23 novembre 2013
Tags : Mario Biondi
Biografia di Mario Biondi
Milano 17 maggio 1939. Scrittore.
• «Il romanzo storico (Il cielo della mezzaluna, 1982), la saga familiare (Gli occhi di una donna, 1985, Premio Campiello), la spy-story (La civetta sul comò, 1986), il romanzo sentimental-esotico (Un amore innocente, 1988): alla sperimentazione linguistica degli esordi, vicini alla neo-avanguardia, ha sostituito la sperimentazione dei generi narrativi popolari. Fra i titoli più recenti: Crudele amore (1990), Il destino di un uomo (1992), Codice ombra (1999), Strada bianca per i morti del cielo (2005)» (Letteratura, Garzanti 2007).
• Nel 2008 Con il Buddha di Alessandro Magno (Ponte alle Grazie): «(...) È da sempre un viaggiatore instancabile (dalla laurea in economia alla Bocconi all’industria all’editoria) che ama raccontarsi soprattutto attraverso i suoi libri (...) e le sue traduzioni. A testimoniare questa sua passione ci sono (tra l’altro) le oltre seimila fotografie scattate in giro per il mondo visibili sul suo sito (www.mariobiondiscrittore.it)» (Stefano Bucci) [Cds 11/11/2008].
• Nel 2000 ideò il portale del gruppo editoriale Mauri Spagnol, Infinitestorie.it; nel 1995 fu il primo a gestire un proprio sito internet e a mettere online i suoi libri.
• Ha tradotto 71 opere di autori americani e inglesi, di cui quattro premi Nobel tra i quali Isaac Bashevis Singer: «Era un autore Longanesi che amavo moltissimo, ma che in Italia non aveva più successo commerciale. Mi proposi, allora, di tradurre per passione e quasi gratuitamente Shosha. Conclusa la prima versione della traduzione, ancora del tutto provvisoria, il mattino immediatamente successivo arrivò la notizia del Nobel e l’editore la volle pubblicare precipitosamente. Mi trovai a rivederla in tutta fretta, scarabocchiando il dattiloscritto a mano a mano che la mia segretaria leggeva ad alta voce la versione inglese; intanto, tre redattori si alternavano a strapparmi le pagine di mano per procedere al normale editing del testo per la pubblicazione» (a Fabio Todesco).
• È stato campione nella staffetta 4x100 e convocato in Nazionale alla fine degli anni ’50. Non riuscì a partecipare alle Olimpiadi di Roma del 1960 per un incidente muscolare.