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 2013  dicembre 04 Mercoledì calendario

Biografia di Raffaele Ciuccariello

• Lucera (Foggia) 7 febbraio 1941. Imprenditore.
• «Padre di dieci figli, tifoso del Toro (...) prima del Natale 2008 lanciò i suoi tre avvocati (Durante-Porta-Pasquinelli) all’assalto della società granata» (G. Oddenino, N. Zancan) [Sta 15/1/2010].
• «(...) Nel ’60 sale a Torino e inizia la carriera prima nel trasporto bibite e poi aprendo bar e ristoranti. Per anni vive con la moglie e nove figli in casa popolare nei quartieri popolari della città, da Mirafiori a Barriera di Milano; con qualche incidente di percorso, fra un fallimento e alcuni protesti. Poi la svolta: vince una causa di riconoscimento di paternità lunga dodici anni ed eredita centinaia di milioni di euro fra liquidi, immobili e titoli. (...) Da dove arrivano questi soldi? Mistero, e c’è chi – complici le simpatie del figlio Norbert, presidente dell’Associazione monarchica re Umberto – ipotizza addirittura una discendenza dai Savoia. “Non scherziamo, noi non ne sappiamo nulla” taglia corto il principe Serge di Jugoslavia, altro tifoso granata» (Fabrizio Turco) [Rep 13/2/2009].
• «(...) Orfano da piccolo, ho perso i genitori lo stesso anno che andò giù l’Aereo. Così divenni del Toro. A 19 sono emigrato all’estero per lavorare. Germania, Inghilterra, Arabia Saudita, Kuwait. Dovunque andavo, mi parlavano del Grande Torino. Mica come adesso, che di noi non parlano più neanche in Italia. Negli anni Settanta sono arrivato a Torino. E ho tirato su 10 figli, uno dei quali adottato (...) Ci sono sempre andato poco, allo stadio. Lavoravo di domenica. Settore ristorazione e bar. Adesso ci lavorano i miei figli. Tranne Norbert, che fa l’investigatore privato» (a Massimo Gramellini) [Sta 13/2/2009].
• «Il Torino e i suoi sostenitori per un po’ s’arrabattarono intorno al giallo di Mister X, facoltoso ma ignoto acquirente. Venne fuori che si trattava di tal Raffaele Ciuccariello, anche lui beneficiato da una sostanziosa quanto misteriosa eredità. Intervistato da Massimo Gramellini per La Stampa, presentò il figlio Norman come investigatore privato, disse che amava il Toro perché lo stesso anno della disgrazia di Superga era rimasto orfano e promise lo scudetto nel 2010. Poi sparì. Riapparve l’anno successivo a Como, alle 5 di un pomeriggio malinconico, in smoking, alla testa di un corteo di limousine e con 14 guardie del corpo. «Posso garantire che è una persona seria», disse il presidente poi inserì la segreteria telefonica e scomparve pure lui. Le ultime notizie di Ciuccariello lo danno insolvente per l’acquisto di una panetteria a Torino e, da ultimo, processato per aver comprato la discoteca Privilege di Airasca con un assegno scoperto» (Gabriele Romagnoli) [Rep 26/2/2013].