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 2013  dicembre 06 Venerdì calendario

Biografia di Ilaria Cucchi

• Roma 1974. Sorella di Stefano, il ragazzo morto il 22 ottobre 2009 in un letto del reparto carcerario Sandro Pertini dopo una settimana d’inferno seguita a un fermo per droga. • «Due figli, un lavoro da amministratrice di condominio, cattolica praticante e con pochissimi grilli per la testa (...) è ormai diventata un personaggio pubblico. È stata ospite delle più importanti trasmissioni televisive, la sua faccia è finita su giornali e rotocalchi. L’opinione è unanime: ha un volto che buca lo schermo. La sua compostezza vince tra un pubblico saturo di chi rincorre sempre la parola in più. Lei, invece, è abituata a parlare senza sbavature» (Cinzia Gubbini) [Man 7/1/2010].
• «Quando le chiesero di rendere pubbliche le foto del corpo e del volto martoriato di Stefano, Ilaria disse sì, a nome della famiglia. Anche se non le aveva mai viste, anche se era certa che suo fratello non avrebbe mai voluto apparire così. “Ma sarebbe stato il primo a volere giustizia per se stesso. E allora siamo andati avanti. (...)”. Cattolica praticante, Ilaria Cucchi dice che la fede l’ha aiutata molto a gestire quella strana mescola di dolore e rabbia che sentiva dentro. “Non volevo che il male che stavo provando rimanesse fine a se stesso. Tutto ciò che ci accede ha un senso, anche per le cose brutte. E io cerco di fare in modo che la storia di Stefano possa servire ad altri”» (Marco Imarisio) [Cds 10/6/2010].
• Nel 2010 è uscito il suo libro, scritto con Giovanni Bianconi, Vorrei dirti che non eri solo (Rizzoli). Collabora con l’Huffington Post.
• Nel novembre del 2013 si schierò a sostegno del ministro Anna Maria Cancellieri sulla questione del suo intervento in favore di Giulia Ligresti: «Io e Lucia Uva, (sorella di Giuseppe morto il 14 giugno del 2008 dopo che aveva trascorso parte della notte in una caserma dei carabinieri) siamo state ricevute due volte, la seconda separatamente, dal ministro Cancellieri. E so che come noi il ministro ha incontrato anche vittime “sconosciute”. Entrambe siamo rimaste colpite dalla grande partecipazione del Ministro al nostro dolore. Una partecipazione vera, sensibile e non di circostanza, da donna vera. (…) Non so e non conosco la vicenda giudiziaria di Giulia Ligresti, quel che so è che se fosse stato ministro Lei, ed avesse saputo delle condizioni di mio fratello oggi, forse, non esisterebbe il caso Cucchi. Stefano, forse, sarebbe con noi» (Mes.it 2/11/2013).