10 dicembre 2013
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Biografia di Fabio De Santis
• Roma 10 dicembre 1963. Provveditore alle Opere pubbliche della Toscana, «soggetto attuatore» alla Maddalena per il G8 2009 che fu poi spostato all’Aquila, il 10 febbraio 2010 fu arrestato con l’accusa di corruzione continuata (vedi Diego Anemone, Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola). Il 31 ottobre 2012, in primo grado, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione per corruzione aggravata e atti contrari ai doveri di ufficio. Stessa condanna anche per l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci. L’accusa aveva chiesto 5 anni. Con loro, per la sola corruzione, sono stati condannati anche i costruttori Francesco Maria De Vito Piscicelli (2 anni e 8 mesi) e Riccardo Fusi (2 anni). Tutti interdetti per 5 anni dai pubblici uffici, inibiti a contrarre con la pubblica amministrazione fino a fine pena e tutti responsabili della tangente (in parte promessa in denaro, in parte pagata con un orologio da 5 mila euro e in parte saldata con la nomina pilotata di De Santis al provveditorato delle Opere pubbliche della Toscana) che avrebbe dovuto consegnare l’appalto per la Scuola marescialli dell’Arma di Firenze alla Btp di Riccardo Fusi, facendo fuori la concorrente Astaldi che si era aggiudicata la commessa (Carlo Bonini) [Rep 1/11/2012].
• «Il sistema, scrive il gip Rosario Lupo, funzionava così: “Angelo Balducci e Fabio De Santis, pubblici ufficiali presso il dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del Consiglio dei ministri, incaricati della gestione dei ‘grandi eventi’ (Mondiali di nuoto di Roma 2009, G8 della Maddalena, 150° anniversario dell’Unità d’Italia) insieme a Mauro Della Giovampaola, pubblico ufficiale della struttura di missione per il G8 della Maddalena hanno asservito la loro funzione pubblica (alquanto delicata, attesi gli enormi poteri a loro concessi e i rilevantissimi importi di denaro e risorse a carico della collettività) in modo totale e incondizionato agli interessi dell’imprenditore Diego Anemone (e non solo). Tale asservimento veniva ben retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale: utilità indirizzate o direttamente ai tre pubblici ufficiali o a loro parenti o a soggetti a loro amici (in particolare Anemone e i suoi collaboratori si mettevano a disposizione dei tre, in particolare di Balducci per risolvere loro qualsiasi tipo di esigenza, anche la più banale)”. E il sistema, scrive ancora il gip, aveva un nome: “Gelatinoso”. “Il caso in questione che ben potrebbe essere definito ‘storia di ordinaria corruzione’ viene qui definito ‘gelatinoso’. E non dagli investigatori ma dagli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare in una delle tante conversazioni telefoniche intercettate: ‘Il mio ragionamento è questo... Loro evidentemente stanno immersi in un liquido gelatinoso che è al limite dello scandalo’ (...). Ma ‘sistema gelatinoso’ non è l’unica definizione del dipartimento per lo Sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del Consiglio dei ministri. Infatti la struttura cosiddetta della Ferratella (luogo dove ha sede il dipartimento e di cui fanno parte Balducci, De Santis e Della Giovampaola) viene definito – senza mezzi termini – dalle molto istruttive conversazioni telefoniche intercettate: ‘Cricca di banditi’, ‘Banda di banditi’, ‘Task force unita e compatta’, ‘squadra collaudatissima’, ‘combriccola’, e i suoi componenti ‘bulldozer’, ‘veri banditi’, ‘gente che ruba tutto il rubabile’, ‘persone da carcerare’” (...)» (Carlo Bonini) [Rep 11/2/2010].
• «Da ingegnere a oste. È la nuova vita di Fabio De Santis, ex provveditore alle Opere pubbliche della Toscana, che dopo esser finito negli scandali della cricca del G8 ha preferito lasciarsi il passato alle spalle e dedicarsi alla ristorazione. Ad oggi consiglia piatti di pesce e vini pregiati in un gettonato ristorante nell’elegante quartiere Prati a Roma. Ha ricevuto dalla Corte di Roma una condanna a 3 anni e 8 mesi per l’appalto di Firenze» (Beatrice Borromeo e David Pierluigi) [Fat 24/5/2013].