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 2013  dicembre 10 Martedì calendario

Biografia di Carlo De Romanis

• Roma 23 gennaio 1980. Politico. Vicepresidente della Young Democrat Union, movimento mondiale di giovani di centrodestra. Segretario generale dello Yepp, il movimento giovanile del Partito popolare europeo. Famoso per aver organizzato nel settembre del 2010 una festa in costume al Foro italico ispirata all’Antica Grecia, con gli invitati travestiti da maiali e le ragazze da ancelle (lui era vestito da Ulisse). L’occasione era il suo rientro a Roma dal Parlamento europeo come consigliere regionale del Lazio. Presente anche Renata Polverini. Accusato dall’ex capogruppo del Pdl Franco Fiorito di aver pagato con i soldi pubblici, ha più volte smentito.
• «Laureato in Scienze politiche (...) è membro di Forza Italia dal 1997. Già consigliere del II Municipio di Roma (...) lavora nelle istituzioni europee: inizia (...) come stagista del Ppe alla Convenzione per il Futuro dell’Europa, lavoro preliminare da cui nasce il Trattato di Lisbona che dovrà essere ratificato. Sarà poi in Commissione europea e, quindi, assistente di Antonio Tajani presso il Parlamento europeo. Membro dello Yepp dal 2006, ha ricoperto (...) la carica di vicepresidente. È stato, inoltre, candidato alla Camera dei deputati, Collegio Camera Lazio I, durante le (...) consultazioni politiche del 2008» (Sta 5/3/2009).
• «Trentadue anni, ciociaro, figlio di un costruttore, l’Ulisse de’ noantri Carlo De Romanis, se non si fosse capito, ha una passione sfrenata per le feste. E, sì, perché quella dello scandalo organizzata nel 2010 con maiali, gladiatori, dei e ancelle seminude non è stata né la prima, né l’ultima. Il rampollo, eletto in Regione Lazio nel listino bloccato di Renata Polverini (quindi senza prendere neanche un voto) grazie ai buon auspici del suo “padrino politico” Antonio Tajani, al quale ha fatto da assistente per otto anni a Bruxelles, si vanta di aver organizzato grandi eventi alcuni con ospite d’eccezione niente di meno che Silvio Berlusconi: sì anche lui andava a divertirsi con Carletto e la bella gioventù del Pdl. In un’intervista alla Stampa De Romanis racconta: “Dal 2006 ho promosso per tre volte, ogni anno nel mese di dicembre, un seminario per i giovani del Ppe. Ogni volta arrivavano dall’Italia 400 giovani. Ovvio che dopo il seminario si cenava e c’erano momenti di relax”. E tutte le volte Berlusconi cantava. Non solo. “Tutti conoscono la passione del presidente per le barzellette. Lui si diverte in mezzo ai giovani e li fa divertire: ci intrattenne con qualche piacevole storiella”» (Lib 20/9/2012).
• «Qualunque cosa diventerà nella sua futura carriera politica (…), Carlo De Romanis pagherà la sua pena a prescindere, come diceva Totò. Ogni volta che il suo nome verrà fatto, ci sarà qualcuno, sui giornali o tra i colleghi serpenti, che dirà: “De Romanis? Ma chi, quello della festa coi maiali?”. E ogni volta che bisognerà pubblicare una sua foto ci sarà quel sito internet o quel quotidiano che riprenderà lui vestito da Ulisse e, pur anni dopo, consegnerà ai posteri l’immagine del trentenne in posa, un po’ ridicola, con armatura e tunica, sospensorio in cuoio, xiphos (la spada) alla cintola e contorno di ancelle e ospiti vestiti da scrofe della maga Circe. “Uno dei maiali è un mio caro amico ed è un irriducibile elettore di Nicola Zingaretti, pensi un po’” dice De Romanis, ormai rassegnato alla pena. Sul buon gusto si può discutere ma non è ancora reato, per fortuna, scegliere di festeggiare un evento (l’elezione a consigliere regionale del Lazio nel 2010) come meglio si crede. Eleganza a parte però quello che De Romanis non manda giù è l’accusa mossa da Franco “Batman” Fiorito, rilanciata dal suo avvocato Carlo Taormina e ripresa da qualche giornale: che l’ormai famosa festa dei maiali alle piscine del Foro Italico di cui Ulisse è socio, il 10 settembre 2010, sia stata pagata con soldi pubblici, destinati all’attività politica. Insomma, De Romanis tiene a spiegare che quelli erano soldi suoi, usciti dal suo conto corrente, che i pagamenti sono stati fatti con bonifici o assegni personali e che le fatture dei fornitori sono intestate a lui e non a società fittizie o, come i suoi accusatori hanno provato a dire ai magistrati, con fatture intestate all’associazione Giovani del Ppe, sodalizio di cui De Romanis è convinto sostenitore. E infatti Ulisse non è mai stato indagato e nessun reato gli è stato contestato. (…) La festa è costata 28 mila euro, più altri 2 mila per un video: “Tutto pagato di tasca mia, con soldi miei” precisa De Romanis. Già, il video e le foto sono proprio quanto è rimasto di quella notte. Insieme con le cronache dell’epoca che raccontarono (Il Messaggero del 12 settembre 2010) di un “estroso party per oltre 2 mila persone dove non sono mancati gladiatori, senatori, sexy vestali con coturni d’oro, cesari, patrizi con parrucche platino e interessanti versioni di Bacco”. Carlo De Romanis, ragazzo di viale Parioli, genitori albergatori, scuole private al Villa Flaminia, tifoso della Roma, assistente di Antonio Tajani per 8 anni a Bruxelles fino all’elezione alla regione, spera adesso di essere ricordato per la sua attività politica. Negli ultimi due anni ha seguito la vita del partito nelle cinque province del Lazio (“Mai chiesto un euro di rimborso benzina o per cene e pranzi”), ma anche progetti europei come la nuova legge sugli audiovisivi e il cinema, la valorizzazione del percorso turistico-culturale sulla via Francigena, le infrastrutture da realizzare sulla Roma-Viterbo, oltre alle infrazioni della regione presso l’Ue: “Sono andato almeno 20 volte a Bruxelles e sempre a spese mie”» (Fabrizio Paladini) [Pan 24/10/2012].