Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1994  novembre 05 Sabato calendario

Grave alluvione sull’Italia nordoccidentale

• Una grave alluvione si abbatte sulle regioni nordoccidentali. Il bilancio è disastroso: 54 morti, 36 dispersi, 39 feriti. La Protezione Civile lo aggiorna ora per ora. La provincia con il maggior numero di vittime è Cuneo, dove sono state recuperate 24 salme. Seguono Vercelli, con 15 morti, poi Alessandria, con 11 (e 100 dispersi), Torino (6 morti), Asti (2 morti e 2 dispersi), Pavia (2). Cinquemila i senzatetto; 316 i comuni colpiti, di cui 30 ancora isolati. Spaventosi i danni a edifici e infrastrutture: 5.500 miliardi nel solo Piemonte. Distrutti 400 mila ettari di seminativi, frutteti e vigneti. In ginocchio commercio e industria. Ferma la Ferrero. Bloccata la produzione della Fiat Punto a Mirafiori, perché molte aziende di componentistica sono nelle aree alluvionate: a casa mille operai. Allarme alla Lepetit di Garessio (Cuneo): dall’industria l’alluvione ha portato via casse di farmaci e pericolose sostanze chimiche. In nottata, l’allarme si è spostato verso est in particolare su Pavia, dove Ticino e Po sono al limite della tracimazione, e Piacenza, dove a notte fonda è giunta una nuova onda di piena del grande fiume: la stessa attesa a Cremona e Rovigo.