma io non sono su Facebook, né su altri social network, e non twitto mai dal telefonino: non saprei nemmeno come si fa”» (Piero Vietti) [Foglio 3/8/2013].
• Fu il primo a trovare e rilanciare in Rete le immagini che, nell’ottobre 2011, portarono il ministro della Difesa britannico Liam Fox alle dimissioni per i suoi rapporti con Adam Werritty, amico di lunga data avrebbe sfruttato il potere del ministro per ottenere favori illeciti. Tutto partì da una foto in cui si intravede sullo sfondo il 34enne Werritty (con la cravatta viola) nell’entourage del ministro conservatore durante una visita ufficiale in Sri Lanka del luglio 2011. Una presenza sempre smentita da Fox e teoricamente non ammessa, perché Werritty non faceva parte dello staff del ministro.
• Collabora con La Lettura e Wired.