3 dicembre 2013
Tags : Enzo Chiesa
Biografia di Enzo Chiesa
• Milano 9 ottobre 1964. Banchiere. Ex direttore generale di Bpm, si dimise il 7 febbraio 2012 (dopo la richiesta di Bankitalia di un cambio ai vertici e lo stop alla sua candidatura ad amministratore delegato). Nel 2008 era stato nominato condirettore di Bpm (direttore finanziario candidato dal presidente Roberto Mazzotta, sul suo nome si spaccò il consiglio). Nel novembre del 2012 è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Eidos Partners.
• Nel maggio 2011 la Consob lo condannò insieme al direttore generale Fiorenzo Dalu a pagare 175 mila euro a testa per non essersi comportati «con diligenza, correttezza e trasparenza nell’interesse dei clienti»: «(...) Le contestazioni sono pesanti: la Consob ha accertato che la banca ha alzato il profilo di rischio del cliente per adeguarlo all’operazione, ha attribuito “all’iniziativa della clientela soluzioni di investimento di fatto promosse o consigliate dalla Banca medesima” e ha considerato il bond “liquido” (cioè facilmente vendibile sul mercato) solo per il fatto che si sarebbe convertito in azione, non tenendo conto delle recenti disposizioni della Consob sulla materia (...) Per i (...) dirigenti, oltre alle sanzioni già ricevute, si potrebbe profilare l’iscrizione nel registro degli indagati per un reato che prevede l’arresto da sei mesi a tre anni e un ammenda fino a 100 mila euro» (Walter Galbiati) [Rep 3/6/2011].
• «È stato un addio annunciato ma non per questo sereno, quello tra Enzo Chiesa e la Popolare di Milano. (…) La banca, sotto la guida di Andrea Bonomi, ha scelto Piero Montani come capo azienda ed ha altrettanto chiaramente deciso di non dare deleghe operative a Chiesa. Il manager, che in un primo momento era candidato a fare l’amministratore delegato, era stato a suo tempo già stoppato apertamente da Banca d’Italia, nell’imminenza del sofferto voto assembleare dell’ottobre scorso, quando la lista sostenuta dall’Associazione Amici aveva portato poi all’elezione del consiglio di sorveglianza presieduto da Filippo Annunziata (e di quello di gestione guidato da Andrea Bonomi). L’Istituto di vigilanza aveva a suo tempo chiesto un segnale di grande discontinuità con il passato. Per ora forse l’elemento più marcato di tale discontinuità è rappresentato dalle dimissioni di Chiesa, che lascia dopo pochi mesi alla guida del gruppo (era subentrato a Fiorenzo Dalu, a sua volta travolto dalle polemiche sulla gestione della banca). Chiesa è ritenuto, insieme a Dalu, tra gli artefici del bond convertendo, per il quale è già arrivata la multa della Consob e sta indagando la Procura di Milano» (Vittoria Puledda) [Rep 7/2/2012].
• Nel febbraio del 2012 Bankitalia lo multò per 63 mila euro per anomalie «nella concessione e nel controllo dei rischi sui crediti, che hanno esposto Bpm “a un significativo rischio credito non correttamente segnalato alla Vigilanza”»: «La Banca d’Italia ha multato per 647 mila euro il vecchio consiglio guidato da Massimo Ponzellini e il collegio sindacale per “carenze nel governo, gestione e controllo dei rischi”, in particolare sui crediti. Per lo stesso motivo sono stati sanzionati, per 63 mila euro ciascuno, anche gli ultimi due direttori generali, Enzo Chiesa e Fiorenzo Dalu. Le multe, da 18 mila fino a 63 mila euro, sono state inflitte da Palazzo Koch in seguito alle risultanze della lunga ispezione condotta in piazza Meda a cavallo tra il 2010 e il 2011 (…). Nelle 36 pagine del provvedimento del Direttorio (…) Bankitalia punta il dito soprattutto sull’esposizione al settore immobiliare e segnala in particolare tre posizioni. Riguardano i finanziamenti alle slot machine del gruppo Atlantis (per il quale Ponzellini, sanzionato per 63 mila euro, è indagato), il gruppo Ligresti, al quale piazza Meda ha concesso linee di credito per 151 milioni e fidi per altri 350, e l’esposizione verso il gruppo F.G. Caltagirone» (Federico De Rosa) [Cds 17/2/2012].