5 dicembre 2013
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Biografia di Ruggero Conti
• Legnano (Milano) 13 settembre 1953. Parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima di Selva Candida (Roma), accusato di atti di pedofilia fu arrestato il 30 giugno 2008. Il 3 marzo 2011 fu condannato in primo grado a quindici anni e quattro mesi. In appello, il 31 maggio 2013, la pena fu ridotta a quattordici anni e due mesi per la prescrizione di tre episodi contestati.
• «(...) Pedofilo, secondo il capo d’imputazione, ma con “background” di garante per la famiglia e collaboratore del sindaco Gianni Alemanno per la Notte bianca della solidarietà. (...) Il sindaco, in campagna elettorale, aveva inserito in una commissione di “saggi” don Ruggero (...) Le vicende contestate sarebbero avvenute tra il 1998 e il 2008 e vedono coinvolti minori maschi. In alcuni casi, secondo il pm, i ragazzi sarebbero stati indotti a “compiere o subire atti sessuali in cambio di denaro e di altra utilità, in genere capi d’abbigliamento”. L’indagato avrebbe approfittato delle situazioni di disagio in cui si trovavano i minorenni, incluso il bambino affidato al prete dalla madre in pesanti difficoltà economiche. Il parroco avrebbe dovuto aiutarlo a studiare e, invece, avrebbe abusato del minore per una quarantina di volte in cambio di abiti o denaro, dai 10 ai 30 euro ogni volta. Stesso copione con un altro minorenne, con il quale avrebbe avuto quattro o cinque rapporti al mese. Avrebbe anche approfittato di un’altra vittima, dopo averla convinta a seguirlo nella sua abitazione. Poi ci sono gli episodi avvenuti durante i campi estivi organizzati a Santa Caterina Valfurva o in Trentino. “Le accuse appaiono gravissime, perché riferiscono di un numero impressionante di abusi sessuali”, si legge nelle motivazioni del Tribunale del Riesame» (Giacomo Galeazzi) [Sta 17/6/2009].
• La scrittrice Angela Camuso dedicò un libro alla vicenda di don Ruggero, dal titolo La preda. Le confessioni di una vittima (Castelvecchi, 2012): «Nella parrocchia di Selva Candida, a Casalotti, don Ruggero era amato e venerato. I politici lo corteggiavano, anche perché il quartiere era un grande bacino elettorale. Pochi mesi prima del suo arresto, nel 2008, il sindaco Gianni Alemanno lo proclamò portavoce alle politiche della famiglia. Per la comunità, fatta soprattutto di famiglie a medio e basso reddito, Don Ruggero era una garanzia: chi non poteva permettersi una baby sitter lasciava i figli a casa sua, o in oratorio. Quando gli abusi vennero allo scoperto, anche grazie alla denuncia di un altro sacerdote (suo vice), la comunità si spaccò in due. (…) Un altro sacerdote della parrocchia vide la scena del parroco che metteva le mani tra le gambe di un ragazzino durante la confessione. Alcuni ragazzi si erano già rivolti al vescovo chiedendo in qualche modo di essere aiutati. Alcuni non avevano avvertito le famiglie ed erano terrorizzati all’idea che si sapesse in giro (…) Quando finalmente il prete formalizzò la denuncia, iniziarono le indagini e fu un susseguirsi di rivelazioni. Diversi ragazzini avevano subito molestie. E dopo l’arresto vennero fuori altri casi, tra cui anche ragazzi che erano stati violentati quando don Ruggero era ancora capo animatore dell’oratorio di Lignano» (Angela Camuso all’Huffington Post) [Huffingtonpost.it 5/4/2013].
• «Era uno dei parroci più importanti di Roma. Come facevo a sapere che lui avesse questi problemi?» (Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ad Antonello Caporale e Valeria Pacelli) [Fat 30/3/2013].