2 dicembre 2013
Tags : Roberto Cerati
Biografia di Roberto Cerati
• Cressa (Novara) 14 marzo 1923 – Milano 22 novembre 2013. Fu presidente di Einaudi dal 1999. «L’uomo dai significativi silenzi» (Giulio Einaudi).
• «I suoi silenzi sono leggendari, come la divisa che indossa da decenni, pantaloni antracite e polo nera. Conventuale nei modi e nella concezione del lavoro (...) è l’inventore del “pubblico Einaudi”. Un mito per i librai e per le persone che sanno. Cominciò a Milano, nel 1945, per caso. “Accompagnavo Ajmone che doveva mostrare a Einaudi dei lavori di incisione per Lavorare stanca di Pavese. In corridoio Giulio mi disse ‘Lei che fa?’. ‘Niente’. ‘Allora venga qui’”. Prima strillone del Politecnico, poi venditore di libri, infine direttore commerciale al fianco del principe Giulio. Un’eminenza grigia, custode dei segreti di via Biancamano, annotati con la sua antica grafia minuta e ordinata. Per più di trent’anni, ogni settimana, ha mandato all’editore le sue note di lavoro, ricevendone indietro appunti scritti a mano. “Conosco così bene Cerati”, disse una volta Einaudi, “che anche se sta zitto indovino qual è il suo pensiero”» (Simonetta Fiori) [Rep 29/12/2011].
• «Vestito come un marinaio della corazzata Potemkin: così lo vedeva Einaudi. Ha sempre portato un pantalone antracite e una polo blu o nera. Può essere dolcissimo e molto severo, come i veri rivoluzionari, francescano nella sobrietà assoluta e nelle parole parche, non ama parlare di sé e neanche ricordare troppo il passato. Ama, invece, moltissimo parlare di libri e di scrittori: è lui il vero erede di Giulio Einaudi, e non solo perché alla sua morte è diventato il presidente della casa editrice. Instancabile. A Torino ha sempre vissuto in una modesta cameretta dell’Hotel Genio, a pochi passi dall’Albergo Roma, in cui si suicidò Pavese. Non si può dire che si senta a suo agio in questa editoria, e lui non lo dice: da quando il libro è diventato solo merce e le librerie spazi di esposizione, non si ritrova, ma non smette di combattere la sua battaglia» (Paolo Di Stefano) [Cds 14/3/2013].